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Le operazioni doganali, le destinazioni doganali e le ...

Capitolo 5Le operazioni doganali , ledestinazioni doganali e burocratica e fiscaleLa Comunit europea stata fondata nel 1957 da sei Paesi: Belgio, Francia, Germania,Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi, a cui si sono aggiunti nel 1973: Danimarca, Irlandae Regno Unito. Con l entrata della Grecia nel 1981 e di Portogallo e Spagna nel 1986, iPaesi sono diventati il Trattato di Maastricht la Comunit diviene Unione Europea e nel 1995 Austria,Finlandia e Svezia la conducono all attuale compagine di quindici 2002 il Consiglio di Copenaghen ha deciso di allargare l Unione a 10 nuovi Paesi:Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca,Repubblica Slovacca, Slovenia e , a decorrere dal1 maggio 2004, sono 25 gli Stati membri dell ampliamento del mercato interno permette che persone, beni e servizi circolinoliberamente e, quindi, senza pi controlli alle frontiere principio generale che oggi ispira la legislazione italiana la libert delle relazionieconomiche e finanziarie con l estero, che per mitigato dal permanere di )Il primo vincolo costituito dall obbligo, a carico degli operatori con l estero, dicompilare moduli dicomunicazione valutaria statistica (CVS).

e-mail: L’Agenzia delle Dogane con determinazione del 3 agosto 2004, in Gazzetta Ufficiale del 26 agosto 2004, n. 200, ha provveduto a modificare le modalità attuative del

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1 Capitolo 5Le operazioni doganali , ledestinazioni doganali e burocratica e fiscaleLa Comunit europea stata fondata nel 1957 da sei Paesi: Belgio, Francia, Germania,Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi, a cui si sono aggiunti nel 1973: Danimarca, Irlandae Regno Unito. Con l entrata della Grecia nel 1981 e di Portogallo e Spagna nel 1986, iPaesi sono diventati il Trattato di Maastricht la Comunit diviene Unione Europea e nel 1995 Austria,Finlandia e Svezia la conducono all attuale compagine di quindici 2002 il Consiglio di Copenaghen ha deciso di allargare l Unione a 10 nuovi Paesi:Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca,Repubblica Slovacca, Slovenia e , a decorrere dal1 maggio 2004, sono 25 gli Stati membri dell ampliamento del mercato interno permette che persone, beni e servizi circolinoliberamente e, quindi, senza pi controlli alle frontiere principio generale che oggi ispira la legislazione italiana la libert delle relazionieconomiche e finanziarie con l estero, che per mitigato dal permanere di )Il primo vincolo costituito dall obbligo, a carico degli operatori con l estero, dicompilare moduli dicomunicazione valutaria statistica (CVS).

2 Talecomunicazione ha valore esclusivamente )Un secondo vincolo costituito dalleautorizzazioniche possono essere:lautorizzazioni particolari, con le quali il ministero delle Finanze permettel effettuazione di specifiche operazioni per le quali stata presentata domanda( operazioni a licenza). Riguardano merci che possono essere scambiate solo inseguito a rilascio di una specifica autorizzazione discrezionale (licenza). Si tratta dimerci per le quali stato stabilito con decreto un contingente che il Ministero,attraverso la concessione delle licenze, pu controllare che non venga in alcunmodo superato. Vengono rilasciate autorizzazioni discrezionali di importazione odi esportazione sino all esaurimento del contingente stabilito, senza superarlo;113lautorizzazioni generali, che riguardano merci per le quali compete alle dogane dieseguire il controllo e di permettere il passaggio attraverso il confine ( operazioni adogana).

3 Queste operazioni rappresentano una forma di liberalizzazione perch consentono una sollecita esecuzione degli scambi con l estero. Il regime a dogana oggi il pi diffuso e riguarda le merci per le quali lo Stato non ha stabilito alcunalimitazione quantitativa all esportazione e all importazione;loperazioni a dogana controllata, con le quali lo Stato fissa un contingente diesportazione o di importazione, ma stabilisce che non occorre chiedere la licenzadal momento che alcune dogane sono delegate ad autorizzare il passaggio dideterminati quantitativi di merce. Si abbinano i vantaggi dei due sistemi sopradescritti e cio l accurato controllo delle operazioni a licenza con la snellezzaamministrativa di quella a dogana . Con esso lo Stato fissa con decreto uncontingente di esportazione o di importazione, ma precisa che non occorrechiedere la licenza dal momento che alcune dogane sono delegate ad autorizzare ilpassaggio di determinati quantitativi di merci.

