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Osso - IL SITO UFFICIALE DEGLI STUDENTI DI …

Materiale di diagnostica per immagini elaborato da Luigi Aronne 1 Osso radiologia tradizionale All esame radiografico diretto, l osso presenta una spiccata radiopacit , per l elevato contenuto in sali di calcio. La radiopacit dell osso costituisce, pertanto, una misura indiretta del suo grado di mineralizzazione. Sotto il profilo radiografico, sono ben individuabili le strutture primarie dell osso, quali compatta e dalla spugnosa. La compatta, tipicamente rappresentata nella diafisi delle ossa lunghe, appare come una striscia periferica longitudinale di osso uniformemente radiopaco, che delimita il canale midollare, radiotrasparente. Si assottiglia a livello metafisario, assumendo, nell epifisi, l aspetto di una sottile linea radiopaca che circonda l osso spugnoso, denominata corticale. La spugnosa si presenta come un intreccio di trabecole radiopache, orientate secondo le cdt linee di forza . Il periostio e l endostio non sono visibili in condizioni normali: lo divengono quando si ispessiscono o calcificano.

Materiale di Diagnostica per Immagini elaborato da Luigi Aronne 1 Osso Radiologia tradizionale All’esame radiografico diretto, l’osso presenta una spiccata radiopacità, per l’elevato contenuto in sali di

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1 Materiale di diagnostica per immagini elaborato da Luigi Aronne 1 Osso radiologia tradizionale All esame radiografico diretto, l osso presenta una spiccata radiopacit , per l elevato contenuto in sali di calcio. La radiopacit dell osso costituisce, pertanto, una misura indiretta del suo grado di mineralizzazione. Sotto il profilo radiografico, sono ben individuabili le strutture primarie dell osso, quali compatta e dalla spugnosa. La compatta, tipicamente rappresentata nella diafisi delle ossa lunghe, appare come una striscia periferica longitudinale di osso uniformemente radiopaco, che delimita il canale midollare, radiotrasparente. Si assottiglia a livello metafisario, assumendo, nell epifisi, l aspetto di una sottile linea radiopaca che circonda l osso spugnoso, denominata corticale. La spugnosa si presenta come un intreccio di trabecole radiopache, orientate secondo le cdt linee di forza . Il periostio e l endostio non sono visibili in condizioni normali: lo divengono quando si ispessiscono o calcificano.

2 La cartilagine di accrescimento apprezzabile sotto forma di una banda trasversale radiotrasparente fino alla sua completa ossificazione che si verifica con il termine della crescita corporea. Resta riconoscibile nell adulto come una stria radiopaca trasversale situata al confine metafiso epifisario, la cdt linea epifisaria . La cartilagine articolare, la capsula articolare, i dischi fibro cartilaginei ed i legamenti non sono documentabili dall esame radiografico diretto. Possono comunque essere evidenziati dopo introduzione nella cavit articolare di opportuni mdc (artrografia) Ulteriori reperti che l esame radiografico diretto pu offrire sono: Calcificazioni, esito di processi infiammatori cronici, come quelle che interessano l articolazionescapolo omerale, in corrispondenza delle inserzioni tendinee (sindrome di Duplay). Enfisema sottocutaneo, in pz che hanno subito un trauma scheletrico manifesta sotto forma di una banda di radiotrasparenza.

3 Limiti Incapacit di dimostrare i tessuti molli articolari e paraostali Bidimensionalit , con possibile sovrapposizione di pi strutture osseeTC Consente uno studio accurato dell osso e dei tessuti molli adiacenti. In particolare, evidenzia: Compatta, corticale e spugnosa dell osso Strutture cartilaginee e capsulo ligamentose Inserzioni tendinee e ventri muscolari Vasi (con mdc) e nervi La visione panoramica, che la scansione trasversale garantisce, permette di svincolarsi dalla rappresentazione di sintesi e, quindi, di evitare la sovrapposizione di pi segmenti ossei. Ci favorisce lo studio di distretti scheletrici difficilmente esaminabili all esame radiografico diretto, come colonna vertebrale, bacino e sacro. Inoltre, la possibilit offerta dalle apparecchiature spirali e multistrato, di ricostruire le immagini secondo il piano dello spazio desiderato, garantisce una pi precisa valutazione dei rapporti articolari e delle superfici ossee.

