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UNI 9795 - 2013 - ordingvc.it

Dott. Ing. Corrado ROMANO1 UNI 9795 UNI 9795 --20132013 COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI VERCELLIS eminario di aggiornamento Ordine Ingegneri della Provincia di Dott. Ing. Corrado ROMANO2 UNI 9795 UNI 9795 --20132013Le normative nei sistemi di rivelazione incendiProgettazione secondo la norma UNI9795 -2013L illustrazione delle presenti slides sono di carattere indicativo e non consigliabile approfondirne i contenuti attraverso la lettura specifica della Dott. Ing. Corrado ROMANO3 UNI 9795 UNI 9795 --20132013La nuova UNI 9795 versione del 2013La nuova edizione della UNI 9795, attualmente nella revisione denominata 2013 ratificata in data 13 settembre 2013, contiene delle importanti novit nell approccio delle tematiche relative alla rivelazione particolare sono state apportate le seguenti modifiche :- aggiornamento dei riferimenti normativi- nuovi criteri per la copertura con rilevatori puntiformi di soffitti con elementi sporgenti- nuovi parametri per l installazione di rilevatori ottici lineari di fumo- aggiornamento sui sistemi di aspirazione- i

D.V.D. Dott. Ing. Corrado ROMANO 2 UNI 9795 -2013 Le normative nei sistemi di rivelazione incendi Progettazione secondo la norma UNI9795 -2013 L’illustrazione delle presenti slides sono di carattere

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1 Dott. Ing. Corrado ROMANO1 UNI 9795 UNI 9795 --20132013 COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI VERCELLIS eminario di aggiornamento Ordine Ingegneri della Provincia di Dott. Ing. Corrado ROMANO2 UNI 9795 UNI 9795 --20132013Le normative nei sistemi di rivelazione incendiProgettazione secondo la norma UNI9795 -2013L illustrazione delle presenti slides sono di carattere indicativo e non consigliabile approfondirne i contenuti attraverso la lettura specifica della Dott. Ing. Corrado ROMANO3 UNI 9795 UNI 9795 --20132013La nuova UNI 9795 versione del 2013La nuova edizione della UNI 9795, attualmente nella revisione denominata 2013 ratificata in data 13 settembre 2013, contiene delle importanti novit nell approccio delle tematiche relative alla rivelazione particolare sono state apportate le seguenti modifiche :- aggiornamento dei riferimenti normativi- nuovi criteri per la copertura con rilevatori puntiformi di soffitti con elementi sporgenti- nuovi parametri per l installazione di rilevatori ottici lineari di fumo- aggiornamento sui sistemi di aspirazione- inserimento dei rilevatori lineari resettabili (cavo termico) Dott.

2 Ing. Corrado ROMANO4 UNI 9795 UNI 9795 --20132013La struttura della UNI Dott. Ing. Corrado ROMANO5 UNI 9795 UNI 9795 --20132013 Integrazione alle nuove norme entrate in vigoreLa norma tecnica UNI 9795 prevede che il materiale utilizzato sia conforme alle norme europee EN 54 che riguardano le caratteristiche funzionali dei materiali particolare : UNI11224 Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi UNI EN54-1 Sistemi rivelazione incendi introduzione UNI EN54-2 Funzionalit delle centrali di rivelazione UNI EN54-3 Dispositivi sonoro di allarme incendio UNI EN54-4 Alimentazioni UNI EN54-5 Rivelatori di calore UNI EN54-7 Rivelatori ottici UNI EN54-10 Rivelatori di fiamma UNI EN54-11 Avvisatori manuali UNI EN54-12 Rilevatori lineari ottici di fumo UNI EN54-16 Sistemi di allarme Dott.

