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PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIONE - icteolo.gov.it

ISTITUTO COMPRENSIVO di TEOLO Via XXV Aprile,11 - Bresseo - 049/9900151- 049/9903064 80026140287e-mail: ANNUALE PERL' 2016-2017Il PIANO ANNUALE per l'InclusioneIl 6 marzo 2013 il Ministero dell'Istruzione ha emanato la Circolare che illustra le indicazionioperative per l'attuazione della Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 Strumenti di interventoper gli alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusionescolastica . Tra le azioni strategiche per realizzare una politica dell'inclusione nelle singolescuole, la Circolare indica l'elaborazione di una proposta di PIANO ANNUALE per l'Inclusivit riferito a tutti gli alunni BES da redigere al termine di ogni anno scolastico dal Gruppo di Lavoroper L'INCLUSIONE (GLI) . Il dunque uno strumento che deve servire per la rilevazione, il monitoraggio e lavalutazione del grado di inclusivit di ogni istituzione scolastica ed utile per ricavare degliindicatori realistici per il miglioramento (non vuole sovrapporsi al RAV d'istituto, ma integrarlo).

Si predispone il P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) e il P.D.F. (Profilo Dinamico Funzionale) Si predispone il P.D.P.

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO di TEOLO Via XXV Aprile,11 - Bresseo - 049/9900151- 049/9903064 80026140287e-mail: ANNUALE PERL' 2016-2017Il PIANO ANNUALE per l'InclusioneIl 6 marzo 2013 il Ministero dell'Istruzione ha emanato la Circolare che illustra le indicazionioperative per l'attuazione della Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 Strumenti di interventoper gli alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusionescolastica . Tra le azioni strategiche per realizzare una politica dell'inclusione nelle singolescuole, la Circolare indica l'elaborazione di una proposta di PIANO ANNUALE per l'Inclusivit riferito a tutti gli alunni BES da redigere al termine di ogni anno scolastico dal Gruppo di Lavoroper L'INCLUSIONE (GLI) . Il dunque uno strumento che deve servire per la rilevazione, il monitoraggio e lavalutazione del grado di inclusivit di ogni istituzione scolastica ed utile per ricavare degliindicatori realistici per il miglioramento (non vuole sovrapporsi al RAV d'istituto, ma integrarlo).

2 Consente alle istituzioni scolastiche di progettare la propria offerta formativa in senso inclusivo, inmodo da sviluppare e proporre una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare obiettivicomuni. Viene cos spostata l attenzione dal concetto di integrazione a quello di concetto di inclusione attribuisce importanza al modo di operare sul contesto, progettando edorganizzando gli ambienti di apprendimento e le attivit , in modo da permettere a ciascun alunno dipartecipare alla vita di classe ed all apprendimento, nella maniera pi attiva, autonoma ed utilepossibile (per s e per gli altri). Mentre il concetto di integrazione poneva l'attenzione sul singolosoggetto e sui suoi deficit o limiti di vario genere, a cui si offriva un aiuto di tipo didattico-strumentale per il superamento o la riduzione degli stessi. Si tratta quindi di un cambiamento importante di prospettiva che impone al sistema scuola un nuovopunto di vista che deve essere la linea guida dell'attivit educativo -didattica quotidiana.

3 L'INCLUSIONE infatti un processo che deve coinvolgere tutta la comunit scolastica che ne condivide i principi e si adopera per concretizzarli in modo da permettere a tutti gli alunni di partecipare ed apprendere insieme. Il viene quindi elaborato dopo un'attenta analisi dei bisogni degli alunni, della scuola, deiprogetti attivati e dei punti di forza e di criticit che hanno accompagnato le azioni di inclusionescolastica realizzate nel corso dell'anno scolastico. L'attenzione posta sui bisogni educativi deisingoli alunni, sugli interventi pedagogico-didattici effettuati e sugli obiettivi programmati. L'Istituto Comprensivo di Teolo, ritiene importante la programmazione e l effettuazione delpercorso didattico indirizzato verso la personalizzazione e/o l'individualizzazione dei percorsieducativi rispettando le peculiarit di approccio, metodo, stile e livello di apprendimento di tuttigli alunni, in particolare, dei BES.

