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DIAGNOSI E CERTIFICAZIONE: DISABILITA’, …

DIAGNOSI E CERTIFICAZIONE: DISABILITA , DISTURBI evolutivi UONPIA Infanzia Adolescenza G. Salvini Responsabile UONPIA: NPI Simonetta OrianiRelatrici: D. Cerati Neuropsichiatra Infantile M. Caterina Bellomo, Psicologa clinica, esperta in psicologia scolastica IL QUADRO DELLA SITUAZIONE NELLE CLASSI L'area dello svantaggio scolastico molto pi ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una variet di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficolt derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perch appartenenti a culture diverse. Nel variegato panorama delle nostre scuole la complessit delle classi diviene sempre pi evidente. Quest'area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali (in altri paesi europei: Special Educational Needs).

Per "disturbi evolutivi specifici" intendiamo, oltre i disturbi specifici dell'apprendimento, anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria,

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1 DIAGNOSI E CERTIFICAZIONE: DISABILITA , DISTURBI evolutivi UONPIA Infanzia Adolescenza G. Salvini Responsabile UONPIA: NPI Simonetta OrianiRelatrici: D. Cerati Neuropsichiatra Infantile M. Caterina Bellomo, Psicologa clinica, esperta in psicologia scolastica IL QUADRO DELLA SITUAZIONE NELLE CLASSI L'area dello svantaggio scolastico molto pi ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una variet di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficolt derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perch appartenenti a culture diverse. Nel variegato panorama delle nostre scuole la complessit delle classi diviene sempre pi evidente. Quest'area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali (in altri paesi europei: Special Educational Needs).

2 Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella della disabilit ; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. (Direttiva MIUR del 27/12/12)20/2 D. Cerati Neuropsichiatra Infantile M. Caterina Bellomo, Psicologa clinica, esperta in psicologia scolastica Per "disturbi evolutivi specifici" intendiamo, oltre i disturbi specifici dell'apprendimento, anche i deficit del linguaggio, delle abilit non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo - per la comune origine nell'et evolutiva - anche quelli dell'attenzione e dell'iperattivit , mentre il funzionamento intellettivo limite pu essere considerato un caso di confine fra la disabilit e il disturbo D. Cerati Neuropsichiatra Infantile M. Caterina Bellomo, Psicologa clinica, esperta in psicologia scolastica Disturbo specifico dell articolazione dell eloquio (cod. ) Disturbo del linguaggio espressivo (cod. ) Disturbo della comprensione del linguaggio (cod.)

3 Afasia acquisita con epilessia (cod. ) Altri (cod. ) Non specificati (cod. )20/2 D. Cerati Neuropsichiatra Infantile M. Caterina Bellomo, Psicologa clinica, esperta in psicologia scolastica Disturbo Specifico di Automatizzazione della Lettura Dislessia Evolutiva (cod. ) Disturbo Specifico della Scrittura( compitazione) del tipo Disortografia Evolutiva Disgrafia Evolutiva (cod. ) Disturbo Specifico di Sviluppo del Calcolo (delle abilit aritmetiche) Discalculia evolutiva (cod. ) (non prima della 3 primaria) Distrubi misti delle capacit scolastiche (cod. ) Disturbi evolutivi delle abilit scolastiche non specificati(cod. ) 20/2 D. Cerati Neuropsichiatra Infantile M. Caterina Bellomo, Psicologa clinica, esperta in psicologia scolastica Disturbi da Deficit d Attenzione e Iperattivit sottotipo Combinato con Disattenzione prevalente con Iperatticvit /Impulsivit prevalenti (ADHD-C: cod. ) 20/2 D.

4 Cerati Neuropsichiatra Infantile M. Caterina Bellomo, Psicologa clinica, esperta in psicologia scolastica .. L'ADHD si pu riscontrare anche spesso associato ad un DSA o ad altre problematiche, ha una causa neurobiologica e genera difficolt di pianificazione, di apprendimento e di socializzazione con i Con notevole frequenza l'ADHD in comorbilit con uno o pi disturbi dell'et evolutiva: disturbo oppositivo provocatorio; disturbo della condotta in adolescenza; disturbi specifici dell'apprendimento; disturbi d'ansia; disturbi dell'umore, etc. Il percorso migliore per la presa in carico del bambino/ragazzo con ADHD si attua senz'altro quando presente una sinergia fra famiglia, scuola e clinica. Le informazioni fornite dagli insegnanti hanno una parte importante per il completamento della DIAGNOSI e la collaborazione della scuola un anello fondamentale nel processo riabilitativo .20/2 D. Cerati Neuropsichiatra Infantile M.

