Example: bankruptcy

N. 00019/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00019/2015 N. 00403/2014 IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Umbria (Sezione Prima) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 403 del 2014, proposto da: Adiconsum Umbria, Marcello Brillo, Marcello Biavati, Luigi Bertani, Sisto Costantini e Raffaella Scavo, tutti rappresentati e difesi dall'avv. Romina Pitoni, con domicilio eletto presso Virginia Marchesini, in Perugia, via Dottori, 85; contro Regione Umbria, rappresentata e difesa dagli avv. Mario Rampini, Paola Manuali e Anna Rita Gobbo, con domicilio eletto presso Paola Manuali in Perugia, corso Vannucci, 30; Ministero dell'Economia e delle Finanze, Ministero della Salute, rappresentati e difesi per legge dall' Avvocatura Distrettuale dello Stato di Perugia, domiciliataria in Perugia, via degli Offici, 14; Azienda Unit Sanitaria Locale Umbria n.

- della deliberazione della Giunta Regionale della Regione Umbria n. 428 del 15.4.2014 recante in ... prestazione medica. ... alternative all’applicazione della quota fissa sulla ricetta pari a 10

Tags:

  Medica, Della, Citrate

Information

Domain:

Source:

Link to this page:

Please notify us if you found a problem with this document:

Other abuse

Transcription of N. 00019/2015 REG.PROV.COLL.

1 N. 00019/2015 N. 00403/2014 IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Umbria (Sezione Prima) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 403 del 2014, proposto da: Adiconsum Umbria, Marcello Brillo, Marcello Biavati, Luigi Bertani, Sisto Costantini e Raffaella Scavo, tutti rappresentati e difesi dall'avv. Romina Pitoni, con domicilio eletto presso Virginia Marchesini, in Perugia, via Dottori, 85; contro Regione Umbria, rappresentata e difesa dagli avv. Mario Rampini, Paola Manuali e Anna Rita Gobbo, con domicilio eletto presso Paola Manuali in Perugia, corso Vannucci, 30; Ministero dell'Economia e delle Finanze, Ministero della Salute, rappresentati e difesi per legge dall' Avvocatura Distrettuale dello Stato di Perugia, domiciliataria in Perugia, via degli Offici, 14; Azienda Unit Sanitaria Locale Umbria n.

2 2; per l'annullamento previa sospensiva - della deliberazione della Giunta Regionale della Regione Umbria n. 428 del recante in oggetto sentenza del Consiglio di Stato n. 474/2014 relativa agli Appelli avverso le sentenze del TAR Umbria nn. 18, 19 e 20/2013 che ha stabilito, con decorrenza dal , l applicazione di un ticket su ogni singola prestazione resa in Libera Professione Intramoenia, pari al 20% rispetto al valore tariffario; - di ogni altro atto/provvedimento presupposto, collegato, connesso, conseguente e/o successivo, ancorch non conosciuto, nella parte in cui stabilisce come misura alternativa di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie l aumento delle tariffe professionali della libera professione intramoenia pari al 20% in attuazione della n.

3 428 del , comprese la nota prot. n. 0043795/2014 del emessa dall Azienda USL Umbria 2, recante in oggetto Attuazione 428 del 2014 e la deliberazione della Giunta Regionale della RegioneUmbria n. 402 del recante in oggetto Atto di indirizzo regionale per la predisposizione dei regolamenti aziendali che disciplinano l Attivit Libero Professionale Intramuraria. Approvazione ; - nonch per quanto occorrer possa, di tutti gli atti presupposti nella parte in cui stabiliscono come misura alternativa di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie l aumento delle tariffe professionali della libera professione intramoenia, ivi compresi la deliberazione della Giunta Regionale della Regione Umbria n.

4 3 del recante in oggetto Recepimento Accordo tra Regione Umbria, Ministero della Salute e Ministero dell Economia e delle Finanze, ai sensi dell art. 1, comma 796, lettera p-bis, punto 2, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e l Accordo stipulato in data tra la Regione Umbria, il Ministero della Salute ed il Ministero dell Economia e delle Finanze ai sensi dell art. 1, comma 796, lettera p-bis, punto 2, della legge 296/2006. Visti il ricorso e i relativi allegati; Visti gli atti di costituzione in giudizio della Regione Umbria, del Ministero dell'Economia e delle Finanze e del Ministero della Salute; Viste le memorie difensive; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nell'udienza pubblica del giorno 19 novembre 2014 il dott.

