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PATOLOGIA BENIGNA DELLA MAMMELLA - senologia.net

PATOLOGIA BENIGNA DELLA MAMMELLAA cura del Dr. G. AntoniniRIASSUNTOIn questo capitolo vengono illustrate le patologie mammarie ed il loro rapporto con il trattamento DELLA PATOLOGIA BENIGNA DELLA MAMMELLA strettamente correlato alla conoscenza e allacomprensione DELLA normalit , dei processi fisiopatologici e delle alterazioni che si rendono responsabili delquadro clinico e strumentale. Tutte le lesioni mammarie possono considerarsi come processi in evoluzioneattiva, da comprendere e interpretare nel quadro di una patogenesi dinamica piuttosto che come aspettoistologico statico: es.

PATOLOGIA BENIGNA DELLA MAMMELLA A cura del Dr. G. Antonini RIASSUNTO In questo capitolo vengono illustrate le patologie mammarie ed il loro rapporto con il carcinoma.

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1 PATOLOGIA BENIGNA DELLA MAMMELLAA cura del Dr. G. AntoniniRIASSUNTOIn questo capitolo vengono illustrate le patologie mammarie ed il loro rapporto con il trattamento DELLA PATOLOGIA BENIGNA DELLA MAMMELLA strettamente correlato alla conoscenza e allacomprensione DELLA normalit , dei processi fisiopatologici e delle alterazioni che si rendono responsabili delquadro clinico e strumentale. Tutte le lesioni mammarie possono considerarsi come processi in evoluzioneattiva, da comprendere e interpretare nel quadro di una patogenesi dinamica piuttosto che come aspettoistologico statico: es.

2 Fibroadenosi, malattia fibrocistica, sono termini istologici temporanei , non correlatida una situazione pertanto: definire il range di normalit , in termini di sintomatologia, di clinica e di istologia sapere che i problemi mammari possono essere di natura clinica, fisiologica o istologica e che ogniproblema pu riferirsi a uno o pi di questi elementi avere presente che in ogni caso il quadro presentato dalla Pt deve essere ricostruitoindividualmente e interpretato nel contesto generale DELLA principali processi fisiopatologici a carico DELLA MAMMELLA sono principalmente legate allo sviluppo.

3 Il periodo del perimenarca caratterizzato dallo sviluppo dei lobuli acarico dei dotti presenti; questo sviluppo avviene dai 15-25 anni di et : questo spiega la frequenza deifibroadenomi (ipertrofia grossolana di lobuli) in questa fase DELLA ciclici: lo sviluppo e la regressione delle strutture che avviene nel corso del cicloormonale, porta alla formazione di dilatazioni dei dotti, coesistenza di lobuli sviluppati assieme aquelli involuti,..: si tratta di adenosi , fibrosi all esame delle strutture componenti la MAMMELLA : questa inizia gi all et di 35 anni e spesso ancheprima; questo processo interessa principalmente i lobuli e il connettivo perilobulare.

4 Si assiste allapermanenza di residui di acini con formazione di microcisti e alla costrizione e compressione deidotti con la formazione di macrocisti, e se prevale il connettivo, di una adenosi quanto sopra esposto, ne segue che la maggior parte DELLA PATOLOGIA BENIGNA DELLA MAMMELLA , in quantovariante DELLA normalit , non necessita un trattamento specifico; in questi casi, qualsiasi trattamento devescaturire dal tipo di PATOLOGIA caratterizzata con accuratezza, dalle condizioni psicologiche, DELLA qualit divita e dalle richieste DELLA cos che pi periodi si sovrappongono ( ):#sviluppo dei lobuli: 15-25 anni,#cambiamenti ciclici: 15-50 anni,#periodo involutivo.

5 35-50 dettagli sono esposti nel file PATOLOGIA BENIGNA DELLA MAMMELLA e in quello relativo alle anomaliedella involuzioneEpidemiologia delle malattie benigne DELLA MAMMELLA e rischio per impiego a lungo termine DELLA pillola contraccettiva sembra mostrare una riduzione dell incidenza dellapatologia BENIGNA DELLA MAMMELLA (PBM), ma non sembra avere influenza sull incidenza del carcinomamammario (1). Comunque, le donne affette da PBM nondevono per questa sospendere il causa principale che porta la donna la medico reppresentata dal dolore (47%), seguito dalletumefazioni (35%), e questo reperto non modificato dalla cultura delle pazienti (2).