4 Ad ogni dogana elencata vieneassegnato un determinato quantitativo;3)Un altro ostacolo che pu essere posto agli scambi con l estero riguarda laquantit delle merci esportabili o importabili. questo il sistema deicontingenti, cio delle limitazioni quantitative imposte dallo Stato per diversiscopi quali proteggere la produzione nazionale dalla concorrenza estera operseguire l equilibrio della bilancia dei Codice doganale comunitario (CDC Reg. 2913/92/CEE) e le relativedisposizioni di applicazione (DAC Reg. 2454/93/CEE) prevedono la possibilit dirilasciare autorizzazioni uniche, valide in pi Stati membri, per tutti i regimi doganalieconomici (deposito doganale, perfezionamento attivo e passivo, trasformazionesotto controllo doganale e ammissione temporanea).Un autorizzazione si definisce unica quando la stessa, in base ai criteri stabiliti dall DAC, sono competenti diverse Amministrazioni doganali ; essa viene rilasciataper il vincolo e/o l appuramento del regime doganale o per consentire operazioni diimmagazzinamento, perfezionamento o utilizzazioni successive che si svolgono indiversi Stati membri; tale tipo di autorizzazione consente agli operatori economici dipresentare, in luogo di diverse istanze, una sola domanda di artt.

5 500 e 501 DAC stabiliscono le modalit di consultazione/notificazione tra lediverse amministrazioni doganali interessate, che hanno 30 giorni dal momento dellaricezione dei relativi progetti di autorizzazione per comunicare eventuali osservazionie/o obiezioni all Amministrazione cui stata presentata l istanza, con formazione di silenzio assenso in caso di mancata compente italiana per la presentazione di domanda di autorizzazione unicaArea gestione Tributi e Rapporti con gli UtentiUfficio Regimi doganali e FiscaliVia M. Carucci 7100143 RomaTel.: 0650245075 Fax: 065001037114 Capitolo 5 Le operazioni doganali , le destinazioni doganali e le autorizzazionie-mail:L Agenzia delle Dogane con determinazione del 3 agosto 2004, in Gazzetta Ufficialedel 26 agosto 2004, n. 200, ha provveduto a modificare le modalit attuative deldecreto 7 dicembre 2000, relativamente al rilascio e al mantenimento delleautorizzazioni delle procedure semplificate, di cui all art.

6 76 de regolamento CEE , che ha istituito il codice doganale merceologicheLa Pubblica amministrazione, allo scopo di far conoscere il regime al quale sonosottoposte le diverse merci, compila apposite tabelle, cio delle liste di merci chepossono essere facilmente consultate da tutti gli tabelle merceologiche sono dette tabelle positive quando elencano le merci la cuiesportazione o importazione viene concessa direttamente dalle dogane e sono dettetabelle negative quando elencano le merci per le quali l esportazione o l importazionerichiedono l autorizzazione o l osservanza di altre formalit .La tabella export composta di 3 allegati: allegato 1: elenco delle merci la cui esportazione verso qualsiasi destinazione sottoposta ad autorizzazione ministeriale (materiali d armamento e strategici,apparecchiature ) allegato 2: elenco delle merci la cui esportazione sottoposta ad autorizzazionesolo in base al paese estero di destinazione; allegato 3: elenco delle merci la cui esportazione richiede l osservanza di specificheformalit.

7 La tabella delle merci la cui importazione richiede la licenza ministeriale soggetta afrequenti le tabelle previste sono: tabella export, che comprende poche voci, in quanto la maggior parte delle merci oggi esportabile liberamente; tabella import, soggetta a frequenti modificazioni, nella quale i Paesi di origine dellemerci sono divisi in 3 zone:lzona A: Paesi occidentali sottozona A1: i 25 paesi dell Ue e i dipartimenti d oltremare (Guadalupa,Guyana, Martinica, Reunion, Saint Pierre e Miquelon) sottozona A2: tutti gli Stato associati all Ue o che hanno concluso con essaaccordi preferenzialiei4paesidella Zona di libero scambio (Islanda,Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) sottozona A3: i paesi dell area del dollaro (compresi gli Stati Uniti) e quellinon allineati politicamente (in questa zona si trovano anche i paesisudamericani e quelli arabi forti esportatori di Petrolio)lzona B: Paesi dell Est europeo, Cina, Mongolia e Vietnamlzona C: Giappone.

