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Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE della PREVENZIONE SANITARIA - UFFICIO VII RELAZIONE DEL MINISTRO della Salute AL PARLAMENTO SUGLI interventi REALIZZATI AI SENSI della LEGGE N. 125 LEGGE QUADRO IN MATERIA DI ALCOL E PROBLEMI ALCOL CORRELATI ANNO 2015 INDICE PREMESSA PRESENTAZIONE I PARTE I 1. IL QUADRO EPIDEMIOLOGICO 1 I consumi di bevande alcoliche e i modelli di consumo 1 Il consumo di bevande alcoliche nel Mondo ed in Europa 1 Il consumo di bevande alcoliche nella popolazione italiana 7 I comportamenti di consumo a rischio 10 Evoluzione delle raccomandazioni nutrizionali italiane in tema di consumo di bevande alcoliche 19 La morbilit e la mortalit alcol correlate 24 Dimissioni ospedaliere con diagnosi di patologie totalmente alcol attribuibili 25 L

II di consumo a rischio e quindi individuare interventi di Sanità Pubblica mirati al contenimento. Sono molteplici i parametri da prendere in considerazione per una corretta valutazione dei rischi: le quantità assunte, la frequenza del consumo, la concomitanza del consumo ai pasti, la capacità di metabolizzare

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1 Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE della PREVENZIONE SANITARIA - UFFICIO VII RELAZIONE DEL MINISTRO della Salute AL PARLAMENTO SUGLI interventi REALIZZATI AI SENSI della LEGGE N. 125 LEGGE QUADRO IN MATERIA DI ALCOL E PROBLEMI ALCOL CORRELATI ANNO 2015 INDICE PREMESSA PRESENTAZIONE I PARTE I 1. IL QUADRO EPIDEMIOLOGICO 1 I consumi di bevande alcoliche e i modelli di consumo 1 Il consumo di bevande alcoliche nel Mondo ed in Europa 1 Il consumo di bevande alcoliche nella popolazione italiana 7 I comportamenti di consumo a rischio 10 Evoluzione delle raccomandazioni nutrizionali italiane in tema di consumo di bevande alcoliche 19 La morbilit e la mortalit alcol correlate 24 Dimissioni ospedaliere con diagnosi di patologie totalmente alcol attribuibili 25 Le stime di mortalit

2 Dell Istituto Superiore di Sanit 31 Gli incidenti stradali 37 Rilevazione statistica delle attivit nel settore dell'alcoldipendenza 43 2. LA SPESA FARMACEUTICA PER LA TERAPIA FARMACOLOGICA DELLE ALCOLDIPENDENZE 45 PARTE II 3. I SERVIZI ALCOLOGICI E L'UTENZA DOPO L'EMANAZIONE della LEGGE ANNI 2013- 2014 Il personale dei Servizi Le caratteristiche demografiche dell utenza I consumi alcolici dell utenza I modelli di trattamento La collaborazione dei Servizi con gli Enti e le Associazioni del volontariato, privato sociale e privato Le Associazioni di Auto Mutuo Aiuto AICAT.

3 AA Tabelle e grafici 53 54 54 55 55 55 56 PARTE III 4. GLI interventi DEL Ministero della Salute IN ATTUAZIONE della LEGGE N. 125 Gli interventi di indirizzo Gli interventi in materia di informazione e comunicazione La partecipazione alle politiche internazionali L'utilizzo dei finanziamenti previsti dalla legge 125/2001ai fini del monitoraggio PARTE IV 65 65 76 78 84 5.

4 I CONSUMI ALCOLICI E I MODELLI DI CONSUMO NELLE REGIONI 85 6. LA RILEVAZIONE DEGLI interventi E DELLE ATTIVITA DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IN ATTUAZIONE della LEGGE n. 125 95 Iniziative adottate per favorire l accesso ai trattamenti sanitari e assistenziali e per migliorarne la qualit 96 Iniziative adottate per favorire l informazione, la prevenzione e l educazione sui danni alcol correlati 119 Iniziative adottate per garantire adeguati livelli di formazione e aggiornamento del personale addetto 146 Iniziative adottate per promuovere la ricerca e la disponibilit di formazione specialistica a livello universitario 157 Iniziative adottate per favorire le associazioni di auto-mutuo aiuto e le organizzazioni del Privato sociale no profit

5 163 Strutture di accoglienza realizzate o presenti sul territorio per i fini di cui all 171 Protocolli di collaborazione o convenzioni stipulate con enti e associazioni pubbliche o private operanti per le finalit della legge 177 Attivit di collaborazione con le competenti istituzioni dell Amministrazione dell'Interno, municipali o altre per il rispetto delle disposizioni in materia di pubblicit.

