5d. ARTE GRECA ELLENISTICA - didatticarte.it

1 Emanuela Pulvirenti5d. ARTE GRECA ELLENISTICACORSO DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE GRECA ELLENISTICA Emanuela PulvirentiL ELLENISMO (323 - 31. ) il periodo compreso tra la morte di Alessan-dro Magno e la vittoria di Ottaviano ad Azio con la definitiva annessione della Grecia (e di tutto il regno ellenistico) all Impero romano. In quest epoca la p lis GRECA , citt -stato a misu-ra d uomo, gi tramontata, annullata dall im-mensit dell impero alessandrino. Alla morte del grande condottiero venne a mancare una figura forte che reggesse un cos vasto territorio e questo fin col dividersi in al-cuni regni detti ellenistici.

2 La cultura GRECA viene rielaborata in questi re-gni in un nuovo linguaggio poco creativo ma raffinato, nel quale si perdono l equilibrio, la misura e le proporzione tipici del classico. Linea del tempo: cronologia delle civilt classicheperiodo geometricoet arcaicaet classicaet ellenisticaCORSO DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE GRECA ELLENISTICA Emanuela PulvirentiArchitettura ellenisticaLa maestosit dei templi greci si trasforma in mania di grandezza con l edificazione di templi co-lossali e teatrali dalle dimensioni impressionanti (ma nessuno di questi fu completato).

3 Ad Atene fu edificato l Olympieion (tempio di Zeus Olimpico), un diptero (tipologia non utilizzata in epoca classica) pi grande dello stesso Partenone. Misurava alla base 96 x 40 m (praticamente quanto un campo da calcio) ed era composto da 104 colonne corinzie alte ben 17 DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE GRECA ELLENISTICA Emanuela PulvirentiTra i templi colossali si possono annoverare anche due dipteri ionici: il Didymaion di Mileto e l Ar-temision di Efeso (quest ultimo compreso tra le sette meraviglie del mondo antico).

4 DidymaionArtemisionCORSO DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE GRECA ELLENISTICA Emanuela PulvirentiALTARE DI PERGAMOLa citt (nell attuale Turchia) conobbe una straordinaria fioritura tra III e I sec. acropoli fu costruito un colossale e scenografico altare, l Ara di Zeus, circondato da un por-tico ionico posato su un alto basamento, cui si accedeva da un ampia interno del colonnato era un fregio con le gesta di T lefo, mentre tutto lo zoccolo era circon-dato da un fregio alto 2,30 m e lungo ben 120 m con scene di DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE GRECA ELLENISTICA Emanuela PulvirentiCORSO DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE GRECA ELLENISTICA Emanuela PulvirentiDiversamente dalle analoghe scene fidiache nelle quali regna la calma di chi possiede una su-periorit morale data da leggi divine, qui la lotta figura si stacca violentemente dallo sfondo e si tende dinamicamente.

5 Lo sfondo tende addirittura a scomparire dietro l eccesso di linguaggio tende a diventare retorico, com tipico delle epoche di decadenza, in quanto vuole commuovere, impressionare e agire sui sentimenti dell individuo piuttosto che sulla sua DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE GRECA ELLENISTICA Emanuela PulvirentiNel recinto sacro di Atena Poliade a Pergamo sono state rinvenute le basi delle statue bronzee originali (2a met II sec. ) che celebravano la vittoria di Attalo I sui copie romane dei barbari sconfitti ne mostrano uno nell atto di suicidarsi pur di non cadere in mani nemiche e morente il secondo per le ferite riportate in due sconfitti, rappresentati in modo drammatico e carico di pathos, si mostrano dunque pieni di dignit e di eroica gran-dezza; una concezione diversa da quella dei greci che nei barbari vedevano solo la forza bruta, la hybris, contrapposta alla propria razionale superiorit.

6 CORSO DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE GRECA ELLENISTICA Emanuela PulvirentiDi Calcedonia, in Bitnia, lo scultore Boeto (II sec. ) noto nell antichit per il gruppo bronzeo del Bambino che lotta con un oca di cui restano copie soggetto naturalistico tipico di un epoca, come quella ELLENISTICA , che cerca spesso un maggiore intimismo e una comune quotidianit .Di scultore ignoto invece il Fauno dormiente (o Barberi-ni), un giovane satiro adagiato mollemente sulle rocce per ef-fetto dell ebbrezza.

7 Anche in questo caso quotidia-nit e postura libera mostrano la distanza dal DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE GRECA ELLENISTICA Emanuela PulvirentiAnche il Pugilatore a riposo (opera in bronzo di Apollo-nio di Atene del I sec. ), contrariamente alla tradizione classica dell atleta vincente e sereno, rappresentato in un momento meno nobile , durante una pausa dal com-battimento, con tanto di naso tumefatto, cicatrici e tagli sul volto e la bocca semiaperta per il respiro DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE GRECA ELLENISTICA Emanuela PulvirentiDi ambiente rodiota uno dei massimi capolavori ellenistici: la Nike di Samotracia (II sec.)

8 , una statua acefala colta nell atto di spiccare il volo con le ali spiegate dalla prora di una sulla gamba destra, la sinistra arretrata per dare slancio, si protende in avanti penetrando nello spazio e restan-do cos in un equilibrio panneggio aderisce alla pelle e sbatte al vento nella parte in-feriore con un fitto chiaroscuro di matrice fa bella mostra di s sullo scalone principale del DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE GRECA ELLENISTICA Emanuela PulvirentiSempre a Rodi ma di epoca pi tarda (II sec.)

9 Il celeberrimo gruppo di Laocoonte con i figli che, per l esasperata drammaticit , per l oratoria teatralit , si avvicina alla corrente di Agesandro (con l aiuto dei figli Polidoro e Atenodoro), ne fu rinvenuta una copia romana nel 1506 tra le rovine delle Terme di Tito a Roma. La scoperta entusiasm gli artisti del Rinascimen-to tanto da lasciare su di loro una traccia indelebile, soprattutto in Michelangelo (qualcuno arriv ad af-fermare che il gruppo fosse addirittura opera del Bo-narroti).La scena mostra il sa-cerdote troiano in un atteggiamento, un po retorico, di estrema sofferenza mentre viene aggredito da al-cuni serpenti marini in-sieme ai giovani figli.

10 Tutto dinamico e DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE GRECA ELLENISTICA Emanuela PulvirentiEllenistica anche un altra icona dell arte di tutti i tempi: la Venere di Milo (oggi al Louvre).Risalente al 130 mostra la dea con un ricco panneggio che la copre sino all inguine. Il chiasmo accentuato da una rotazione del busto e dall avanzamento della gamba passato era stata attribuita erroneamente a Prassitele proprio per questo sbilanciamento e per il contrasto tra il nitore delle carni e il fitto tessuto si conosce la postura originaria ma probabilmente si tratta di una Venere vincitrice con in mano il pomo della discordia.