8 La politica commerciale italiana caratterizzata da una forte liberalizzazionedelle importazioni dai Paesi della zona A, da una buona liberalizzazione delleimportazioni dai Paesi della zonaBedafortirestrizioni alle importazioni dalGiappone, unico Paese che fa parte della zona Prassi burocratica e all importazioneNel campo delle importazioni, la maggioranza delle merci importabile a dogana ,nel senso che non sono previste autorizzazioni o formalit autorizzazione all importazione l atto amministrativo con il quale si rimuove ildivieto economico sancito dalla legge per tutti i prodotti che non hanno beneficiato dimisure di liberazione. La sorveglianza preventiva ha il carattere di un atto dovuto, percui difficile configurare il caso di un rifiuto, se non per mancato o irregolareadempimento da parte dell operatore delle formalit previste. Scopo dellasorveglianza preventiva quello di seguire l andamento a breve termine delleimportazioni delle merci sensibili in modo che l amministrazione possa interveniretempestivamente, qualora si concretizzi una minaccia di perturbamento sul e provenienza delle merciSi possono avere le seguenti casistiche: le merci sono originarie di un dato Paese, ma l acquisto viene compiuto in un Paesediverso le merci provengono da un dato Paese, ma sono state prodotte in un Paese diverso le merci sono originarie del Paese da cui provengonoLa provenienza delle merci comunque facilmente individuabile dai documenti origine delle merci pu essere individuata da uno dei seguenti certificati: certificato di origine: viene emesso nel Paese in cui la merce stata prodotta da entiappositamente abilitati.

9 In Italia provvedono le CCIAA della provincia in cui lamerce stata fabbricata o ha subito l ultima fase di lavorazione; certificato di circolazione: viene rilasciato dalle dogane su richiesta dell esportatore alfine di ottenere un trattamento preferenziale sulle merci originarie di un Paesecomunitario e destinate a un Paese extracomunitario col quale esistono di origineIl certificato di origine uno speciale documento rilasciato dalla camera dicommercio, su modulo comunitario, che accompagna la merce e che certificaufficialmente il paese di origine dei prodotti. Esso attesta la localit nella qualedeterminate merci sono state coltivate, estratte dal suolo, fabbricate dall industria merce nella cui produzione siano intervenuti due o pi paesi originaria delpaese nel quale avvenuta l ultima trasformazione che risponda congiuntamente aquattro condizioni:1)sostanziale, nel senso che i prodotti impiegati perdono la loro identit merceologica dando vita ad un nuovo prodotto; la trasformazione deve esseretale da far mutare alla merce la forma, o la destinazione o la possibilit diutilizzazione;116 Capitolo 5 Le operazioni doganali , le destinazioni doganali e le autorizzazioni2)economicamente giustificata, ossia una lavorazione che abbia come risultato unprodotto finito, il cui valore sia superiore a quello complessivo dei componentiutilizzati, per effetto del plusvalore ad essi conferito dalla lavorazione.

10 3)effettuata da un impresa all uopo attrezzata;4)che ottenga un prodotto nuovo o che rappresenti una fase importante certificato di origine viene rilasciato dalla Camera di commercio nella cuicircoscrizione opera la sede legale o unit locale. L operatore pu richiedere ad altraCamera il documento, a condizione che tale Camera sia all uopo autorizzata ottenere il rilascio del certificato di origine, l imprenditore deve dimostrarel origine della merce. Se l esportatore risulta essere anche produttore, la verificaavviene d ufficio riscontrando gli atti depositati presso l Ente caso si tratti di un commerciante, l operatore deve presentare, a corredo delladomanda, la fattura di acquisto, oppure la bolletta di consegna o altro richiesta del certificato pu essere effettuata anche da una casa di spedizione, chedeve essere in possesso di una delega, rilasciata su carta intestata della dittaesportatrice, da depositarsi presso la Camera di commercio formulario comprende: un modulo per la richiesta del certificato; un originale del documento.


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