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MINISTERO DELLA SALUTE. Dipartimento della sanit pubblica e dell' innovazione RACCOMANDAZIONI CLINICHE . IN ODONTOSTOMATOLOGIA. GENNAIO 2014. Prefazione Le RACCOMANDAZIONI CLINICHE in odontostomatologia contenute in questo volume sono state predisposte da esperti delle numerose discipline praticate nell'ambito della professione odontoiatrica e validate da un Gruppo tecnico di lavoro coordinato dal Ministero della salute e rappresentativo delle principali realt istituzionali, scientifiche e associative del settore. Il loro principale obiettivo quello di riunire in un unico testo operazione del tutto innovativa nel panorama istituzionale - la definizione di approcci terapeutici chiari e basati su dati scientifici per tutte le singole tematiche specifiche, in modo tale da consentire all'operatore sanitario la migliore risposta ai bisogni di salute orale non solo sulla base della propria individuale scienza e coscienza, ma anche al fine di facilitare una maggiore condivisione delle finalit terapeutiche tra professionista e paziente; questo a sua volta contribuir a rafforzare un tipo di rapporto basato sulla fiducia, sulla condivisione di valori, sulla chiar

MINISTERO DELLA SALUTE Dipartimento della sanità pubblica e dell’innovazione RACCOMANDAZIONI CLINICHE IN ODONTOSTOMATOLOGIA GENNAIO 2014

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1 MINISTERO DELLA SALUTE. Dipartimento della sanit pubblica e dell' innovazione RACCOMANDAZIONI CLINICHE . IN ODONTOSTOMATOLOGIA. GENNAIO 2014. Prefazione Le RACCOMANDAZIONI CLINICHE in odontostomatologia contenute in questo volume sono state predisposte da esperti delle numerose discipline praticate nell'ambito della professione odontoiatrica e validate da un Gruppo tecnico di lavoro coordinato dal Ministero della salute e rappresentativo delle principali realt istituzionali, scientifiche e associative del settore. Il loro principale obiettivo quello di riunire in un unico testo operazione del tutto innovativa nel panorama istituzionale - la definizione di approcci terapeutici chiari e basati su dati scientifici per tutte le singole tematiche specifiche, in modo tale da consentire all'operatore sanitario la migliore risposta ai bisogni di salute orale non solo sulla base della propria individuale scienza e coscienza, ma anche al fine di facilitare una maggiore condivisione delle finalit terapeutiche tra professionista e paziente.

2 Questo a sua volta contribuir a rafforzare un tipo di rapporto basato sulla fiducia, sulla condivisione di valori, sulla chiarezza, pur nella piena responsabilit del professionista circa la scelta e l'applicazione dei pi corretti e adeguati presidi diagnostici e terapeutici. Questo insieme di RACCOMANDAZIONI intende fornire indicazioni per la realizzazione di percorsi terapeutici che tengano conto delle necessit specifiche del paziente e dell'opportunit . di personalizzazione dei trattamenti individuali. Ci appare giustificabile nella generale prospettiva della tutela della salute, anche con l'obiettivo di ridurre progressivamente le diversit della qualit dell'offerta di prestazioni odontoiatriche esistente nel nostro Paese, sia in regime di SSN che di libera professione.

3 Accuratezza della diagnosi, correttezza dell'esecuzione delle terapie, informazione efficace e, prima ancora, promozione di misure di prevenzione primaria e secondaria (volte a evitare recidive o nuove situazioni di malattia) sono tutti componenti della qualit e sicurezza delle cure che sempre pi . devono rappresentare l'obiettivo principale delle nostre azioni, da quelle del livello strategico ministeriale a quello del singolo operatore sul campo. Il Ministro della salute Beatrice Lorenzin 2. Stesura del documento La realizzazione di questo documento stata possibile grazie al particolare contributo dei rappresentanti di tutte le Societ scientifiche del mondo odontoiatrico coordinate dal Comitato Intersocietario di Coordinamento delle Associazioni Odontostomatologiche Italiane (CIC), sotto la supervisione dalla Commissione Albo degli Odontoiatri (CAO) della Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO).

4 Alla stesura hanno, altres , partecipato rappresentanti del Collegio dei docenti di odontoiatria, delle Associazioni professionali odontoiatriche - Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI) e Associazione Italiana Odontoiatri (AIO) - e del Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana (SUMAI). Autori Susanna Annibali, Claudio Arcuri, Ersilia Barbato, Antonio Barone, Francesco Bassi, Alberico Benedicenti, Elio Berruti, Egidio Bertelli, Mauro Bonanini, Giovanni Braga, Roberto Branchi, Franco Brenna, Alfonso Caiazzo, Vincenzo Campanella, Giuseppina Campisi, Giuseppe Cappello, Gianfranco Carnevale, Stefano Carossa, Arnaldo Castellucci, Santo Catapano, Filippo Cazzulani, Domenico Cicci , Leonardo Ciocca, Elisabetta Cotti, Ugo Covani, Luca Dal Carlo, Roberto Deli, Pierluigi De Logu, Claudio De Nuccio, Federico De Nuccio, Carlo Di Paolo, Federico Di Rosario, Antonio Federici, Francesco Ferrini, Pierluigi Floris, Federica Fonzar, Mario Gabriele, Giuseppe Gallina, Massimo Gagliani, Sergio Gandolfo, Giorgio Gastaldi, Gianfranco Gassino, Claudio Gatti, Enrico Gherlone.

