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Neoplasie polmonari - ITT

Coordinatori Federico Cappuzzo (Livorno)Andrea Lopes Pegna (Firenze)Marco Lucchi (Pisana)Comitato di redazione Paolo BASTIANI (Firenze), CAMERINI Andrea (Viareggio), CECERE Fabiana Letizia (Firenze), CORBETTA Lorenzo (Firenze), DE LUCA CARDILLO Clara (Firenze), FALASCHI Fabio (Pisa), FERRARI Katia (Firenze), FONTANINI Gabriella (Pisa), JAUS Massimo (Firenze), MASCALCHI Mario (Firenze), MAZZONI Francesca (Firenze), MEONI Giulia (Firenze), ROSSI Marcello (Siena), SANTINI Paolo (Firenze), SANTOMAGGIO Carmine (Firenze), SCALA Raffaele (Arezzo), SCOTTI Vieri (Firenze), UGOLINI Dario (Firenze)2.

Neoplasie polmonari 67 Partecipanti che hanno collaborato alla stesura: Cognome e Nome Ente di Appartenenza BASTIANI Paolo AUSL 10 - FIRENZE BOSIO Manrico AUSL 6 …

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1 Coordinatori Federico Cappuzzo (Livorno)Andrea Lopes Pegna (Firenze)Marco Lucchi (Pisana)Comitato di redazione Paolo BASTIANI (Firenze), CAMERINI Andrea (Viareggio), CECERE Fabiana Letizia (Firenze), CORBETTA Lorenzo (Firenze), DE LUCA CARDILLO Clara (Firenze), FALASCHI Fabio (Pisa), FERRARI Katia (Firenze), FONTANINI Gabriella (Pisa), JAUS Massimo (Firenze), MASCALCHI Mario (Firenze), MAZZONI Francesca (Firenze), MEONI Giulia (Firenze), ROSSI Marcello (Siena), SANTINI Paolo (Firenze), SANTOMAGGIO Carmine (Firenze), SCALA Raffaele (Arezzo), SCOTTI Vieri (Firenze), UGOLINI Dario (Firenze)2.

2 Neoplasie polmonariNeoplasie polmonari67 Partecipanti che hanno collaborato alla stesura:Cognome e Nome Ente di Appartenenza BASTIANI Paolo AUSL 10 - FIRENZE BOSIO Manrico AUSL 6 - LIVORNO CAMERINI ANDREA AUSL 12 - VIAREGGIO CECERE Fabiana Letizia AOU CAREGGI CHELLA Antonio AOU PISANA CIRIGLIANO Giovanna AUSL 2 - LUCCA CERULLO Carmine AOU CAREGGI COMIN Camilla AOU CAREGGI CORBETTA Lorenzo AOU CAREGGI DE LUCA CARDILLO Carla AOU CAREGGI DI TOMASSI Maurizio AUSL 9 - GROSSETO FABBRI Alessandro AUSL 3 - PISTOIA FALASCHI Fabio AOU PISANA FALOPPA Claudio AUSL 5 - PISA FERRARI Katia AOU CAREGGI FONTANINI GABRIELLA AOU PISANA

3 GALLORINI FRANCO AUSL 11 - EMPOLI GONFIOTTI Alessandro AOU CAREGGI GROSSO Anna Maria AOU CAREGGI JAUS Massimo AOU CAREGGI LANDI Lorenza AUSL 6 - LIVORNO LIBERATORE Concetta AUSL 7 - SIENA MACCARI Uberto AUSL 8 - AREZZO MANNINI Fabio AOU CAREGGI MASCALCHI Mario AOU CAREGGI MAZZANTI Roberto AOU CAREGGI MAZZONI Francesca AOU CAREGGI MENCONI Gianfranco AUSL 6 - LIVORNO MEONI Giulia AOU CAREGGI MUSSI Alfredo AOU PISANA NOTARISTEFANO Tommaso AOU CAREGGI PENNUCCI Maria Cristina AUSL 1 - MASSA E CARRARA PERRI Francesco AOU CAREGGI PISTOLESI Massimo AOU CAREGGI POZZESSERE Daniele AUSL 4 - PRATO Cognome e Nome Ente di Appartenenza RIBECHINI Alessandro AOU PISANA RIZZELLO Luigi AUSL 6 - LIVORNO ROSSI Marcello AOU SENESE SANTOMAGGIO Carmine AOU CAREGGI SCALA Raffaele AUSL 8 AREZZO SCOTTI Vieri AOU CAREGGI STANFLIN Nirvana AOU CAREGGI TIBALDI Carmelo AUSL 6 - LIVORNO VASILE Enrico AOU PISANA VINCENTI Rigoletta AUSL 6 - LIVORNO Le raccomandazioni seguono gli algoritmi delle NCCN Guidelines con commenti e modifiche adattate alla realt della Regione

4 ToscanaParte I NCCN Guidelines - Non-Small Cell Lung Cancer Version (1)Parte II - NCCN Guidelines - Small Cell Lung Cancer Version (2)(1) (2) IntroduzioneIl tumore polmonare rappresenta la prima causa di morte cancro correlata nei paesi occidentali. L incidenza varia largamente a seconda dell area geografica considerata, mentre almeno nei paesi sviluppati si progressivamente annullata la differenza di incidenza legata al sesso. In Italia si stimano circa nuovi casi di tumore al polmone all anno nelle persone fino agli 80 anni di et ; in media un uomo ogni tre e una donna ogni 4 ha la probabilit di ammalarsi di tumore al polmone nel corso della vita media (0-74 anni).

