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LE IMMAGINI NELLA DIDATTICA PER ALUNNI CON …

A. Vigo:"Le IMMAGINI NELLA DIDATTICA peralunnicondisabilit ".1 Angelo VigoLEIMMAGINI NELLA DIDATTICAPERALUNNICONDISABILITA Leimmagini coinvolgono quasi ogni aspetto della nostra vita e ne fanno parte in varimodi. Nelle IMMAGINI a volte ci perdiamo, e questo accade anche quando non vorremmo. Lafaccenda piuttosto evidente se si prendono in considerazione le IMMAGINI immagine come S/PUNTO"..PUNCTUM puntura, piccolo buco, macchiolina, piccolo taglioe anche impresaaleatoria. Il punctum in una fotografia quella fatalit che in essa mi punge (ma anche miferisce, mi ghermisce).. Molto spesso il punctum un "particolare", vale a dire un Per quanto folgorante sia, il punctum ha, pi o meno virtualmente, una forza di forza spesso metonimica.

A. Vigo: "Le immagini nella didattica per alunni con disabilità". 2 Quando i bambini vengono invitati a descrivere ciò che vedono in un'immagine, è

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1 A. Vigo:"Le IMMAGINI NELLA DIDATTICA peralunnicondisabilit ".1 Angelo VigoLEIMMAGINI NELLA DIDATTICAPERALUNNICONDISABILITA Leimmagini coinvolgono quasi ogni aspetto della nostra vita e ne fanno parte in varimodi. Nelle IMMAGINI a volte ci perdiamo, e questo accade anche quando non vorremmo. Lafaccenda piuttosto evidente se si prendono in considerazione le IMMAGINI immagine come S/PUNTO"..PUNCTUM puntura, piccolo buco, macchiolina, piccolo taglioe anche impresaaleatoria. Il punctum in una fotografia quella fatalit che in essa mi punge (ma anche miferisce, mi ghermisce).. Molto spesso il punctum un "particolare", vale a dire un Per quanto folgorante sia, il punctum ha, pi o meno virtualmente, una forza di forza spesso metonimica.

2 Un dettaglio viene a sconvolgere tutta la mia lettura; unmutamento vivo del mio interesse, una folgorazione. A causa dell'impronta di qualcosa la fotonon pi una foto qualunque. Questo qualcosa ha fatto tilt, mi ha trasmesso una L'effetto sicuro, ma inindividuabile: esso non trova il suo segno, il suo nome; netto e tuttavia plana in una zona indefinita di me stesso; acuto e soffocato, grida in contraddizione: esso un lampo che fluttua. Nientedi strano quindi che talora l'effettosi manifesti solo in un secondo tempo, quando essendo ormai la foto lontana dai miei occhi,penso nuovamente ad essa. Ultima osservazione sul punctum: che esso sia o non sia delimitato, un supplemento: quello che io aggiungo alla foto e che tuttavia gi NELLA foto.

3 "(Roland Barthes, La camera chiara, Einaudi)L'adulto, solitamente, considera l immagine fotografica come ripetizione/ricostruzionedella realt e in base a questo parametro, la osserva, la valuta, laconsuma. Eppure, propriomentreri/presentauna realt gi vista e conosciuta, o mentre aiuta a scoprire un aspettoimpensato del mondo, o mostra ci che non consentito vedere per esperienza "diretta", lafotografia suggerisce, per analogia, altri pensieri e altre IMMAGINI . L attenta osservazione di unafotografia pu essere un ottimo esercizio per stimolare e soddisfare la curiosit , la voglia dicapire, la ricerca di un significato. Lo stesso discorso pu essere ripetuto anche per le opered osserva un quadro generalmente si limita a cercare di riconoscere ci che raffigurato, ma quando un dipinto riesce ad attrarre e a pungere l attenzione l osservatore inevitabilmente portato ad associare all immagine del quadro IMMAGINI del proprio mondointeriore e a servirsene come stimolo per emozionarsi.

4 Un certo insieme di segni (forme, )pu infatti generare tristezza o allegria, curiosit o repulsione, ricordi di episodi Vigo:"Le IMMAGINI NELLA DIDATTICA peralunnicondisabilit ".2 Quando i bambini vengono invitati a descrivere ci che vedono in un'immagine, importante che l'adulto solleciti la loro attenzione verso ci che raffigurato:oggetti, animali,persone, forme, colori, dimensioni, ambienti, sfondi, azioni, operazione, per ,richiede che a ogni bambino sia garantita la possibilit , con i propri tempi, di ritrovarenell'immagine tutto ci in grado di provocare, sollecitare o pungere l attenzione. In altreparole, si tratta di consentire al bambino di trovare autonomamente gli spunti per le prime battutedi una conversazione.