4 Si propone, quindi, nello specifico della didattica, di ricorrere a:1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);2) personalizzazione (percorsi, obiettivi differenziati e specifici);3) strumenti compensativi;4) misure dispensative;utilizzati secondo una programmazione personalizzata con riferimento alla normativa nazionale e/oalle direttive del POF. Inoltre l'istituzione scolastica si impegna per un corretto, equilibrato utilizzoe un impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali gi disponibili nella scuola oda reperire con richieste esterne (es. facilitatore linguistico, per la comunicazione, psicologo,assistenti educatori o alla persona, progetti con enti ).CHI SONO GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALILa direttiva del 27 dicembre 2012 e la 8/2013 ha introdotto la nozione di BisognoEducativo Speciale ( ) L area dello svantaggio scolastico molto pi ampia di quellariferibile esplicitamente alla presenza di deficit.

5 In ogni classe ci sono alunni che presentano unarichiesta di speciale attenzione per una variet di ragioni: svantaggio sociale e culturale,disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficolt derivanti dalla nonconoscenza della cultura e della lingua italiana perch appartenenti a culture diverse . Perci la macro categoria dei comprensiva di tutte le condizioni richiedenti l impiegocalibrato, in modo permanente o temporaneo, di Piani Didattici Personalizzati finalizzatiall Inclusione e fondati sull individualizzazione degli apprendimenti (percorsi differenziati perobiettivi comuni), la personalizzazione degli stessi (percorsi e obiettivi differenziati), l utilizzo distrumenti compensativi e di misure dispensative e l impiego funzionale delle risorse umane,finanziarie e strumentali. Rientrano quindi tutti quegli alunni tutelati da , o con relazione di svantaggio.

6 Si predispone il ( PIANO educativo Individualizzato) e il (Profilo Dinamico Funzionale) Si predispone il ( PIANO Didattico Personalizzato) Alunni con (Bisogni Educativi Speciali)Alunni con : Disturbi Specifici diApprendimentocertificati da uno con disabilit certificata dalle Alunni con disagio:sono alunni che sitrovano in situazioni disvantaggio Disabilit fisicae/o psichicaDisortografia: disturboneurologico, che comportadifficolt nel tradurre isuoni in paroleDisgrafia: disturboneurologico, checomporta difficolt nellascrittura e nel disegnoDiscalculia: disturboneurologico, checomporta difficolt nelcalcolo algebricoDisprassia: disturboneurologico, checomporta difficolt nella coordinazione deimovimenti e nellinguaggio Disagio economicoDisagio socialeDisagio linguisticoDisagio : disturbo evolutivodell'autocontrollo checomporta difficolt diattenzione e : livello delquoziente intellettivo allimite inferioreDislessia: disturboneurologico, checomporta difficolt nella letturaLA STESURA DEI PERCORSI PERSONALIZZATIN ella scuola che, come la nostra, lavora per l inclusione necessario operare con un quadrochiaro delle esigenze da presenza di studenti con BES necessario in primo luogo avere conoscenza delle varietipologie di BES, delle risorse e delle strategie necessarie per operare.

7 Occorre, poi, formalizzarecompiti e procedure, in modo che tutti cooperino al raggiungimento di un esito il Consiglio di Classe o Team Docente deve:- rilevare le certificazioni;- individuare se sono alunni certificati con disabilit o come DSA o con relazione di svantaggio;- quindi predisporre e redigere il ( PIANO educativo Individualizzato) e il (ProfiloDinamico Funzionale) se sono alunni certificati con disabilit o il ( PIANO DidatticoPersonalizzato) negli altri casi;- condividere il , il o il con la famiglia e l'equip socio-sanitaria e farlo firmare aivari soggetti coinvolti, nei tempi nostro Istituto, i modelli per la stesura del , del e del sono condivisi epredisposti in formato cartaceo ed elettronico, comuni ai diversi ordini di 'E' IL ( PIANO educativo Individualizzato)Il un documento predisposto dai docenti di sostegno e curricolari, in collaborazione conl'Equip medica che segue l'alunno certificato e la famiglia, entro i primi tre mesi di scuola.

