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LE CENTRALI TERMICHE - Caleffi

PUBBLICAZIONE PERIODICA DI INFORMAZIONE TECNICO-PROFESSIONALELE CENTRALI TERMICHEP rogettazione erealizzazioneIL SEPARATORE IDRAULICOF unzioni e caratteristicheSPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALEPUBBLICIT 70% - FILIALE DI NOVARA dicembre 199917 Direttore responsabile: Marco CaleffiResponsabile di Redazione: Fabrizio GuidettiHanno collaborato aquesto numero: Mario Doninelli, Marco Doninelli, Claudio Ardizzoia, Ezio PriniIdraulicaPubblicazione registrata presso il Tribunale di Novara al n. 26/91 in data 28/9/91 Editore:Poligrafica Moderna NovaraStampa:Poligrafica Moderna NovaraVietata la riproduzione, anche parziale,di articoli, disegni e fotografie, senzapreventiva autorizzazione scritta dell editoreo degli autori degli 229 - Km. 26,528010 Fontaneto d Agogna (NO)TEL. 0322 8491 FAX 0322 863305e-mail: Le CENTRALI termiche4 Prescrizioni da rispettarePrescrizioni che riguardano la produzione del che riguardano la sicurezza, la protezione e il controllodegli Evacuazione dei fumi7 CaldaieDistanze di rispetto richieste per la messa in opera delle atti ad evitare la condensa dei Bruciatori9 PompeStrumenti per valutare il funzionamento delle Disaera

circolare e dal decreto sotto specificati. Gli aspetti funzionaliriguardano invece l’esigenza di proteggere le caldaie con dispositivi atti ad evitare la condensa dei fumi. Sono distanze che dipendono dal tipo di combustibile utilizzato: Per le caldaie a combustibile liquido con potenza termica superiore a 30.000 kcal/h

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1 PUBBLICAZIONE PERIODICA DI INFORMAZIONE TECNICO-PROFESSIONALELE CENTRALI TERMICHEP rogettazione erealizzazioneIL SEPARATORE IDRAULICOF unzioni e caratteristicheSPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALEPUBBLICIT 70% - FILIALE DI NOVARA dicembre 199917 Direttore responsabile: Marco CaleffiResponsabile di Redazione: Fabrizio GuidettiHanno collaborato aquesto numero: Mario Doninelli, Marco Doninelli, Claudio Ardizzoia, Ezio PriniIdraulicaPubblicazione registrata presso il Tribunale di Novara al n. 26/91 in data 28/9/91 Editore:Poligrafica Moderna NovaraStampa:Poligrafica Moderna NovaraVietata la riproduzione, anche parziale,di articoli, disegni e fotografie, senzapreventiva autorizzazione scritta dell editoreo degli autori degli 229 - Km. 26,528010 Fontaneto d Agogna (NO)TEL. 0322 8491 FAX 0322 863305e-mail: Le CENTRALI termiche4 Prescrizioni da rispettarePrescrizioni che riguardano la produzione del che riguardano la sicurezza, la protezione e il controllodegli Evacuazione dei fumi7 CaldaieDistanze di rispetto richieste per la messa in opera delle atti ad evitare la condensa dei Bruciatori9 PompeStrumenti per valutare il funzionamento delle Disaeratori di microbolleOperazioni richieste per il riempimento di un impianto senza disaeratoredi microbolle.

2 Operazioni richieste per il riempimento di un impianto con disaeratoredi connessi al poter disporre di acqua ben disaerata nell Strumenti di misura e di controllo12 Valvole di intercettazione12 Valvole di ritegno12 Tubi12 Collettori 14 Circuiti senza valvola di regolazione14 Circuiti con valvola di regolazioneTerminali caldi anche a valvola Separatori idrauliciInterferenze fra i circuiti negli impianti tradizionali. P: indice atto a valutare l interferenza fra i circuiti. P: limiti di accettabilit .Inconvenienti connessi a valori di P troppo di interferenze fra i circuiti negli impianti con separatore da considerare nella progettazione degli impianti con idraulici lungo le linee di Osservazioni e note conclusive26 Impianti centralizzatiI moduli d utenza da satelliti d utenza Il separatore idraulicoSommarioPUBBLICAZIONE PERIODICA DI INFORMAZIONE TECNICO-PROFESSIONALELE CENTRALI TERMICHEP rogettazione erealizzazioneIL SEPARATORE IDRAULICOF unzioni e caratteristicheSPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALEPUBBLICIT 70% - FILIALE DI NOVARA dicembre 199917 Consulta ilsito Caleffiall @In questo numero ci proponiamo di analizzare iprincipali aspetti che riguardano la progettazione ela realizzazione delle CENTRALI prima partecercheremo di richiamare le pi importanti disposizioni