4 Di diagnostica per immagini elaborato da Luigi Aronne 2 La TC ha tuttavia come limite quello di presentare una bassa sensibilit nel documentare lesioni tendinee e capsulo ligamentose di tipo degenerativo o parziali. RM Non vede l osso e lo rimanda come un immagine nera, per l assenza di segnale dipendente dalla bassa densit di protoni mobili. Tuttavia, della spugnosa, si ha un immagine indiretta, resa possibile dalla visualizzazione del midollo osseo, contenuto all interno delle areole inter trabecolari, che presenta un segnale elevato, nelle sequenze T1 pesate, medio, in quelle T2 pesate. Nelle sequenze T2 pesate con fat suppression, la soppressione del segnale del grasso, di cui il midollo osseo ricco, fa s che anche il midollo osseo appaia nero. Nel contesto di un osso a struttura spongiosa completamente nero, il riscontro di una zona iperintensa (bianca) espressione di edema. L edema osseo intraspongioso va inteso come una risposta precoce ed aspecifica del MO a vari tipi di insulti.

5 Pu infatti costituire: Il segno di una frattura occulta La prima fase evolutiva di un processo osteonecrotico La manifestazione d esordio di un osteomielite La RM, per l elevata risoluzione di contrasto nell ambito dei tessuti molli, permette un ottimale visualizzazione di cartilagini, menischi e capsule articolari, tendini e legamenti, identificando, con una spiccata sensibilit , lesioni tendinee e capsulo ligamentose di tipo degenerativo o parziali. La RM, inoltre, per la sua multiplanarit , consente di valutare, direttamente e senza bisogno di ricostruzione, le strutture osteo articolari secondo il piano dello spazio desiderato. Ecografia In ambito muscolo scheletrico, viene impiegata per: Studiare muscoli e tendini, di cui consente anche una valutazione dinamica Individuare versamenti articolari Riconoscere cisti di Baker, derivanti da un erniazione ad eziologia traumatica della capsula articolare del ginocchio nel cavo popliteo, che si rende manifesta durante i movimenti di flessione.

6 Confermare la diagnosi di displasia congenita dell anca in neonati Seguire l evoluzione del callo osseo in formazione, dopo una frattura Medicina nucleare Scintigrafia ossea statica con traccianti osteotropi (come il metilendifosfonato, MDP) marcati mediante 99mTc. La captazione del radiofarmaco, da parte dell osso, avviene in maniera direttamente proporzionale all attivit osteoblastica. Un incremento dell attivit osteoblastica e quindi della captazione del tracciante si ha in: 1) Et pediatrica, a livello dei punti di crescita fisiologici 2) Condizioni patologiche nelle quali vi una risposta osteoblastica del tessuto sano all evento lesivo (caso di: fratture, osteomieliti, malattia di Paget, metastasi ossee) 3) Tumori primitivi dell osso a matrice osteogenica di diagnostica per immagini elaborato da Luigi Aronne 3 Scintigrafia ossea dinamica con tecnica trifasica impiegando traccianti osteotropi (come il metilendifosfonato, MDP) marcati mediante 99mTc.

7 L indagine prevede l acquisizione di una sequenza iniziale di immagini , nei 2 3 min successivi all iniezione del radiofarmaco (prima fase). I dati forniti dalla gamma camera sono elaborati sotto forma di curve che rappresentano l andamento della radioattivit nel tempo, all interno della regione di interesse ed in una regione di riferimento (generalmente lo stesso segmento osseo controlaterale). L andamento nel tempo della radioattivit risulta espressione del flusso ematico. Viene poi acquisita un immagine scintigrafica statica, a circa 10 20 minuti di distanza (seconda fase), che consente di quantificare il volume ematico locale. Si acquisisce, infine, un ulteriore immagine scintigrafica statica, a circa 3 h di distanza (terza fase), nella quale, la captazione del radiofarmaco, esprime l attivit osteoblastica Tale indagine trova indicazione soprattutto nelle patologie flogistico infettive dello scheletro, con particolare riferimento alle osteomieliti.