5 Paolo Amovilli e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue. FATTO 1. Premettono l Associazione Difesa Consumatori e Ambiente (Adiconsum) e alcuni utenti di prestazioni professionali intramoenia, odierni ricorrenti, che la Regione Umbria, con deliberazione n. 911 del 5 agosto 2011, ha definito le misure di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie, in stretta esecuzione a quanto previsto dal n. 98/2011. Non essendo tali misure idonee a conseguire l effetto finanziario pari a ,00 euro, la Regione, a seguito di incontri tecnici avvenuti con i referenti ministeriali, ha indicato ai sensi dell art.

6 1 c. 796 lettera p-bis punto 2 della legge n. 296/2006, una ulteriore misura di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie, consistente nell introduzione di una aliquota impositiva su ciascuna prestazione resa intra moenia, in misura del 29 % del valore tariffario di ogni singola prestazione medica . In data 30 dicembre 2011 stato stipulato per tanto l accordo, di cui all art. 1 c. 796 sopra citato, tra il Ministero della Salute, il Ministero dell Economia e delle Finanze e la Regione Umbria stessa, con il quale le suddette misure - alternative all applicazione della quota fissa sulla ricetta pari a 10 euro per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale - sono state ritenute idonee al mantenimento dell equilibrio economico - finanziario ed appropriate.

7 Con deliberazione della Giunta Regionale n. 3 del 9 gennaio 2012, la Regione ha recepito tale accordo e con successive note sono state stabilite modalit applicative e decorrenza dell introdotta misura regionale. Con sentenze 18, 19 e 20 del 18 gennaio 2013 questo Tribunale ha accolto il ricorso promosso da alcuni medici operanti presso l Azienda Ospedaliera di Perugia e dalle associazioni sindacali dei medesimi (CIMO ASMD, ANAAO ASSOMED, AROI, EMAC, CISL medici, FESMED, Fp CGIL Umbria), annullando la n. 3/2012, qualificando il prelievo in questione lungi da una forma di compartecipazione ai costi delle prestazioni sanitarie, quale introduttivo di una vera e propria tassa sostitutiva del ticket sulle ricette per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale.

8 Con sentenza 3 febbraio 2014 n. 474, in esito all appello proposto dalle Amministrazioni resistenti in primo grado, la III sezione del Consiglio di Stato ha dichiarato l inammissibilit dei ricorsi per difetto di legittimazione attiva poich la misura introdotta danneggia direttamente i soli utenti del servizio , annullando le sentenze impugnate. Con deliberazione della Giunta Regionale n. 428 del 15 aprile 2014 la RegioneUmbria, richiamandosi all esito del giudizio d appello, ha nuovamente stabilito, con decorrenza dal 28 aprile 2014, l applicazione di un ticket su ogni singola prestazione resa in libera professione intramoenia, pari al 20% rispetto al valore tariffario.

9 Contestualmente, con deliberazione n. 402 del 15 aprile 2014 la Giunta Regionale ha approvato atto di indirizzo per la predisposizione dei regolamenti aziendali che disciplinano l attivit libero professionale intramuraria. L Adiconsum e gli utenti in epigrafe specificati impugnano le suddette deliberazioni nn. 402 e 428/2014 unitamente agli ulteriori atti presupposti specificati in epigrafe, deducendo le seguenti censure cos riassumibili: I. Violazione e falsa applicazione dell art. 1 c. 796 lettera p-bis punto 2 legge 296/2006 in combinato disposto con gli artt. 23, 117 c. 3, 119 c. 2 Cost., del 29 novembre 2001, violazione e falsa applicazione dell art.

10 15-quinquies del 502/92, eccesso di potere per carenza ed erroneit dei presupposti, difetto di istruttoria, contraddittoriet , ingiustizia manifesta: la deliberazione della Giunta regionale impugnata - come ritenuto dall adito con le sentenze nn. 18, 19 e 20 - avrebbe imposto un ticket aggiuntivo sulla libera professioneintramoenia pur non rientrando essa nei livelli essenziali di assistenza garantiti dal alla generalit dei cittadini; infatti, l attivit intramuraria quale attivit libero professionale, sarebbe del tutto distinta dall offerta sanitaria istituzionale che garantisce i , con la conseguente inapplicabilit alla fattispecie dell art.


Related search queries