3 Normative in che possono essere suddivise in duetipi:quelle obbligatorie,stabilite da leggi, decreti e circolari ministeriali;quelle facoltative,emanate da enti quali l UNI e il seconda(con l aiuto di schemi e disegniriassuntivi) daremo indicazioni sulla realizzazionedel locale caldaia e dei condotti per terzaprenderemo in esame le prestazioni, lamessa in opera e le possibili anomalie difunzionamento dei principali componenti quarta parte,infine, parleremo delseparatore idraulico: un prodotto destinato adassumere un ruolo sempre pi importante nelmodo di concepire e realizzare i circuiti idraulici ingenerale, e le CENTRALI TERMICHE in - 240 V 50 Hz02500000102501200120012001200120LE CENTRALI TERMICHEIngg. Marco e Mario Doninelli dello studio con componenti previstidal e dalle relativespecifiche della raccolta R 3 Possono essere suddivise in prescrizioni cheriguardano la produzione del caloree inprescrizioni che riguardano la sicurezza, laprotezione e il controllo degli riassunte negli schemi di seguitoriportati, esse stabiliscono: costruire il locale caldaia; dimensionare e realizzare i condotti perfumi; sono le distanze da rispettare nella posain opera delle caldaie; installare i serbatoi per il combustibile.

4 Alimentare i prescrizioni contenute nell ambito delleseguenti leggi e norme:LEGGE 615 contro l inquinamento per l esecuzione della Legge 615 contro l inquinamento 73 di sicurezza per impianti termici ad olio combustibile e 8042 di gas prescrizioni di 9615 delle dimensioni interne dei tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi (ved. Idraulica, n. 11).In merito valgono le disposizioni dell ISPESL, ecio il le relative specifiche dellaRaccolta R: disposizioni per le quali si rinvia allavasta documentazione Caleffi , costituita da:schede tecniche, note informative di prodotto CHE RIGUARDANO LA SICUREZZA, LA PROTEZIONE E IL CONTROLLO DEGLI IMPIANTIPRESCRIZIONI CHE RIGUARDANO LA PRODUZIONE DEL CALOREPRESCRIZIONI DARISPETTAREAAABEHGA = 0,60 mB = 1,30 mE = 1,00 mG = 0,20 mH = 2,50 mSuperfici di aerazione minime richiesteDistanze minime richiesteAdempimenti richiesti per il locale caldaia con combustibili liquidiS = 1/30 della superficie in pianta del locale fino a kcal/hS = 1/20 della superficie in pianta del locale oltre kcal/hCon un minimo di.

5 S = 0,50 mq fino a kcal/hS = 0,75 mq da a kcal/hS = 1,00 mq oltre kcal/h4 Adempimenti richiesti per il locale caldaia con combustibili gassosiCaratteristiche generaliUbicazione(1) fuori terra per metano e GPL, (2) seminterrato e interrato (max. -10 m) solo per metanoAltezza localeH = 2,00 m fino a 116 kWH = 2,30 m fino a 350 kWH = 2,60 m fino a 580 kWH = 2,90 m oltre 580 kWParete esterna: lunghezza minima verso l esterno 15 % del perimetro del locale. Nei locali interrati:intercapedine ad uso esclusivo, di sezione orizzontale netta non inferiore a quella richiesta per l aerazione e lunga non meno di 60 REI 60 Porte locale disimpegno REI 30munite di autochiusura- altezza minima 2,00 m- larghezza minima 0,60 mAerazione disimpegno:minimo 100 cmqStrutture disimpegno REI 30 Aerazione disimpegno:minimo 500 cmqSuperficie minima deldisimpegno = 2,00 mqStrutture disimpegno REI 60 Porte locale disimpegno REI 60munite di autochiusura- altezza minima 2,00 m- larghezza minima 0,60 mStrutture di REI 60 Strutture REI 120 Strutture di REI 120 Caratteristiche costruttive del locale caldaia per Q < 116 kWAperture di aerazione:a filo soffitto (possibile griglia di protezione)dimensioni.