8 Si dimostra anche utile per porre diagnosi differenziale tra osteoma osteoide ed osteomielite. In presenza di un osteoma osteoide, infatti, rivela il classico segno della doppia densit : l area centrale della lesione (nidus) capta avidamente il radionuclide, perch molto vascolarizzata, mentre la zona circostante (osso reattivo) mostra una captazione solo moderatamente aumentata. Al contrario, nell osteomielite, la zona centrale NON capta affatto dato che rappresenta un ammasso purulento privo di vascolarizzazione. Scintigrafia ossea con leucociti autologhi marcati indicata per la ricerca di focolai infiammatori nell osso e nei tessuti molli circostanti. Permette quindi la diagnosi di osteomieliti, artroprotesi infette, piede diabetico complicato. Scintigrafia osteomidollare con microcolloidi marcati, a tropismo per le cellule reticoloendoteliali, il cui uptake rispecchia la distribuzione del midollo emopoietico. Viene associata ad una scintigrafia con leucociti autologhi marcati qualora persistano dubbi circa la presenza di un infezione peri protesica e per diagnosticare osteomieliti di medio e retro piede.

9 Mineralometria .. di diagnostica per immagini elaborato da Luigi Aronne 4 Alterazioni fondamentali dell osso Alterazioni della densit dell osso Alterazioni della struttura dell osso Alterazioni della forma dell osso Alterazioni della densit dell osso Osteopenia Per osteopenia, s intende una riduzione della densit fisica dell osso e, quindi, della sua radiopacit Osteosclerosi Per osteosclerosi, s intende un aumento della densit fisica dell osso e, quindi, della sua radiopacit Osteopenia Si osserva in tre malattie metaboliche dell osso: Osteoporosi Rachitismo osteomalacia Iperparatiroidismo Osteoporosi caratterizzata dalla riduzione della massa ossea in toto, con normale rapporto minerale/collagene. Si instaura quando la neoformazione di tessuto osseo diviene insufficiente a controbilanciarne il riassorbimento. Si distinguono: Osteoporosi primitiva Post menopausale (Tipo1) Senile (Tipo 2) Osteoporosi secondaria a: Ipogonadismo Ipocorticosurrenalismo Tireotossicosi Scorbuto Immobilizzazione prolungata Insufficienza renale cronica Farmaci (glucocorticoidi) Nell osteoporosi post menopausale o di tipo 1, la perdita di massa ossea interessa prevalentemente l osso spugnoso, presenta cinetica rapida, mostra predilezione per lo scheletro assile, con la conseguenza che le fratture spontanee o patologiche pi frequenti sono quelle vertebrali.

10 Nell osteoporosi senile o di tipo 2, la perdita di massa ossea interessa, in maniera pi equilibrata, sia l osso spugnoso che quello compatto e presenta cinetica lenta. Le fratture spontanee o pa tologiche pi frequenti sono quelle della testa del femore. di diagnostica per immagini elaborato da Luigi Aronne 5 All esame radiografico diretto, fatta eccezione per le fratture patologiche, le tipiche alterazioni osteoporotiche si riscontrano solo quando pi del 30% della massa ossea andato perduto. CONSENTE, pertanto, DI PORRE DIAGNOSI SOLO IN FASE TARDIVA. L esame radiografico diretto, inoltre, essendo una metodica qualitativa, NON PERMETTE DI QUANTIFICARE LA PERDITA DI MASSA OSSEA. Segni radiografici di osteoporosi apprezzabili, tardivamente, a carico delle ossa lunghe sono: Spugnosa epifisaria rarefatta, con le trabecole residue che appaiono maggiormente evidenti (cdt disegno troppo bello ). Nel contesto dell osso spugnoso inoltre possibile apprezzare strie radiopache trasversali, da intendere come veri e propri ponti ossei di consolidamento, che conseguono a microfratture della spongiosa.


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