5 Caterina Bellomo, Psicologa clinica, esperta in psicologia scolastica In alcuni casi il quadro clinico particolarmente grave - anche per la COMORBILITA CON ALTRE PATOLOGIE- richiede l'assegnazione dell'insegnante di sostegno, come previsto dalla legge 104/92. Tuttavia, vi sono moltissimi ragazzi con ADHD che, in ragione della minor gravit del disturbo, non ottengono la certificazione di disabilit , ma hanno pari diritto a veder tutelato il loro successo formativo. Vi quindi la necessit di estendere a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali le misure previste dalla Legge 170 per alunni e studenti con disturbi specifici di apprendimento 20/2 D. Cerati Neuropsichiatra Infantile M. Caterina Bellomo, Psicologa clinica, esperta in psicologia scolastica ..il funzionamento intellettivo limite pu essere considerato un caso di confine fra la disabilit e il disturbo specifico . QI medio nella norma per et di 90-100 Il quoziente Intellettivo limite/borderline compreso tra 89-70 F83: Disturbo evolutivo specifico misto20/2 D.

6 Cerati Neuropsichiatra Infantile M. Caterina Bellomo, Psicologa clinica, esperta in psicologia scolastica .. presente un associazione di disturbi evolutivi specifici dell eloquio/linguaggio, delle capacit scolastiche, e/o della funzione motoria senza che nessun disturbo frequente che si associ a compromissione generale delle funzioni cognitive. (ICD 10, Classificazione multiassiale dei disturbi psichiatrici del bambino e dell adolescente)20/2 D. Cerati Neuropsichiatra Infantile M. Caterina Bellomo, Psicologa clinica, esperta in psicologia scolastica Cod. F70: Ritardo mentale lieve (QI da 50 a 69) Cod. F71: Ritardo mentale di media gravit Cod. F73: Ritardo mentale profondo Cod. F78: Ritardo mentale di altro tipo Cod. F79: Ritardo mentale non specificato Queste indicazioni nosografiche possono venir certificate ai sensi della legge 104/92, dando conseguentemente diritto alle provvidenze ed alle misure previste dalla stessa legge quadro, e tra queste, all'insegnante per il sostegno.

7 20/2 D. Cerati Neuropsichiatra Infantile M. Caterina Bellomo, Psicologa clinica, esperta in psicologia scolastica .. una condizione di interrotto o incompleto sviluppo psichico, caratterizzata da compromissione delle abilit che si manifestano durante il periodo evolutivo e che contribuiscono al livello globale di intelligenza, cio cognitive linguistiche motorie ritardo pu presentarsi con o senza altre patologie psichiche o determinazione del livello intellettivo deve essere basata su tutte le informazioni disponibili, comprendenti l evidenza clinica, adattamento sociale,e la prestazione ai test (ICD 10, Classificazione multiassiale dei disturbi psichiatrici del bambino e dell adolescente)20/2 D. Cerati Neuropsichiatra Infantile M. Caterina Bellomo, Psicologa clinica, esperta in psicologia scolastica La disabilit la condizione personale di chi, in seguito ad una o pi menomazioni, ha una ridotta capacit d'interazione con l'ambiente sociale rispetto a ci che considerata la norma, pertanto meno autonomo nello svolgere le attivit quotidiane e spesso in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale (WIKIPEDIA).

8 20/2 D. Cerati Neuropsichiatra Infantile M. Caterina Bellomo, Psicologa clinica, esperta in psicologia scolastica1. persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che causa di difficolt di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione. 2. La persona handicappata ha diritto alle prestazioni stabilite in suo favore in relazione alla natura e alla consistenza della minorazione, alla capacit complessiva individuale residua e alla efficacia delle terapie riabilitative. 3. Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l'autonomia personale, correlata all'et , in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravit . le situazioni riconosciute di gravit determinano priorit nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici.

9 4. La presente legge si applica anche agli stranieri20/2 D. Cerati Neuropsichiatra Infantile M. Caterina Bellomo, Psicologa clinica, esperta in psicologia scolastica Dalle considerazioni sopra esposte si evidenzia, in particolare, la necessit di elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni e studenti con bisogni educativi speciali, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato, individuale o anche riferito a tutti i bambini della classe con BES, ma articolato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. Le scuole - con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall'esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico - possono avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 20/2 D.

10 Cerati Neuropsichiatra Infantile M. Caterina Bellomo, Psicologa clinica, esperta in psicologia scolastica La Direttiva, a tale proposito, ricorda che ogni alunno, con continuit o per determinati periodi, pu manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta . Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi (come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche .20/2 D. Cerati Neuropsichiatra Infantile M. Caterina Bellomo, Psicologa clinica, esperta in psicologia scolastica .. possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre che adottare strumenti compensativi e dispensativi (ad esempio la dispensa dalla lettura ad alta voce e le attivit dove la lettura valutata, la scrittura veloce sotto ) con le stesse modalit sopra indicate.


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