6 - locale fuori terra S Q x 10 (Smin = cmq)- locale seminterrato o interrato ( -5 m)S Q x 15 (Smin = cmq)- locale interrato (fino a - 10 m)S Q x 20 (Smin = cmq)Caratteristiche costruttive del locale caldaia per Q 116 kWAperture di aerazione:a filo soffitto (possibile griglia di protezione)dimensioni:- locale fuori terra S Q x 10 (Smin = cmq)- locale seminterrato o interrato ( -5 m)S Q x 15 (Smin = cmq)- locale interrato (fino a - 10 m)S Q x 20 (Smin = cmq)disimpegnoCentraleTermicadisimpegnoC entraleTermica5Le canne fumarie e i canali da fumo(cio i canaliche collegano fra loro le caldaie e le canne fumarie)devono essere realizzati secondo quanto richiestodalla legge 615/66, le cui prescrizioni principalisono richiamate nel disegno sotto le canne fumarie devono esseredimensionate e realizzate in base alla normeUNI/CTI 9615/90e UNI/CIG 7129/92: norme cheimpongono la realizzazione di canne fumarie:impermeabili ai gas e termicamente isolate;con andamento verticale;con sviluppo senza strozzature;con camera per la raccolta dei materiali solidi.

7 Con comignolo a norma UNI DEI FUMIM isuratori indici combustioneForo prelievo fumiPortina ispezioneTermometro temperatura fumiPortina ispezionea doppia pareteFori prelievo campioni fumiFori prelievo campioni fumiper Q kcal/h6 Per la loro messa in opera e per il loro correttofunzionamento vanno considerati sia aspettinormativiche aspetti normativiriguardano le distanze dirispetto(fra caldaia e pareti) imposte dallacircolare e dal decreto sotto aspetti funzionaliriguardano invecel esigenza di proteggere le caldaie condispositivi atti ad evitare la condensa dei distanze che dipendono dal tipo dicombustibile utilizzato:Per le caldaie a combustibile liquido con potenza termica superiore a kcal/h (35 kW) valgono le prescrizioni della circolare73/71, graficamente riassunte nel capitoloriservato alle REGOLE E NORME TECNICHE.

8 Per le caldaie a gas con potenza termica superiore a 35 kW( kcal/h), valgonoinvece le prescrizioni del , in baseal quale le distanze tra la caldaia e le pareti del locale devono:permettere una buona accessibilit agli organi di regolazione, sicurezza e controllo del locale;consentire facili interventi di manutenzione per la quale bisogna lasciareappositi spazi liberi sia sul lato acqua dellacaldaia, sia sul lato spazi liberi sul lato acqua, cio incorrispondenza degli attacchi di andata e ritorno,servono per rimuovere fanghiglie e depositi chedipendono dal livello di ossidazione dell impianto edalla durezza dell acqua spazi liberi sul lato fumiservono invece per lapulizia della fuliggine, che aumenta notevolmentequando la combustione non regolare, oppurequando si usano combustibili la condensa dei fumi all interno dellecaldaie serve: 1.

9 A non compromettere il rendimento dellacombustione;2. ad impedire un rapido degrado delle caldaiestesse: degrado dovuto al fatto che lacondensa dei fumi molto acida e pu facilmente aggredire il corpo caldaia, fino arenderlo uniche caldaie immuni da tali pericoli sonoquelle a condensazione, che sono costruiteappositamente per far fronte a questo fenomeno,anzi (con impianti a bassa temperatura) caldaie normali vanno invece protette condispositivi in grado di evitare che l acqua ritorniin caldaia sotto i 55 60 C, perch con valori aldi sotto di queste temperature che i fumicondensano in tal fine, due sono i dispositivi normalmenteutilizzati: quelli con pompa anticondensa e quellicon valvola di regolazione e sonda di aumentare la temperatura del ritornoimmettendo in esso acqua direttamenteprelevata dall sua portata, in genere, si pu calcolare (in l/h)moltiplicando la potenza utile della caldaia(espressa in kcal/h) per un fattore pari a 0,03: cio considerando 30 l/h ogni la prevalenza bene adottare valori bassi (1 2 m ) in quanto la pompa in pratica devevincere solo le resistenze del corpo tratta di una regolazione modulante normale consonda limite sul ritorno.

10 Sulla sonda si imposta latemperatura minima voluta (ad esempio 60 C) e laregolazione agisce facendo rispettare tale limite. un dispositivo anticondensa utilizzato soprattuttonegli impianti i cui terminali lavorano atemperature mediamente elevate(ad esempio gliaerotermi, i ventilconvettori o le batterie alettate)per evitare ritorni troppo freddi nelle fasi di messaa di regolazionecon sonda di precedenzaPompa anticondensaDISPOSITIVI ATTI AD EVITARELA CONDENSA DEI FUMIDISTANZE DI RISPETTO RICHIESTE PER LA MESSA IN OPERA DELLE CALDAIECALDAIE7 Vanno posti in opera rispettando le relativeprescrizioni particolare per i bruciatori di combustibileliquidovanno rispettate le prescrizioni dellaCircolare 73 : Norme di sicurezza perimpianti termici ad olio combustibile e i bruciatori di gasinvece vanno rispettate leprescrizioni della norma UNI 8042.


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