5 Simona Giani, Michele Giannatempo, Luigi Guida, Eugenio Guidetti, Michele Giuliani, Gregorio Laino, Luca Landi, Alberto Libero, Mario Lendini, Lorenzo Lo Muzio, Guido Maria Macaluso, Claudia Maggiore, Alessandra Majorana, Vito Antonio Malagnino, Augusto Malentacca, Francesco Mangani, Piero Alessandro Marcoli, Roberto Martina, Sergio Matarasso, Costanza Micarelli, Aniello Mollo, Carmen Mortellaro, Michele Nardone, Giovanni Nicoletti, Marco Oddera, Fabrizio Oleari, Damiano Pasqualini, Paolo Pera, Gabriela Piana, Cesare Piazza, Roberto Pippi, Paolo Picchioni, Carlo Poggio, Antonella Polimeni, Gianfranco Prada, Angelo Putignano, Eugenio Raimondo, Giuseppe Renzo, Enzo Rossi, Francesco Riccitiello, Vincenzo Rocchetti, Ercole Romagnoli, Roberto Rozza, Gilberto Sammartino, Pierluigi Sapelli, Francesco Scarparo, Francesco Somma, Laura Strohmenger, Caterina Tanzi, EugenioTanteri, StefanoTet , Leonardo Trombelli, Fernando Zarone.

6 3. Indice generale Odontoiatria pediatrica pag. 5. Odontoiatria restaurativa pag. 39. Endodonzia pag. 56. Parodontologia pag. 84. Chirurgia orale pag. 109. Implantologia orale pag. 134. Gnatologia pag. 153. Odontoiatria protesica pag. 161. Ortognatodonzia pag. 200. Odontoiatria speciale pag. 236. Medicina orale pag. 245. Odontoiatria protesica di riabilitazione post-oncologica pag. 261. 4. ODONTOIATRIA PEDIATRICA. 5. L'odontoiatria pediatrica la branca dell'odontostomatologia che si occupa della prevenzione e della terapia delle patologie del cavo orale negli individui in et evolutiva. In particolare: - prevenzione primaria in relazione alla valutazione del rischio di patologia cariosa (sec. il CAT: basso, moderato, elevato);. - terapia della early childhood caries o baby bottle syndrome o carie da biberon o carie della prima infanzia ( ), ovvero delle lesioni cariose multiple e destruenti ad insorgenza molto precoce, ad andamento rapidamente evolutivo, causate da trasmissione verticale dello Streptococcus mutans e da assunzione frequente e prolungata di zuccheri.

7 - terapia conservativa degli elementi decidui e permanenti immaturi, sede di patologia cariosa o di lesioni;. - diagnosi precoce e terapia delle erosioni dei denti decidui e permanenti in funzione della presenza/assenza di patologia sistemica associata (es. reflusso gastroesofageo, disturbi del comportamento alimentare, malassorbimenti, etc ), che necessitano di approccio interdisciplinare;. - terapia della polpa degli elementi decidui e permanenti ad apice immaturo, sede di patologia cariosa o di lesioni traumatiche dei tessuti mineralizzati di origine traumatica;. - diagnosi precoce e terapia delle patologie dei tessuti molli e delle mucose orali;. - diagnosi precoce e terapia delle abitudini viziate (respirazione orale, succhiamento protratto, deglutizione infantile) in un'ottica di interdisciplinariet.

8 - piccola chirurgia (estrazione di elementi affetti da patologia cariosa o da lesioni di origine traumatica non recuperabili, fenulectomie, estrazione di denti soprannumerari);. - riabilitazione protesica in caso di oligo/anodonzia. Nell'ambito della visita specialistica pediatrica sempre doveroso un attento esame obiettivo del cavo orale, per valutare lo stato di salute dentale e delle mucose orali del bambino. Tale esame diventa spesso difficile ed indaginoso in et pediatrica, per problematiche correlate principalmente ai cambiamenti evolutivi del distretto orale del bambino durante la normale crescita; basti pensare alla permuta dentaria dai 6 ai 14 anni, allo sviluppo psicofisico in atto, alla difficolt del bambino a descrivere e localizzare un'eventuale sintomatologia algica oltre ad inquadrarla temporalmente, nonch all'immaturit immunologica dell'infanzia.

9 Le problematiche odontostomatologiche in et infantile vanno conosciute, individuate precocemente e gestite con protocolli multidisciplinari, atti ad inserire il bambino in un programma mirato di prevenzione, diagnosi e cura sia di alterazioni dei tessuti duri sia dei tessuti molli orali, con l'obiettivo di soddisfare, secondo i pi moderni indirizzi ed in linea con le sollecitazioni poste dalla societ , le nuove e diverse esigenze di raggiungere e mantenere la salute orale del bambino. E', pertanto, importante la stretta collaborazione tra pediatra, odontoiatra, ortodontista e igienista dentale in modo da uniformare gli interventi collettivi, semicollettivi e individuali. Diventa, quindi, indispensabile che l'odontoiatra sia aggiornato a riconoscere ed affrontare le patologie orali pi.

10 Frequenti e soprattutto in grado di consigliare e indirizzare, laddove possibile, efficaci interventi di prevenzione diventando cos figura privilegiata nell'informazione e nel rapporto genitori . bambino. Prima visita e approccio comportamentale Prima di affrontare qualsiasi intervento operativo, l'odontoiatra che si occupa dell'assistenza dei pazienti in et evolutiva deve necessariamente mettersi in sintonia con la personalit del piccolo paziente, i suoi problemi e le sue paure, giungendo cos ad ottenere la sua attenzione, la sua fiducia e quella dei genitori. 6. Per cercare di controllare l'ansia del paziente, sarebbe bene rendere confortevole ed a misura di bambino la sala d'attesa. L'odontoiatra con il paziente in et evolutiva deve comunicare in funzione delle caratteristiche individuali, in particolare del grado di maturazione del piccolo paziente, utilizzando strategie psicocomportamentali individualizzate per favorire la piena collaborazione durante la seduta odontoiatrica.


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