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Sistema nazionale per le linee guidaLgLINEA GUIDALINEA GUIDA 26 Emorragia post partum: come prevenirla,come curarlaEmorragia post partum: come prevenirla, come curarlaIl Sistema nazionale per le linee guida (SNLG)In Italia, l elaborazione di linee guida e di altri strumenti di indirizzo fi nalizzati al miglioramento della qualit dell assistenza avviene all interno del Sistema nazionale per le linee guida (SNLG).La legislazione vigente propone l adozione di linee guida come richiamo all utilizzo effi ciente ed effi cace delle risorse disponibili e come miglioramento dell appropriatezza delle sono le fi nalit del SNLG con i compiti specifi ci di: produrre informazioni utili a indirizzare le decisioni degli operatori, clinici e non, verso una maggiore effi cacia e appropriatezza, oltre che verso una maggiore effi cienza nell uso delle risorse; renderle facilmente accessibili; seguirne l adozione esaminando le condizioni ottimali per la loro introduzione nella pratica.

Nota per gli utilizzatori Le linee guida rappresentano uno strumento utile a garantire il rapido trasferimento delle conoscenze elaborate dalla ricerca biomedica nella condotta clinica quotidiana.

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1 Sistema nazionale per le linee guidaLgLINEA GUIDALINEA GUIDA 26 Emorragia post partum: come prevenirla,come curarlaEmorragia post partum: come prevenirla, come curarlaIl Sistema nazionale per le linee guida (SNLG)In Italia, l elaborazione di linee guida e di altri strumenti di indirizzo fi nalizzati al miglioramento della qualit dell assistenza avviene all interno del Sistema nazionale per le linee guida (SNLG).La legislazione vigente propone l adozione di linee guida come richiamo all utilizzo effi ciente ed effi cace delle risorse disponibili e come miglioramento dell appropriatezza delle sono le fi nalit del SNLG con i compiti specifi ci di: produrre informazioni utili a indirizzare le decisioni degli operatori, clinici e non, verso una maggiore effi cacia e appropriatezza, oltre che verso una maggiore effi cienza nell uso delle risorse; renderle facilmente accessibili; seguirne l adozione esaminando le condizioni ottimali per la loro introduzione nella pratica.

2 Valutarne l impatto organizzativo e di strumenti utilizzati per perseguire questi fi ni sono appunto linee guida clinico-organizzative, documenti derivanti da consensus conference, revisioni rapide di procedure e interventi, documenti implementativi e per la valutazione dei GUIDALgLINEA GUIDA 26 Nota per gli utilizzatoriLe linee guida rappresentano uno strumento utile a garantire il rapido trasferimento delle conoscenze elaborate dalla ricerca biomedica nella condotta clinica tratta di raccomandazioni di buona pratica formulate da panel multidisciplinari di professionisti in cui trovano opportuna sintesi le migliori prove disponibili in letteratura e le opinioni degli esperti, a beneficio degli operatori sanitari e degli amministratori, per una migliore qualit e appropriatezza dell'assistenza resa al linee guida non offrono degli standard di cura cui riferirsi acriticamente e in maniera decontestualizzata. Al contrario, tali standard devono potersi esprimere, per ogni singolo caso, sulla base delle informazioni cliniche disponibili, delle preferenze espresse dai pazienti e delle altre circostanze di contesto, accuratamente vagliate alla luce dell expertise dei professionisti tale ragione, l aderenza alle linee guida non rappresenta di per s la garanzia di un buon esito delle cure.

3 In definitiva, spetta alla competenza e al discernimento dei professionisti, in attento ascolto delle istanze particolari e in considerazione dei valori espressi dai pazienti, stabilire quali procedure o trattamenti siano pi appropriati per la gestione dei singoli casi , ogni significativa deviazione dalle raccomandazioni espresse nelle linee guida in quanto regole di condotta riconosciute, ben fondate e largamente condivise dovrebbe sempre poter trovare delle motivazioni basate su solide valutazioni di opportunit , argomentate e chiaramente esplicitate nella documentazione cesareo: una scelta appropriata e consapevoleSeconda partelinea guida 22 Data di pubblicazione: gennaio 2012 Data di aggiornamento: gennaio 2016 Lglinea guidaEmorragia post partum: come prevenirla, come curarlalinea guida 26 Data di pubblicazione: ottobre 2016 Data di aggiornamento: ottobre 2020 Lglinea guidaRedazioneGiulia Candiani, Patrizia Salvaterra, Zadig, MilanoImpaginazioneLuisa GoglioDisegniSilvia Andreozzi, Federica PedriniIl presente documento stato realizzato con il supporto finanziario del Ministero della Salute CCM3emorragia post partum: come prevenirla, come curarlaPresentazione PresentazioneLa capacit di legare i risultati della ricerca alle politiche e all azione un pun-to di forza dei progetti promossi e realizzati dall Italian Obstetric Surveillance System ( ) coordinato dall Istituto Superiore di Sanit.