3 Ing. Corrado ROMANO6 UNI 9795 UNI 9795 --20132013 Integrazione alle nuove norme entrate in vigore UNI EN54-17 Isolatori di corto circuito UNI EN54-20 Rivelatori di fumo ad aspirazione UNI EN54-23 Dispositivi visuali di allarme incendio UNI EN54-24 Altoparlanti UNI EN54-25 Componenti che utilizzano collegamenti radio UNI EN13501-1 Classificazione al fuoco UNI EN ISO 7010 Segni grafici colori e segnali di sicurezza UNI ISO 7240-19 Sistemi di allarme vocale CEI 20-45 Cavi isolati resistenti al fuoco, non propaganti l incendio con tensione nominale U0/U di 0,6/1kV CEI 20-105 Cavi elettrici con tensione nominale 100/100V per applicazione in sistemi fissi automatici di rilevazione incendi CEI EN50200 Metodologia di prova per la resistenza al fuoco di piccoli Dott.

4 Ing. Corrado ROMANO7 UNI 9795 UNI 9795 Dott. Ing. Corrado ROMANO8 UNI 9795 UNI 9795 --20132013La finalit della norma Favorire un tempestivo esodo delle persone Attivare i piano di intervento Attivare i sistemi di protezione contro l Dott. Ing. Corrado ROMANO9 UNI 9795 UNI 9795 --20132013 Per raggiungere tale fine indispensabile progettare e realizzare sistemi in grado di rilevare ogni principio di incendio in forma tempestivaed organizzare un piano di intervento Dott. Ing. Corrado ROMANO10 UNI 9795 UNI 9795 --20132013 Per individuare tempestivamente un fenomeno potenzialmente fonte di pericolo, le variabili da rilevare sono : fumo temperatura Dott. Ing. Corrado ROMANO11 UNI 9795 UNI 9795 --20132013 Valutare l ambiente ed applicare le norme Definizione delle aree da proteggere (UNI 9795) Scelta del rivelatore- fumo- temperatura- fiamma- pulsanti Verifica della tipologia di installazione (UNI 9795) e della compatibilit all ambiente Definire i parametri di funzionamento del sistema- Dott.

5 Ing. Corrado ROMANO12 UNI 9795 UNI 9795 --20132013L efficacia del sistema Verifica copertura segnalazioni ottico/acustiche- livello suono- livello ottico Verifica esistenza/consistenza mezzi d intervento- locale- remoto Verifica esistenza piano di evacuazione Collaudo e controlli periodici Dott. Ing. Corrado ROMANO13 UNI 9795 UNI 9795 --20132013 Progetto secondo la norma tecnica UNI 9795La norma definisce attraverso l allegato A i documenti progettuali necessari .In particolare vengono definiti 2 fasi progettuali distinte : La fase preliminare Il progetto definitivo e/o esecutivoOgni fase caratterizzata da una distinta documentazione da Dott. Ing. Corrado ROMANO14 UNI 9795 UNI 9795 --20132013 Progetto secondo la norma tecnica UNI 9795La norma ha lo scopo di fornire i criteri per la realizzazione e l esercizio dei sistemi fissi automatici di rivelazione d incendio e dei sistemi fissi manuali di segnalazione d particolare : Individuazione delle aree soggette a protezione Criteri di installazione Caratteristiche centrale ed alimentazioni Verifiche del sistema ed Dott.

6 Ing. Corrado ROMANO15 UNI 9795 UNI 9795 --20132013 Individuazione delle aree soggette a protezioneLe aree sorvegliate devono essere interamente tenute sotto controllo dal sistema di rivelazione su tutta la loro sorveglianza all interno di una area dovr anche comprendere : i vani e locali tecnici per ascensori e montacarichi i cortili interni coperti i cunicoli per cavi elettrici i controsoffitti ed i contropavimenti i condotti di condizionamento dell Dott. Ing. Corrado ROMANO16 UNI 9795 UNI 9795 --20132013 Individuazione delle aree soggette a protezionePotranno non essere controllate direttamente le seguenti parti qualora non contengano sostanze infiammabili, rifiuti, materiali combustibili e cavi elettrici ad eccezione, per questi ultimi, di quelli strettamente indispensabili all utilizzazione dei medesimi : piccoli locali utilizzati per servizi igienici (senza materiali combustibili o rifiuti) condotti o cunicoli con sezione minore di 1 mq.

