Strategia per le Competenze dell’OCSE Italia - …

1 Strategia per le Competenze dell OCSE Italia 2017 Sintesi del Rapporto Social cohesionBy contributing to social outcomes such as health, civil and social strengthening skills systemsDesigning and implementing an evidence-based national skills skills through public and private sources and designing e ective incentives for employers and good information for the public, businesses and policy supporting improvement in productivity and supporting high levels of employment in good quality jobs. Economic prosperityIn what way?How is this achieved?Building the right skills can help countriesimprove economic prosperityand social cohesionDEVELOPINGSKILLSA ctivating skills supplyDeveloping relevant skillsStrengtheningskills systemsContributes toeconomic prosperityContributes tosocialcohesionPutting skills to e ective use OECD.

2 All rights reservedSINTESI DEL RAPPORTO Strategia PER LE Competenze DELL OCSE SINTESI DEL RAPPORTO: Italia 1 OECD 2017 Strategia PER LE Competenze DELL OCSE SINTESI DEL RAPPORTO: Italia L Italia ha bisogno definire rapidamente una Strategia di sviluppo delle Competenze che promuova lo sviluppo in tutto il territorio nazionale La domanda di Competenze (skills), specie nei paesi sviluppati, risente e si adatta continuamente alla globalizzazione, al cambiamento tecnologico ed allo sviluppo demografico. In questo contesto, l Italia sta avendo pi difficolt rispetto ad altri paesi avanzati a completare la transizione verso una societ dinamica, fondata sulle Competenze . Nel dopoguerra, l Italia cresciuta a ritmo serrato riuscendo a convergere rapidamente verso le economie pi ricche del mondo.

3 Il successo italiano si fondato su un modello di produzione decentralizzato, basato su distretti industriali che sfruttavano, e al contempo alimentavano, Competenze tecniche e professionali molto avanzate. Negli ultimi quindici anni, invece, la performance economica dell Italia apparsa piuttosto fiacca. A fronte dei miglioramenti nei tassi di occupazione, la produttivit rimasta stagnante, anche a causa di un livello di Competenze relativamente basso, di una debole domanda di Competenze avanzate, e di un uso limitato delle Competenze disponibili. Ravvisando la necessit di intervenire, il governo italiano ha varato un ambizioso pacchetto di riforme. Queste riforme compongono una Strategia di lungo periodo, che comprende lo sviluppo e l attuazione di politiche di promozione delle Competenze , e che stata predisposta per rispondere in modo efficace e attento alle sfide che si prospettano sia a livello nazionale sia regionale.

4 Nel corso della fase diagnostica della Strategia Nazionale per le Competenze dell Italia , implementata tra il luglio 2016 e il marzo 2017, pi di duecento stakeholder (rappresentanti il mondo delle imprese, dei lavoratori, dell istruzione, degli istituti di ricerca e il governo), hanno partecipato al processo coordinato dall OCSE, e hanno rilevato la necessit di migliorare l implementazione di queste riforme al fine di renderle pi efficaci. In particolare, gli stakeholder hanno chiesto che le politiche sulle Competenze siano considerate una priorit per l intero paese e che si giunga al pieno compimento delle riforme attuali. SINTESI DEL RAPPORTO 2 Strategia PER LE Competenze DELL OCSE SINTESI DEL RAPPORTO: Italia OECD 2017 Per migliorare l Italia dovr investire sia sull offerta sia sulla domanda di Competenze La modesta performance delle Competenze ha contribuito al ristagno economico dell Italia ; migliorare questa performance sar , dunque, cruciale per favorire una crescita che sia sostenibile e inclusiva in tutto il territorio nazionale.

5 Dall indagine dell OCSE sulle Competenze degli adulti (PIAAC) emerge che i lavoratori italiani possiedono un basso livello medio di Competenze e che hanno, rispetto a quanto avviene in altri paesi, minori probabilit di utilizzare specifiche Competenze cognitive, che sono importanti nella performance dei lavoratori e delle imprese. Queste carenze si ritrovano anche tra laureati italiani. Le importanti riforme per migliorare la qualit dell istruzione scolastica attuate nell ultimo decennio richiederanno del tempo per concretizzarsi in qualifiche pi alte dei lavoratori. L Italia anche caratterizzata da significativa eterogeneit ; i migliori lavoratori italiani hanno, in diverse aree di competenza, un livello pari a quello dei pi qualificati lavoratori degli altri paesi del G7.