6 La maggior partedelle lesioni iperplastiche DELLA MAMMELLA origina dalla unit dutto-lobulare (UDL).RISCHIO RELATIVO PER CARCINOMA MAMMARIO INVASIVO (3).DATI INSUFFICIENTI PER VALUTARE ED ACCERTARE IL RISCHIO# Papilloma solitario del seno lattifero # CicatriceRISCHIO NONAUMENTATOAUMENTO DEL RISCHIOLIEVE ( X 1,5-2 )AUMENTO DEL RISCHIOMODERATO ( X 5 )DATI INSUFFICIENTI PERVALUTARE EDACCERTARE IL RISCHIO# Adenosi sclerosante o florida# Metaplasia apocrina# Macro e microcisti# Ectasia duttale# Fibroadenoma# Fibrosi# Iperplasia lieve (spessore 2-4strati)# Metaplasia squamosa# Mastite periduttale# Mastite# Iperplasia moderata, florida,solida o papillare# Papilloma con assefibrovascolare# Iperplasia atipica lobulare oduttale# Papilloma solitario del senolattifero# CicatriceQualsiasi donna che si presenta la nostro ambulatorio per dolore o per un nodulo a carico DELLA mammelladeve essere valutata per il suo rischio relativo per il aumentato1 /Fibroadenoma: Non sono lesioni preneoplastiche ed evolvono in degenerazione ialina quando nonvengono asportati.

7 L evoluzione in cancro molto rara 1/1000: sono carcinomi lobulari (4). Per questomotivo, le pazienti alle quali stato tolto un fibroadenoma non necessitano di /Mastalgia e nodularit : Rischio non aumentato, pari a quello DELLA popolazione generale, a meno che launa biopsia non mostri incidentalmente una lesione istologica a /Macrocisti: Queste lesioni non aumentano il rischio per il carcinoma: rischio aumentato di 1,2 volte inuno studio di 4000 cisti (7); si possono infatti trovare con uguale incidenza sia in mammelle con neoplasiache in quelle /Metaplasia apocrina: E una lesione di frequente riscontro nelle cisti, e non aumenta il rischio percarcinoma.

8 Secondo alcuni AA. vi un aumento del rischio di 2,7 volte per la trasformazione in papillomaapocrino e di 7 volte per la metaplasia a cellule rosa: queste lesioni sono a rischio per trasformazionemaligna ma solo per le donne di et superiore ai 45 anni (7,1). Le donne affette da semplice metaplasmaapocrina non necessitano di follow-up a meno che la una biopsia non mostri incidentalmente altra lesioneistologica a /Ectasia duttale/Mastite periduttale: non una lesione a rischio, e non necessita pertanto di /Iperplasia epiteliale semplice:Focale- Papilloma solitario: la lesione si presenta con una massa periareolareaccompagnata dauna perdita dal capezzolo: questa affezione non presenta un aumento del rischio percancro, a meno che non presenti in asse fibrovascolare (rischio per 1,5-2 volte).

9 Nella diagnosticadifferenziale occorre pertanto escludere la pi rara (10 volte) papillomatosi dei dotti la quale presenta unlieve aumento del rischio. Se l exeresi completa, non necessita, salvo il caso particolare, di un epiteliale non focale: l iperplasia con non pi di 4 strati di epitelio non aumenta il rischio per del rischio lieve ( x 1,5-2 )L iperplasia di grado medio o quella florida, per la possibile evoluzione verso forme di displasia e dicarcinomain situaumentano, seppur di poco, il rischio per il carcinoma mammario. La presenza diiperplasia di grado II-III o superiore in donne con precedenti familiari di 1 (positivi per Ca.)

10 Mammario),aumenta il rischio per cancro da 5 a 11 volte !! Classificazione delle iperplasie sec. Page (42,2)GRADOLESIONERISCHIOI MinimaNessunoII Iperplasia lieve + atipiaNessunoIII Iperplasia moderata + florida ma senza atipiaAumento lieveIV Iperplasia florida con atipiaAumento mederatoV Carcinomain del rischio moderato ( x 5 )Questo gruppo comprende le iperplasie duttali o lobulari con atipia (IV ): il rischio nella displasia lobulareper Ca. di 6 volte in donne di et inferiore ai 45 anni, e di 3 volte in quelle di et superiore; nella iperplasiaduttale con atipia, il rischio valutato aumentato di 2,6 volte; nella displasia papillare con cellule apocrine aumentato di 2 mammarie associate a rischio elevato:Queste sono principalmente il Carcinoma lobulare (CLIS, presente nello delle biopsie per patologiabenigna) e quello duttale (CDIS)in situ.


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