8 Si trattadel progetto educativo e didattico individualizzato riguardante la dimensione dell'apprendimentocorrelata agli aspetti riabilitativi e sociali ai fini della realizzazione del diritto all'educazione eall'istruzione, Legge n. 104 del 1992. Alla sua elaborazione seguono, con il concorso degli operatoridelle Unit Sanitarie Locali, della scuola e della famiglia, verifiche periodiche per controllare glieffetti dei diversi interventi. Il documento deve contenere: i dati anagrafici dell'alunno; le attivit didattiche individualizzate/personalizzate; le finalit e gli obiettivi educativo -didattici; le metodologie, le strategie e gli strumenti; le forme di verifica e valutazione individualizzate/personalizzate; le modalit di coinvolgimento della famiglia e di eventuali figure che operano con l'alunnonei momenti extrascolastici. COS'E' IL (Profilo Dinamico Funzionale)Il un documento predisposto dai docenti di sostegno e curricolari, in collaborazione conl'Equip medica che segue l'alunno certificato e la famiglia, al termine di ogni grado scolastico.

9 Questo documento atto successivo alla diagnosi funzionale redatta dall'equip indica le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive dell'alunno e permette didescrivere le difficolt e le potenzialit , le abilit e capacit possedute che devono essere sostenute,sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate nel rispetto della persona. Il documento deve contenere: i dati anagrafici dell'alunno; la descrizione funzionale dell'alunno in relazione alle difficolt e alle capacit che lo stessodimostra; l'analisi dello sviluppo potenziale dell'alunno a breve e medio termine, desunto dall'esamedei seguenti parametri: cognitivo, affettivo-relazionale, comunicazionale, linguistico,sensoriale, motorio-prassico, neuropsicologico, autonomia, viene aggiornato ad ogni passaggio di grado scolastico e quindi a conclusione della scuoladell'infanzia, della scuola primaria, della scuola media e durante il corso di istruzione 'E' IL ( PIANO Didattico Personalizzato)Il un documento, un accordo condiviso fra docenti, Istituzioni Socio-Sanitarie e tratta di un progetto educativo e didattico personalizzato, commisurato alle potenzialit dell'alunno, che definisce tutti i supporti e le strategie che possono portare alla realizzazione delsuccesso scolastico degli alunni con o con relazione di svantaggio.

10 Per questo viene predisposto dai docenti entro il primo trimestre documento deve contenere: i dati anagrafici dell'alunno la tipologia del disturbo le attivit didattiche personalizzate gli eventuali strumenti compensativi le eventuali misure dispensative le forme di verifica e valutazione INTERNA Diverse sono le figure che collaborano all interno dell istituto scolastico per promuoverel'inclusione: il Dirigente Scolastico, le figure strumentali, gli insegnanti di sostegno contitolari congli insegnanti di classe, le assistenti socio sanitarie, i facilitatori, gli educatori e i i soggetti coinvolti si impegnano nel loro ruolo per favorire ed organizzare le azioniattraverso metodologie funzionali all' Dirigente Scolastico promuove iniziative finalizzate all'inclusione ed esplicita criteri e proceduredi utilizzo funzionale delle risorse professionali insegnanti di sostegno insieme agli insegnanti di classe, programmano attivit , strategie emetodologie che condividono con le assistenti socio-sanitarie: attivit laboratoriali (learning by doing); per piccoli gruppi (cooperative learning); di tutoring; di role playing.


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