6 In particolare, nel confronto con gli altri paesi i lavoratori italiani mostrano buoni livelli di competenza riguardo alla rapidit d apprendimento e problem solving . Ci suggerisce che, in Italia , politiche mirate di istruzione e formazione della forza lavoro che siano anche coordinate tra di loro potrebbero favorire un miglior (pi intensivo) uso delle Competenze elevate sul posto di lavoro. Ad ogni modo, pi alti livelli di Competenze contribuiranno ad una crescita pi forte e pi stabile solo se le imprese saranno capaci di usare pienamente ed efficacemente le Competenze a loro disposizione. Attualmente l Italia intrappolata in un low-skills equilibrium, un basso livello di Competenze generalizzato: una situazione in cui la scarsa offerta di Competenze accompagnata da una debole domanda da parte delle imprese.

7 Accanto a molte imprese, relativamente grandi, che competono con successo sul mercato globale, ve ne sono tante altre che operano con un management dotato di scarse Competenze e lavoratori con livelli di produttivit pi bassi. Modesti livelli di skills dei managers e dei lavoratori si combinano con bassi investimenti in tecnologie che richiedono alte Competenze dei lavoratori e con scarsa adozione di pratiche di lavoro che ne migliorino la produttivit . Questo genera un circolo vizioso. Tale dinamica in parte spiegata dal modo in cui il lavoro viene progettato e concepito, e dal modo in cui le imprese sono gestite. In Italia , le imprese a gestione familiare rappresentano pi dell 85% del totale, e circa il 70% dell occupazione del paese. Ma i manager delle imprese a gestione familiare spesso non hanno le Competenze necessarie per adottare e gestire tecnologie nuove e complesse.

8 Inoltre, il livello dei salari in Italia spesso correlato all et e all esperienza del lavoratore piuttosto che alla performance individuale, caratteristica che disincentiva nei dipendenti un uso intensivo delle Competenze sul posto di lavoro. L Italia deve migliorare l allineamento tra domanda e offerta di Competenze Il fenomeno dello skills mismatch, che si verifica quando le Competenze di un lavoratore non sono allineate con quelle richieste per compiere uno specifico lavoro, molto diffuso in Italia . Circa il 6% dei lavoratori possiede Competenze basse rispetto alle mansioni svolte, mentre il 21% sotto qualificato. Sorprendentemente, malgrado i bassi livelli di Competenze che caratterizzano il paese, si osservano numerosi casi in cui i lavoratori hanno Competenze superiori rispetto a quelle richieste dalla loro mansione, cosa che riflette la bassa domanda di Competenze in Italia .

9 I lavoratori con Competenze in eccesso (11,7%) e SINTESI DEL RAPPORTO Strategia PER LE Competenze DELL OCSE SINTESI DEL RAPPORTO: Italia 3 OECD 2017 sovra-qualificati (18%) rappresentano una parte sostanziale della forza lavoro italiana. Inoltre, circa il 35% dei lavoratori occupato in un settore non correlato ai propri studi. Riequilibrare la domanda e l offerta delle Competenze richiede che le istituzioni nel settore dell istruzione e della formazione siano pi reattive ai cambiamenti, che ci siano politiche per il mercato del lavoro pi efficaci, ed un uso migliore di strumenti di valutazione e analisi dei fabbisogni di Competenze attuali ed emergenti. Infine, sono anche necessari pi sforzi da parte del settore privato e la disponibilit a collaborare con queste istituzioni pubbliche.

10 L Italia ha varato un ambizioso pacchetto di riforme per sostenere la crescita ma stanno emergendo alcune sfide riguardo la loro implementazione Riconoscendo queste sfide e l importanza di cogliere le opportunit offerte da un mondo interconnesso e digitale, gli ultimi governi hanno introdotto una serie di riforme ambiziose nel mercato del lavoro (2014, Jobs Act), nel sistema dell istruzione (2015, La Buona Scuola) e dell innovazione (2015, Piano Nazionale Scuola Digitale e, per il triennio 2017-2020, il Piano Nazionale per l Industria ). Queste riforme vanno nella giusta direzione e hanno il potenziale per generare quelle sinergie e complementarit tra le politiche di cui il paese ha bisogno per rompere l attuale equilibrio di bassa produttivit e basse Competenze , e generare posti di lavoro produttivi e gratificanti, in tutto il paese.