5 Solo quando questa opportunit viene garantita, ci che raffiguratonell immagine si caratterizza come "vicenda aperta", rielaborabile grazie alla sensibilit e alvissuto personale di IMMAGINE COME osservare l'immagine in silenzio, per almeno mezzo gli ALUNNI a esplicitare:- ci si vede, ci che che l'immagine ricordauna situazione vissuta eun' emozioneun sentimentouna storia ascoltatauna 'ipotesi di lavoro che assume le IMMAGINI come spunto per un breve testo, unanarrazione o una conversazione, comporta la scelta di IMMAGINI capaci di suscitare ricordi,riflessioni, pensieri riferiti a esperienze pertanto necessario seguire alcune attenzioni NELLA scelta delle IMMAGINI :- devono essere IMMAGINI che rimandano ad una realt identificabile;A.

6 Vigo:"Le IMMAGINI NELLA DIDATTICA peralunnicondisabilit ".3- devono essere IMMAGINI che consentono all'osservatore un "completamento" personale dellascena;- non devono essere IMMAGINI che gi "contengono" una storia, ma scenari ( palcoscenici ) dovetrovarepossibili sviluppi distorie (per tipo di ambiente, azioni descritte o suggerite, tipologia dipersonaggi).Con questo genere di attivit , possiamo far uscire le IMMAGINI dallo stretto recinto di unafunzione puramente decorativae potremmo pensare a IMMAGINI come strumento di crescita . IMMAGINI per crescere : semplicemente la sottolineatura della possibilit di utilizzarenella scuola IMMAGINI pi originali e pi formative , diverse da quelle abitualmente usate perdivertire, affascinare, "ubriacare la mente" o, come spesso capita, semplicemente per riempirespazi e scuola, almeno sulla carta dei suoi programmi e dei suoi tanti piani di offerta formativa,sembra dedicare molta attenzione al mondo delle IMMAGINI .

7 NELLA scuola dell'infanzia si parla diinterventi educativi riferiti al mondo dell'immagine, NELLA scuola primaria esiste un ambito benpreciso denominato "Arte e educazione all'immagine e NELLA scuola media previstal'Educazione artistica. Eppure tutto questo lavorosueconle IMMAGINI raramente consente diutilizzare le IMMAGINI per crescere, cio di utilizzare le IMMAGINI per meglio "VEDERE ECOSTRUIRE IL MONDO".Qualcuno potr osservare che tutti gli interventi di educazione all immagine hanno gi unapropria e precisa strutturazione. Per esempio, esistono almeno tre ambiti nei quali si sviluppanole attivit : quello dellafruizione, quello della "critica"o analisidelle opere, e quello ricordava Farn in un convegno organizzato a Brescia dall'AVISCO, lafruizione(parola forse non molto bella ma per ora senza alternative) un concetto differente daCONSUMO.

8 NELLA scuola lafruizione di immaginidovrebbe offrire la possibilit di vederemateriali che magari non sono altrimenti visibili, capaci di provocare reazioni e riflessioni, maanche visione di materiali proposti comequalcosa che vale,cio con uno dellacriticasi sempre caratterizzato come il momento pi legato al processo dialfabetizzazione linguistica. E , forse proprio per questo, il tipo di intervento pi diffuso eritenuto pi facilemnet gestibile, in quanto pu essere realizzato con strumenti tradizionali qualiil libro il di testo e le momento della produzione, invece, semprestato, nonostante una certa tendenza aproporre procedure tecniche e soluzioni un po stereotipate, il momento pi ricco di attivit.

9 A. Vigo:"Le IMMAGINI NELLA DIDATTICA peralunnicondisabilit ".4 NELLA scuola media e purtroppo anche scuola elementare, altissimo il rischio di ridurrel'educazione all'immagine ad una disciplina a s , svincolata dal raccordo con gli altri ambitidisciplinari e "chiusa" in spazi rigidi e troppo definiti. Anche l impiego della comunicazioneaudiovisiva, quando presente, spesso non offre IMMAGINI per crescere ma, ancora, immaginida"consumare", o meglio da "ri-consumare" visto che facilmente ricorre a materiali gi trasmessidalle reti televisive. Il lavoro scolastico con le IMMAGINI quindi un settore che richiede ancoradi essere definito e probabilmente, per la continua e rapida evoluzione delle strumentazioni checonsentono di riprodurre ed elaborare IMMAGINI , un settore che richieder potrebbe allora essere ridefinito l'intervento di educazione all'immagine?

10 Per prima cosa, necessario fare in modo che l impiego massiccio delle IMMAGINI nonabbia come unico riferimento l'educazione artistica o l'educazione all'immagine. Per esempio, cisono IMMAGINI che hanno un valore puramente descrittivo: i vari elementi che si presentano agliocchi dell'alunno/spettatore sono tutti chiaramente identificabili e posti in rapporto fra di lorosecondo relazioni molto evidenti. Il messaggio risulta cos molto chiaro e completo, tanto darisultare indiscutibile. Che senso ha proporre IMMAGINI di questo genere se si deciso dilavorare per ipotesi, per congetture e per progressive verifiche delle ipotesi formulate?


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