4 La produ-zione di linee guida un esempio tangibile di questa strategia operativa: le racco-mandazioni per la pratica clinica rappresentano, infatti, un riferimento scientifico solido, basato su prove di efficacia aggiornate, condiviso dalle societ scientifiche e di agevole consultazione. Le linee guida sono pensate e sviluppate quale strumento di aggiornamento continuo dei professionisti sanitari e quale sostegno all imple-mentazione di percorsi assistenziali efficaci e all utilizzo efficiente delle risorse da parte delle Regioni e delle Aziende sanitarie. Sono inoltre finalizzate a facilitare la relazione professionista-paziente e a promuovere una autentica scelta informata. L Istituto Superiore di Sanit si impegna concretamente a sostegno non solo dello sviluppo, ma anche dell implementazione delle linee guida, in collaborazione con il Ministero della Salute e l Agenas. Per evitare di ridurre le linee guida a uno sterile esercizio culturale occorre infatti favorire la loro diffusione tra i professionisti sa-nitari e i potenziali utenti, sostenendo la realizzazione di percorsi organizzativi, protocolli diagnostico-terapeutici e attivit specifiche di formazione.

5 In tal senso, questo documento si inserisce nell insieme di azioni di sanit pubblica, coordinate dal sistema di sorveglianza della mortalit materna dell ISS e finalizzate alla ri-duzione delle morti materne evitabili. Oltre a produrre stime affidabili della mor-talit e grave morbosit materna grazie ad attivit di sorveglianza e di ricerca, l ISS promuove l aggiornamento continuo dei professionisti sanitari mediante l of-ferta di corsi di formazione a distanza e la promozione di modelli organizzativi volti al miglioramento della qualit , della sicurezza e dell appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita. Questo documento rappresenta quindi un importante tassello di un programma complessivo pi ampio che, in collabora-zione con i professionisti, ha l obiettivo di contribuire alla promozione delle buone pratiche nella gestione della emorragia del post partum che la prima causa di grave morbosit e mortalit materna in Italia.

6 La linea guida, redatta sulla base di una rigorosa e aggiornata analisi della let-teratura scientifica, il frutto del lavoro di un gruppo multidisciplinare e multi-professionale di esperti specialisti in ginecologia e ostetricia, ostetriche, infermieri, anestesisti, ematologi, trasfusionisti, radiologi, anatomopatologi, epidemiologi, me-4emorragia post partum: come prevenirla, come curarlaPresentazionetodologi di linee guida, documentalisti esperti in ricerche bibliografiche e rappresen-tanti dei cittadini e del Ministero della Salute ai quali va il mio sincero ringrazia-mento per la qualit del lavoro realizzato. La metodologia quella consueta del Sistema Nazionale Linee Guida-ISS, ba-sata sulla revisione sistematica delle prove disponibili in letteratura, sulla loro va-lutazione e selezione e sull interpretazione dei risultati alla luce dell esperienza dei diversi professionisti coinvolti nel gruppo di sviluppo della linea guida e dei loro contesti assistenziali.

7 Il documento passa in rassegna le procedure volte alla prevenzione della emorra-gia del post partum e alla riduzione della sua incidenza nella popolazione a rischio, gli aspetti relativi alla terapia medica e chirurgica, le possibili ricadute sulle future gravidanze, la gestione multidisciplinare di questa complessa emergenza ostetrica e gli aspetti relativi al rischio clinico prendendo in esame sia l organizzazione dell as-sistenza che la comunicazione all interno del team assistenziale e con le donne e i loro familiari. In un ottica di crescita culturale e di partecipazione attiva e infor-mata alle scelte di salute stata predisposta anche una versione sintetica divulgativa dei principali contenuti della linea guida destinata alle donne e ai cittadini che sar diffusa nei servizi sanitari che assistono le donne in et riproduttiva. Consapevole che la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo e appropriato, insieme a un efficace lavoro di team, sono i requisiti essenziali per ridurre al mini-mo il rischio di questa grave emergenza ostetrica, mi auguro che questo documento possa sostenere i professionisti e le organizzazioni sanitarie nel loro difficile lavoro quotidiano.