7 (se protetti) banchine di carico scoperte spazi nascosti, compresi controsoffitti e sottopavimenti come da note riportate sulla norma vani scale compartimentati vani corsa di elevatori purch facciano parte di un compartimento sorvegliato dal Dott. Ing. Corrado ROMANO17 UNI 9795 UNI 9795 --20132013 Suddivisione di una area in zoneI criteri per la suddivisione di una area in zone dovranno rispettare i seguenti punti : garantire la rapida individuazione della zona di appartenenza non pi di un piano per zona con esclusione dei vani scala ed ascensori non pi di 1600mq. per zona non pi di 10 locali per zona con una superficie mq. non pi di 20 locali per zona con superficie massima complessiva da 1000 mq. e con segnalatori ottici di allarme posti in prossimit dei singoli accessi i rivelatori installati in controsoffitti, sottopavimenti, ecc.

8 , devono appartenere a zone distinte altrimenti devono essere individuati in modo semplice e preciso con una segnalazione luminosa Dott. Ing. Corrado ROMANO18 UNI 9795 UNI 9795 --20132013 Suddivisione di una area in zone in una zona possono essere compresi rivelatori sensibili a fenomeni differenti purch i rispettivi segnali siano univocamente identificabili dalla centrale i punti di segnalazione manuale possono essere collegati alle linee dei rivelatori esclusivamente se la centrale in grado di riconoscerne i segnaliLa norma concede l utilizzo, sulla stessa linea, di un numero maggiore di 32 rivelatori associati a pi zone esclusivamente se la linea stessa risulta ad anello chiuso e dotata di opportuni dispositivi di isolamento in conformit alla norma EN54 Dott.

9 Ing. Corrado ROMANO19 UNI 9795 UNI 9795 --20132013 Criteri di installazionePer una corretta progettazione dovranno essere presi in considerazione i seguenti punti : tipo del rivelatore superficie ed altezza del locale forma del soffitto condizioni di aereazione del Dott. Ing. Corrado ROMANO20 UNI 9795 UNI 9795 --20132013 Posizionamento in caso di soffitto Dott. Ing. Corrado ROMANO21 UNI 9795 UNI 9795 --20132013 Dimensionamento in sottopavimenti e controsoffitti in ambienti senza circolazione d aria forzataAmbienti non ventilati, non legati a processi produttivi con: altezza massima di 1 metro = raggio copertura 4,5 metri altezza superiore a 1 metro copertura standard (6,5 metri) Dott. Ing. Corrado ROMANO22 UNI 9795 UNI 9795 --20132013 Dimensionamento in ambienti con circolazione d aria elevata Raggio di copertura = 4,5 metri( in caso di velocit dell aria particolarmente elevata verificare la necessit di installazione di rilevatori addizionali)Ambienti con aria elevata e con altezza massima di 1 metro : senza ripresa aria raggio copertura 4,5 metri con ripresa aria raggio copertura 3 Dott.

10 Ing. Corrado ROMANO23 UNI 9795 UNI 9795 --20132013 Posizionamento in caso di soffitti con elementi sporgenti posizionamento perpendicolare alle Dott. Ing. Corrado ROMANO24 UNI 9795 UNI 9795 Dott. Ing. Corrado ROMANO25 UNI 9795 UNI 9795 Dott. Ing. Corrado ROMANO26 UNI 9795 UNI 9795 Dott. Ing. Corrado ROMANO27 UNI 9795 UNI 9795 --20132013 Installazioni particolari dei rivelatori ottici Nei locali con circolazione d aria elevata, (CED, sale quadri, ecc.) il numero dei rivelatori deve essere opportunamente aumentato per compensare l eccessiva diluizione del fumo stesso e gli spazi nei controsoffitti o sottopavimenti devono essere sempre controllati in presenza di cavi elettrici e/o supporti di messaggi codificati e/o presentano rischi di incendio L installazione dei rivelatori deve essere eseguita nel rispetto delle indicazioni riportate nella norma relative alle misure da adottare per proteggere i rivelatori dalle correnti d Dott.


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