5 Gli ultimi dati ISTAT riportano una mortalit complessiva di individui all anno, con un incremento dell 1,5% nel numero dei decessi nel sesso fumo di sigaretta costituisce il principale fattore di rischio e circa il 95% delle nuove diagnosi riconducibile al fumo inteso come durata dell esposizione (anni) e numero di sigarette punto di vista nosologico si considera a tutt oggi valida la distinzione in carcinoma polmonare a piccole cellule o microcitoma (Small Cell Lung Cancer, SCLC) e carcinoma polmonare non a piccole cellule (Non Small Cell Lung Cancer, NSCLC) che rende ragione dell 80% di tutti i casi e di cui fanno parte 3 istotipi principali: adenocarcinoma, carcinoma squamoso e carcinoma a grandi sopravvivenza a 5 anni, considerando tutti gli stadi, resta inferiore al 15% e a dispetto di una maggiore accuratezza dei mezzi diagnostici la storia naturale della malattia rimane immodificata.

6 Pi dei due terzi dei pazienti si presenta alla diagnosi con una malattia in fase localmente avanzata o metastatica e in quest ultimo caso la mediana di sopravvivenza si attesta intorno ai 10 ultimi dieci anni sono stati fatti notevoli progressi nella biologia dei tumori, inclusi quelli al polmone. Questo ha portato allo sviluppo di nuovi farmaci, definiti a bersaglio molecolare, che stanno contribuendo ad un significativo incremento della durata di vita dei pazienti. Con il passare del tempo ci si sta rendendo conto che un accurata selezione dei pazienti sulla base delle caratteristiche biologiche della malattia la premessa indispensabile per un adeguato trattamento.

7 In un prossimo futuro, un impegno sempre crescente nella ricerca di base unitamente all acquisizione di una buona pratica clinica permetter di migliorare le prospettive dei pazienti con tumore polmonare e in definitiva portare all utilizzo corretto e razionale delle risorse terapeutiche polmonari69partecipazione del chirurgo toracico (e non del chirurgo generale) per ottimizzare la stadiazione e ridurre al minimo la morbilit ;c ) va valutata la sostenibilit dello screening da parte del servizio sanitario ed in particolare la disponibilit di TC visto l elevato numero di soggetti a rischio potenziale;d ) va valutata ed attentamente considerata la possibilit di associare lo screening polmonare ad una politica attiva di lotta al tabagismo, sia come strategia educazionale tesa alla mancata iniziazione e rivolta principalmente alle nuove generazioni, sia come incentivazione alla cessazione dal fumo presso i centri antifumo.

8 Tale politica sicuramente in grado di modificare l aspettativa di vita, ma in termini temporali assai pi lunghi;e ) lo screening va proposto ai soggetti a rischio appartenenti a tutti i ceti l American College of Chest Physicians e l American Society of Clinical Oncology si hanno gi dati sufficienti per proporre linee guida. Su questa posizione si allineano le linee guida NCCN. L International Association for the Study of Lung Cancer raccomanda invece ulteriori studi per valutare l implementazione dello screening con LDCT e studiare gli attuali aspetti di critica e di incertezza.

9 Le principali societ scientifiche non hanno quindi al momento trovato un accordo in merito alla proposta di linee guida sullo screening. Pur consci dei risultati ottenuti dal RCT dello studio NLST, le considerazioni su esposte pongono comunque ancora notevoli dubbi e difficolt per lo screening con LDCT che a nostro avviso devono essere superate prima di proporlo su ampia scala a tutta la popolazione a fine di impostare un programma razionale e sostenibile in Regione Toscana, anche per evitare la possibile deriva incontrollata della domanda e dell offerta.

10 Si pu invece proporre in questa fase un modello di screening su base volontaria in 2 o 3 centri regionali gi provvisti di esperienza specifica, modello potenzialmente replicabile nel tempo e nella distribuzione geografica ed obbligatoriamente associato ad un programma di cessazione dal fumo. Questa impostazione ha il vantaggio di essere sostenibile in termini di spesa e di associare i possibili vantaggi precoci in termini di riduzione di mortalit potenzialmente derivati dallo screening secondo i dati del NLST, a quelli pi tardivi assicurati dalla riduzione di lunga durata del scopo primario dello screening su base volontaria appunto quello di offrire alla popolazione toscana a rischio (fumatori, ex fumatori, lavoratori esposti)


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