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Tac Armi - Manuale di ricarica

1 TAC ARMI Manuale DI ricarica DELLE CARTUCCE A PALLA Riedizione 2004 in forma digitale per il sito Milano 1981 2 Con l autorizzazione della Rivista Tac Armi e del suo direttore Paolo Romanini, che ringraziamo, ripropo-niamo a chi si interessa di ricarica il Manuale che era stato pubblicato sulla Rivista dal luglio 1981 in poi. Il testo riprodotto per intero; per ridurre le dimen-sioni del file, sono state eliminate alcune immagini po-co significative o che non stato possibile recuperare con una sufficiente qualit . Nell utilizzare il Manuale , che una miniera di infor-mazioni e di consigli pratici, si deve tenere conto che vecchio di 25 anni e che molti prodotti commerciali sono cambiati. L opera di digitalizzazione stata compiuta da Edo-ardo Mori e Claudio Bortoluzzi.

2 Con l’autorizzazione della Rivista Tac Armi e del suo direttore Paolo Romanini, che ringraziamo, ripropo-niamo a chi si interessa di ricarica il Manuale che era

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1 1 TAC ARMI Manuale DI ricarica DELLE CARTUCCE A PALLA Riedizione 2004 in forma digitale per il sito Milano 1981 2 Con l autorizzazione della Rivista Tac Armi e del suo direttore Paolo Romanini, che ringraziamo, ripropo-niamo a chi si interessa di ricarica il Manuale che era stato pubblicato sulla Rivista dal luglio 1981 in poi. Il testo riprodotto per intero; per ridurre le dimen-sioni del file, sono state eliminate alcune immagini po-co significative o che non stato possibile recuperare con una sufficiente qualit . Nell utilizzare il Manuale , che una miniera di infor-mazioni e di consigli pratici, si deve tenere conto che vecchio di 25 anni e che molti prodotti commerciali sono cambiati. L opera di digitalizzazione stata compiuta da Edo-ardo Mori e Claudio Bortoluzzi.

2 ATTENZIONE: Possono esserci sfuggiti errori di tra-scrizione sui dati relativi alle polveri. Non fidatevi mai dei dati che leggete in questo testo, ma controllate di-rettamente i dati forniti dal produttore. Non si assu-momo responsabilit per eventuali errori. 3 TAC ARMI Manuale DI ricarica DELLE CARTUCCE A PALLA Molti esitano di fronte all'avventura del-la ricarica . Afflitti da orecchianti di pe-riferia da una parte e da mostri sacri dal-l'altra, i pi sospettano che l'adesione al-la ricarica possa portarli a cavalcare la tigre. La perplessit nasce anche perch in Italia non esiste un Manuale , sem-plice e chiaro, che tratti la ricarica delle cartucce metalliche, come usiamo dire mutuando dall'americano metallic car-tridge ad indicare le munizioni per a-nime rigate.

3 Ci sono parecchi articolisti del settore, bravi e preparati, che forni-scono utilissime informazioni e dati in-dispensabili per la scelta e l'appropriato impiego delle varie polveri per gli spe-cifici calibri, per un'opera organica, che tratti il problema nella sua interezza manca. O per meglio dire ci sarebbe, ma polverizzata nel tempo e negli spazi edi-toriali talch la consultazione risulta problematica per le difficolt di riunire ed organizzare la materia. Abbiamo messo in cantiere questa mo-nografia per far chiaro ad ogni lettore che cosa implica il ricaricare che non soltanto una questione di polveri, inne-schi e proiettili; in quest'ottica vogliamo precisare: Primo, non ci saranno rivelazioni a sen-sazione: ordineremo solamente la mate-ria sviluppando i lati tecnici e pratici, soprattutto pratici.

4 Secondo, tratteremo solo la ricarica delle cartucce metalli-che; delle cartucce a pallini abbiamo parlato su Tacarmi N. 5 - 6 - 7 - 8 - 1977, non abbiamo sviluppato il tema ricarica per tutti i caricatori, in ser-vizio o futuribili, vi troveranno nozioni di interesse generale che servono come formazione di base. La ricarica delle munizioni a pallini sar trattata in altra sede. Terzo, sono reperibili manuali in lingua straniera, spesso approfonditi, ricchi di informazioni sull'impiego dei vari com-ponenti ma hanno tutti un difetto: sono scritti da professionisti o dai tecnici del-le ditte del settore che danno per sconta-te le tecniche di routine, senza prendere in considerazione tanti aspetti pratici, peculiari al modo di vivere di una certa societ.

5 ricarica , la pi antica delle novit . La ricarica delle cartucce metalliche ai pi , specie ai giovanissimi, appare come una novit esclusiva degli States. In realt la ricarica si pu dire vecchia quanto l'ar-ma da fuoco. Il cacciatore di qualche secolo fa che sparava a pietra si com- 4portava esattamente come l'odierno ti-ratore di bench rest che ricarica sul po-sto, quasi colpo per colpo si pu dire. I primi bossoli di Flobert, di Lefau-cheux e di Henry, essendo a percussione anulare, non permettevano il riutilizzo del bossolo, cos come non era possibile per le munizioni a spillo. Appena per si pervenne al moderno bossolo center-fire, sia per cartucce a palla che a pal-lini, ebbe inizio l'era della ricarica mo-derna. Indubbiamente gli statunitensi possono vantare una priorit in campo ricarica di massa; gi verso il 1870 il ca-libro 50 Government, cartuccia metalli-ca centerfire militare, ma assai popolare in ambito venatorio, sappiamo che ve-niva ricaricato con apposite attrezzature.

