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Ministero della Salute

Ministero della Salute DIPARTIMENTO della QUALIT DIREZIONE GENERALE della PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA UFFICIO III SICUREZZA DEI PAZIENTI E gestione DEL rischio CLINICO Manuale per la formazione dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Famiglia Marzo 2010 2 3 Presentazione I Medici di Medicina Generale ed i Pediatri di Famiglia costituiscono il primo contatto della persona, della famiglia e della comunit con il sistema sanitario e rappresentano pertanto un riferimento importante per le scelte relative ai servizi sanitari, per l educazione a stili di vita salutari e per l adozione di comportamenti appropriati in situazioni di malattia e riabilitazione. Infatti i mutamenti demografici e sociali pongono il tema dell integrazione e della continuit assistenziale al centro delle politiche sanitarie.

5 INDICE Introduzione.....7 CAPITOLO I. La gestione del rischio clinico: un quadro di riferimento.....9

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  Gestione, Rischio, Gestione del rischio

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1 Ministero della Salute DIPARTIMENTO della QUALIT DIREZIONE GENERALE della PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA UFFICIO III SICUREZZA DEI PAZIENTI E gestione DEL rischio CLINICO Manuale per la formazione dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Famiglia Marzo 2010 2 3 Presentazione I Medici di Medicina Generale ed i Pediatri di Famiglia costituiscono il primo contatto della persona, della famiglia e della comunit con il sistema sanitario e rappresentano pertanto un riferimento importante per le scelte relative ai servizi sanitari, per l educazione a stili di vita salutari e per l adozione di comportamenti appropriati in situazioni di malattia e riabilitazione. Infatti i mutamenti demografici e sociali pongono il tema dell integrazione e della continuit assistenziale al centro delle politiche sanitarie.

2 L integrazione interdisciplinare, interprofessionale e intersettoriale, rappresenta un valore ampiamente condiviso che va realizzato con uno sforzo congiunto di tutti gli attori del sistema. La continuit assistenziale, diventa dunque un elemento imprescindibile dell assistenza sanitaria e si pone come fattore di equilibrio tra l assistenza ospedaliera e quella territoriale: quanto pi l'assistenza sanitaria si avvicina a comprendere ed intervenire sul reale problema del paziente, tanto pi il suo uso sar appropriato efficace, efficiente e sicuro. In tale prospettiva necessario promuovere in ogni ambito il miglioramento della qualit e la Sicurezza delle cure al fine di ridurre il rischio di incorrere in danni conseguenti al trattamento e ottimizzare le risorse disponibili.

3 Diventa quindi fondamentale valorizzare le competenze di tutti i professionisti e sensibilizzarli alla problematica della Sicurezza dei pazienti sul territorio per la condivisione e attuazione di strategie di prevenzione. Il presente Manuale costituisce uno strumento metodologico di base per la scelta delle attivit e delle misure da adottare nel contesto delle attivit per la Sicurezza delle cure, negli ambulatori dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Famiglia e per la realizzazione di programmi di formazione continua in tale ambito. L auspicio che esso venga utilizzato nella pratica e nella formazione e che costituisca anche uno stimolo per approfondimenti, confronti e ricerca. Il Capo del Dipartimento 4 5 INDICE Introduzione.

4 7 CAPITOLO I. La gestione del rischio clinico: un quadro di riferimento .. 9 CAPITOLO II. Fattori causali o 19 Fattori umani .. 19 19 20 Registrazione dei dati .. 24 Trasmissione dei dati .. 25 Segnalazione di Reazioni Avverse da Farmaci (ADR) .. 26 Organizzazione, integrazione e formazione del Team .. 28 Problemi legati all utenza .. 33 Fattori esterni .. 33 Caratteristiche del sistema .. 34 Caratteristiche strutturali e tecnologiche .. 34 Influenza dei mass media .. 35 Conclusioni .. 36 CAPITOLO III. Metodi e strumenti per l identificazione, l analisi e la gestione del 37 Metodi per l identificazione del 37 CAPITOLO IV. Prevenzione e buone pratiche per il medico di medicina 43 Prevenzione dell errore nell attivit professionale dei Medici di Medicina 43 Segnalazione di eventi.

5 47 La Sicurezza nell uso dei farmaci LASA e il Progetto del Ministero della 49 Organizzazione del lavoro .. 51 Strutture e risorse .. 53 CAPITOLO V. Prevenzione e buone pratiche per il pediatra di famiglia .. 57 Prevenzione e buone pratiche .. 57 Prevenzione dell errore nell attivit professionale dei Pediatri di Famiglia .. 58 6 La competenza .. 58 La registrazione dei dati .. 59 La comunicazione .. 59 Segnalazione di eventi .. 60 Organizzazione del lavoro .. 60 La comunicazione per il coinvolgimento .. 63 CAPITOLO VI. La Prevenzione del Suicidio e il ruolo dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di 67 Il rischio di suicidio tra i giovani .. 69 Fattori di rischio .. 70 Valutazione del rischio .. 70 La prevenzione .. 70 CAPITOLO VII. Obblighi e prescrizioni nell erogazione delle cure: elementi di responsabilit professionale dei sanitari.