6 Vendita e guida 187 Attivit o progetti messi in atto per assicurare la sicurezza sui luoghi di lavoro 194 Provvedimenti adottati per assicurare l erogazione a carico del Servizio Sanitario Nazionale dei farmaci per terapie antiabuso o anticraving dell alcolismo 202 Progetti o iniziative di particolare rilevanza realizzati dalle Regioni in adesione agli orientamenti e ai principi della legge 125/2001 207 PREMESSA L art. 8 della legge n. 125 dispone che il Ministro della Salute trasmetta al Parlamento una relazione annuale sugli interventi realizzati ai sensi della stessa legge da predisporre sulla base delle relazioni che le Regioni e Province Autonome sono annualmente tenute a trasmettere al Ministero ai sensi dell art.

7 9 comma 2 della legge medesima. La presente Relazione si riferisce agli interventi effettuati dalle Regioni nel corso dell anno 2014 e dal Ministero della Salute nell anno 2015. La Relazione al Parlamento viene annualmente curata dalla Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria - Ufficio VII, avvalendosi anche di informazioni pertinenti fornite da diversi uffici delle Direzioni Generali del Ministero della Salute . Per l elaborazione della presente Relazione al Parlamento, il Ministero della Salute , inoltre, si avvalso della collaborazione di diversi patners che hanno apportato contributi di notevole interesse scientifico e conoscitivo del fenomeno correlato al consumo di alcol. Pertanto si ringrazia: *l Istituto Superiore di Sanit CNESPS - Osservatorio Nazionale Alcol e C.

8 C del WHO *l Istituto Superiore di Sanit Ufficio di Statistica *l ISTAT Direzione Centrale delle Statistiche socio-demografiche e ambientale, Servizio Struttura e Dinamica Sociale *ISTAT Direzione Centrale delle Statistiche socio-demografiche e ambientale; Servizio Sanit , Salute e assistenza; Incidentalit stradale *CREA-AN, Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione del CREA (ex-INRAN) *AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco *Gruppo Interregionale Alcol FVG *Centro Alcologico Regionale Toscano *AICAT, Associazione Italiana dei Club Alcologici Territoriali *AA, Alcolisti Anonimi I PRESENTAZIONE Nell ultimo decennio si andato progressivamente affermando il consumo di alcol occasionale e al di fuori dei pasti, mentre risulta meno diffuso, pur persistendo nella popolazione adulta e anziana, il modello tradizionale di consumo basato sull assunzione di vino durante i pasti.

9 Il fenomeno del binge drinking , che comporta l assunzione di numerose unit alcoliche al di fuori dei pasti e in un breve arco di tempo, soprattutto nella popolazione pi giovane, costituisce un serio problema di sanit pubblica ed da diversi anni all attenzione dell Organizzazione mondiale della Sanit e dell Unione Europea oltre che degli ambienti scientifici. Secondo i dati ISTAT, nel corso del 2014 ha consumato almeno una bevanda alcolica il 63% degli italiani di 11 anni e pi (pari a 34 milioni e 319 mila persone), con prevalenza notevolmente maggiore tra i maschi (76,6%) rispetto alle femmine (50,2%). Il 22,1% dei consumatori (12 milioni circa di persone) beve quotidianamente (33,8% tra i maschi e 11,1% tra le femmine). Nel decennio 2005-2014 l ISTAT ha rilevato la diminuzione della quota di consumatori totali (dal 69,7% del 2005 al 63,0% del 2014), la diminuzione della quota di consumatori giornalieri (dal 31% del 2005 al 22,1% del 2014), l aumento dei consumatori occasionali (dal 38,6% del 2005 al 41,0% del 2014), l aumento dei consumatori fuori pasto (dal 25,7% del 2005 al 26,9% del 2014).

10 Nel 2014 si osserva ancora un lieve calo rispetto all anno precedente dei consumatori giornalieri (nel 2013 rappresentavano il 22,7% e nel 2014 il 22,1%) mentre continuano a crescere i consumatori fuori pasto (nel 2013 erano il 25,8% e nel 2014 erano il 26,9%). Il consumo fuori pasto soprattutto diffuso tra i giovani (18-24 anni) e i giovani adulti (25-44), che lo adottano spesso nell ambito di occasioni e contesti legati al divertimento e alla socializzazione. Continua in modo preoccupante la crescita negli ultimi dieci anni del consumo fuori pasto tra le femmine che sono passate dal 14,9% del 2005 al 16,5% del 2014, tale crescita nelle femmine si verificata in tutte le fasce di et , mentre il dato complessivo dei consumi fuori pasto tra i maschi risulta in lieve diminuzione (37,3% nel 2005, 36,1% nel 2014).


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