6 Il decollo della ricarica pu farsi risalire al 1873 quando vide la luce il calibro 44-40 Win, cartuccia famosissima, an-cor oggi in servizio. Per il tiro con l'arma libera a 300 m, di-sciplina largamente promozionata sino alla vigilia della II GM (conseguendo ti-toli e primati internazionali), i tiratori ri-caricavano le cartucce metalliche esi-bendo spettrali parodie di sorriso do-vendosi accapigliare con i peccaminosi inneschi Berdan, l'ottone che si incrudi-va al tre, la cronica carenza di compo-nenti, le attrezzature penosamente lente e faticose. Pochi fortunati disponevano di un'attrezzatura seria; famosa era quel-la fornita dalla DWM, in catalogo dal 1904 e finita superbamente. Le attrezza-ture DWM e di altre ditte austro-tedesche erano carissime e non facil-mente reperibili; la maggioranza dei ca-ricatori si arrabattava con prodotti arti-gianali.

7 Si noti che i ricaricatori dell'e-poca non erano affatto dei clochard. Negli States le cose si avviarono con ce-lere determinazione per il sussistere di condizioni particolarmente favorevoli. I trappers, i tiratori, i cacciatori extraur-bani, i mandriani e quanti si spingevano verso le nuove frontiere, si muovevano in grandi spazi, avevano molte occasio-ni per sparare e poche per approvvigio-narsi, la circolazione monetaria era scarsa e ben presto di necessit si fece virt . L'America era una nazione di ri-flemen, lo sport del tiro fu sempre lar-gamente praticato senza vincoli giacch la costituzione americana sanciva il di-ritto di possedere e portare armi quindi la ricarica trov spazi amplissimi. I maggiori produttori d'armi se ne inte-ressarono; troviamo attrezzature (c' gi chi ne fa collezione) prodotte dalla Winchester, dalla Colt, dalla Smith & Wesson nonch da ditte minori come Sharps e Maynard oppure da famosi armaioli come il Pope, celebre costrut-tore di canne rigate.

8 Nel 1880 fu fondata la Ideal Manu-facturing Co. che ci risulta essere stata la prima a produrre solo attrezzi per ri-carica. Verso il 1906 John Barlow, lo stesso fondatore della Ideal, invent il gas check, una coppetta in lega di ottone che applicata alla base dei proiettili in piombo ne migliora le prestazioni con-cedendo ai proiettili da carabina di rag-giungere la Vo di 600 m/s. Nel 1925 la Ideal si accorpa alla Lyman Gun Sight, ditta che, fondata nel 1878, era specia-lizzata nei sistemi di mira. Fra le due guerre e dopo la II GM in particolare, i prodotti si differenziano 5specializzandosi grandemente, mentre le produttrici si moltiplicano. In poco pi di un secolo si passa dalla ricarica a pie-tra alla ricarica a meno del minuto d'an-golo.

9 Perch ricaricare? Generalmente il primo approccio con la ricarica ha origi-ni economiche. Le cartucce metalliche costano molto e costeranno sempre di pi . Sul costo della cartuccia l'incidenza del bossolo sempre rilevante, in parec-chi casi pu raggiungere e superare il 70% del costo globale. Una cartuccia a palla ben caricata di media costa 1/3 in meno e, se ricarichiamo con proiettili di fusione domestica, il costo scende ulte-riormente e di parecchio. Tenuto conto che il bossolo accortamente sfruttato pu essere reimpiegato mediamente una dozzina di volte, il discorso sulla ricari-ca economicamente assume aspetti vi-stosi. Per il cacciatore-tiratore, che di-spone di pi armi lunghe e corte, lisce e rigate,la ricarica si trasforma in necessi-t in quanto l'aspetto economico cede al conseguimento della cartuccia ottimiz-zata ad una specifica arma per uno spe-cifico tiro.

10 Consideriamo anche il caso di chi, a qualunque titolo, porta un'arma corta. Se per ottenere la padronanza di una ca-rabina occorre un non indifferente im-pegno, per raggiungere un analogo li-vello con l'arma corta l'impegno di gran lunga superiore. Per fare un passa-bile tiratore di Pgc mediamente occor-rono due anni, per formare un tiratore combat ready , capace di dominare l'arma sotto stress nervoso, veloce nel-l'estrazione, in grado di controllare il fuoco indirizzandolo ad un preciso ber-saglio con sicurezza, occorre molto pi tempo. Campioni si nasce ma buoni ti-ratori si diventa con molta applicazione cio tempo e munizioni. Il portatore di pistola generalmente si li-mita alle lezioni ed ai tiri prescritti pres-so una sezione di TSN, quindi seppelli-sce l'arma da qualche parte, la porta oc-casionalmente ed impropriamente, spa-racchia qualche colpo senza impegno n determinazione.


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