8 Prof. Walter Ricciardi Presidente dell Istituto Superiore di Sanit 5emorragia post partum: come prevenirla, come curarlaGruppo di sviluppo della linea guidaGruppo di sviluppo della linea guidaCOORDINATORIS erena Donati Reparto Salute della Donna e dell Et Evolutiva, CNESPS Istituto Superiore di Sanit Vittorio Basevi Centro di documentazione sulla salute perinatale e riproduttiva, Regione Emilia-RomagnaPANELD ebora Balestreri Associazione Scientifica ANDRIAG iuseppe Battagliarin Ospedale RiminiSabrina Bonalumi Federazione Nazionale Collegi Infermieri (IPASVI)Rosetta Cardone Ministero della Salute, Dipartimento della Programmazione Danilo Celleno Societ Italiana di anestesia analgesia rianimazione e terapia intensiva (SIAARTI)Irene Cetin Associazione Ginecologi Universitari Italiani (AGUI)Maria Grazia Frigo Club Italiano Anestesisti Ostetrici (CIAO)Ezio Fulcheri Societ Italiana di Anatomia Patologica e Citologia Diagnostica (SIAPEC)

9 Gabriella Girelli Societ Italiana Medicina Trasfusionale e Immunoematologia (SIMTI)Ada Macchiarini Associazione SIDS OnlusFrancesco Maneschi Ospedale San Giovanni Addolorata RomaMarco Marietta Societ Italiana Studio Emostasi e Trombosi (SISET) Raffaella Niola Societ Italiana di Radiologia Medica (SIRM)Monica Piccolo Centro Collaborativo OMS, TriesteDenise Rinaldo Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI)Roberta Spandrio Ospedale S. Gerardo, MonzaSilvia Vaccari Federazione Nazionale Collegi Ostetriche (FNCO)Herbert Valensise Societ Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO)VALUTATORI DELLA LETTERATURAM arta Buoncristiano Istituto Superiore di Sanit Serena Donati Istituto Superiore di Sanit Ilaria Lega Istituto Superiore di Sanit Alice Maraschini Istituto Superiore di Sanit Vittorio Basevi Regione Emilia-RomagnaDaniela Spettoli Regione Emilia-RomagnaCOMITATO DI SCRITTURA DEL DOCUMENTOS erena Donati Istituto Superiore di Sanit Ilaria Lega Istituto Superiore di Sanit Alice Maraschini Istituto Superiore di Sanit Vittorio Basevi Regione Emilia-RomagnaDaniela Spettoli Regione Emilia-RomagnaIsabella Marzia Maini Ospedale S.

10 Gerardo, MonzaDOCUMENTALISTIR osaria Cammarano Istituto Superiore di Sanit Maurella Della Seta Istituto Superiore di Sanit REFEREE Salvatore Alberico IRCSS Burlo Garofolo TriesteAgostino Brizzi Ospedale S. Maria, BariGiuseppe Cal ARNAS Civico Palermo Sergio Ferrazzani Universit Cattolica Policlinico Gemelli, RomaEvelina Gollo Ospedale S. Anna, TorinoMaria Grazia Pellegrini Ospedale Fatebenefratelli, RomaNicola Rizzo Universit degli Studi di BolognaSEGRETERIA TECNICAS ilvia Andreozzi Istituto Superiore di Sanit Gabriella Badoni Istituto Superiore di Sanit Mauro Bucciarelli Istituto Superiore di Sanit Italo Gentilini Istituto Superiore di Sanit 6emorragia post partum: come prevenirla, come curarlaCome consultare la linea guidaIl documento stato organizzato in due grandi sezioni: una parte principale che riporta per ciascun argomento di interesse i quesiti formulati dal panel, una breve descrizione di carattere generale dell argomento, l interpretazione delle prove e le raccomandazioni per la pratica clinica; la bibliografia riportata in ordine alfabetico a conclusione di ogni capitolo.


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