6 71 CAPITOLO VIII. Formazione e Ricerca .. 73 Formazione .. 73 Ricerca sulla promozione della Sicurezza .. 74 CAPITOLO IX. Conclusioni .. 75 Bibliografia .. 77 Allegato 1 Scheda A e B .. 79 Allegato 2 - Imparare dall esperienza: Eventi avversi in medicina generale e pediatria di famiglia .. 100 Allegato 3 - Raccomandazioni .. 115 Allegato 4 - Indagine conoscitiva delle attivit per la promozione della Sicurezza/ gestione rischio clinico.. 123 Ringraziamenti .. 126 7 Introduzione La medicina di famiglia costituisce la componente del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) pi vicina ai cittadini e che determina l accesso agli altri servizi. In considerazione del loro ruolo strategico nell assistenza sanitaria, i Medici di Medicina Generale (MMG) e i Pediatri di Famiglia (PdF) assolvono ad una funzione fondamentale nel promuovere la Sicurezza del paziente, adottando appropriate metodologie e strumenti nella propria pratica professionale, ma anche favorendo una adeguata informazione all utenza per una partecipazione consapevole e per la fruizione delle prestazioni negli altri ambiti quali la prevenzione, la cura e la riabilitazione.

7 Il presente Manuale fornisce indicazioni provenienti dalle esperienze e dalla letteratura nazionale ed internazionale per identificare le competenze della medicina e della pediatria di famiglia rispetto alla promozione della Sicurezza ed alla gestione del rischio clinico ed alcuni strumenti per poter introdurre efficacemente tali competenze nella pratica professionale. Al fine di considerare nella stesura del Manuale anche le esperienze nazionali, prima dell avvio dei lavori stata promossa una indagine presso le societ scientifiche ed associazioni culturali delle categorie considerate, che viene presentata in allegato. Il Manuale intende offrire un quadro di riferimento metodologico, rinviando ad altre fonti per approfondimenti specifici di contenuto e metodo; potr inoltre costituire uno strumento di riferimento per la formazione di base e continua.

8 A tal fine esso, corredato dalla descrizione di eventi avversi, che potranno costituire la base per analisi, riflessioni, approfondimenti. Le tematiche vengono proposte in modo unitario per quanto riguarda gli aspetti generali e differenziate rispetto ai due ambiti professionali della medicina e della pediatria di famiglia, descrivendo in appositi paragrafi le specificit . Il Manuale corredato dalle Raccomandazioni per la Sicurezza negli ambulatori del medico di medicina generale e del pediatra di famiglia , che potranno costituire un riferimento costante per garantire la Sicurezza del paziente nello svolgimento delle attivit . Per meglio collocare i contenuti del presente Manuale, sembra utile richiamare le forme organizzative della medicina di famiglia (tabella 1).

9 8 Tabella 1. Forme organizzative della medicina di famiglia Medico/Pediatra singolo Si avvale o meno di collaboratori amministrativi e/o sanitari Medicina o Pediatria in associazione I medici continuano a svolgere l attivit presso i loro studi, ma concordano, insieme ai colleghi l apertura degli ambulatori per offrire una presenza continua nell arco della giornata e quanto pi ampia (che si avvale o meno di collaboratori amministrativi e/o sanitari) Medicina o Pediatria in rete Modulo complementare della medicina/pediatria in associazione . Prevede un collegamento dei sistemi informatici dei singoli studi in modo da consentire la gestione computerizzata di ogni singolo paziente afferente ai componenti della forma associativa Medicina/Pediatria di gruppo I medici utilizzano un unica sede articolata in pi ambulatori e adottano tutte le modalit di lavoro per le forme associative (con presenza o meno di collaboratori amministrativi e/o sanitari) Medico/Pediatra in cooperativa con altri colleghi Fornisce e riceve servizi da altri medici e si avvale o meno di collaboratori amministrativi e/o sanitari) Obiettivi del Manuale Lo scopo del Manuale quello di fornire al professionista uno strumento metodologico per: applicare una metodologia appropriata nella pratica professionale al fine di.

10 - identificare i rischi clinici ed i relativi determinanti in uno specifico contesto professionale; - riconoscere e segnalare gli eventi avversi; - analizzare le cause delle insufficienze attive e di quelle latenti; - scegliere ed applicare interventi per la prevenzione dei rischi e per la gestione degli eventi avversi e delle relative conseguenze. riconoscere le motivazioni, anche etiche, per l impegno nei confronti della prevenzione e della gestione del rischio clinico nella pratica professionale quotidiana; riconoscere il valore e le potenzialit della documentazione clinica e gestionale; identificare le funzioni connesse al rischio per le diverse figure professionali e le relative responsabilit . fornire istruzioni ai pazienti, ai familiari ed agli operatori per la identificazione dei rischi, la prevenzione, la protezione dagli stessi.


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