testi di Jacopo Ferretti - Libretti d'opera italiani

1 LA CENERENTOLA ossia La bont in giocoso in due diJacopo Ferrettimusiche diGioachino RossiniPrima esecuzione: 25 gennaio 1817, / 50 InformazioniLa CenerentolaCara lettrice, caro lettore, il sito internet dedicato ai librettid' opera in lingua italiana. Non c' un intento filologico, troppo complesso per esseretrattato con le mie risorse: vi invece un intento divulgativo, la volont di farconoscere i vari aspetti di una parte della nostra per scrivere note di ringraziamento non mancano. Contributi esuggerimenti sono giunti da ogni dove, vien da dire dagli Appennini alle Ande .Tutto questo aiuto mi ha dato e mi sta dando entusiasmo per continuare a migliorare eampliare gli orizzonti di quest'impresa. Ringrazio quindi:chi mi ha dato consigli su grafica e impostazione del sito, chi ha svolto le operazionidi aggiornamento sul portale, tutti coloro che mettono a disposizione testi e materialiche riguardano la lirica, chi ha donato tempo, chi mi ha prestato hardware, chi mette adisposizione software di qualit a prezzi pi che ringrazio la mia famiglia, per il tempo rubatole e dedicato a questaattivit.

2 I titoli vengono scelti in base a una serie di criteri: disponibilit del materiale, datadella prima rappresentazione, autori di testi e musiche, importanza del testo nellastoria della lirica, difficolt di questo punto viene ampliata la variet del materiale, e la sua affidabilit , tramiteacquisti, ricerche in biblioteca, su internet, donazione di materiali da parte diappassionati. Il materiale raccolto viene analizzato e messo a confronto: vieneeseguita una trascrizione in formato viene eseguita una revisione del testo tramite rilettura, e con un sistemaautomatico di rilevazione sia delle anomalie strutturali, sia della validit dei integrati se disponibili i numeri musicali, e individuati i brani pi significativi secondo la quindi eseguita una conversione in formato stampabile, che state ZanottiLibretto n. 95, prima stesura per : gennaio aggiornamento: 24/02 / Ferretti / G.

3 Rossini, 1817 PersonaggiP E R S O N A G G IDon RAMIRO, principe di , cameriere di don MAGNIFICO, barone di Montefiascone,padre di Clorinda e , figlia di don , figlia di don , sotto il nome di CENERENTOLA,figliastra di don , filosofo, maestro di don che non di Cortigiani del scena, parte in un vecchio palazzo di don Magnifico, e parte in un casino didelizie del Principe distante mezzo / 50 EccellenzaLa CenerentolaEccellenzaFra le rare doti, che vi adornano non ha l'ultimo luogo lo studio della melodia, cui contanta felicit dedicata vi siete fin dai primi anni della vostra ammirabile educazione;quindi io credo di non aver errato, se volendo tributare all'e. v. un omaggio del miorispettoso giubilo nel ben augurato imeneo con un nobilissimo, e cultissimo sposo, hoprescelto un lavoro poetico, che vestito di melodia da uno de' pi insigni maestri delsecolo comparisce sul nostro teatro, che se piccolo il dono, io non mi scoraggisco;perch gli eroi non isdegnavano un fiore dalla mano di un pastore innocente, epurissimo per le vostre vene trascorre il sangue degli eroi della vostra servitorelo stampatore Crispino Puccinelli4 / Ferretti / G.

4 Rossini, 1817Ai miei cortesi fratelli drammaticiAi miei cortesi fratelli drammaticiLa mia povera Cenerentola figlia inaspettata, e lavoro di pochi giorni vuol'essere a voiraccomandata, perch balzando fuori dal cenere del focolare dimanda un tutore, e nonsa trovarlo meglio che in voi. Vuol'anche, che per me saper vi si faccia, che s'ella noncomparisce con la compagnia di un mago operatore di fantasmagoria, o di una gattache parla, e non perde nel ballo una pantofola: (ma pi tosto consegna uno smaniglio)come sul teatro francese, o su qualche vasto teatro italiano, ci non deve considerarsiun crimenlaesae, ma pi tosto una necessit nelle scene del teatro Valle, ed un rispettoalla delicatezza del gusto romano, che non soffre sul palco scenico, ci che lo divertein una storiella accanto al fuoco. La precipitanza in cui fu di mestieri sceglierel'argomento, e sceneggiarlo, per presentarlo di tratto in tratto versificato al maestroavr forse tolto la possibilit di evitare qualcuno de' soliti difetti de' drammi buffi.

5 Mala vostra cortesia, e la vostra sperienza cosa non sapranno perdonare? Vi prega infinela mia Cenerentola, che saper facciate, come buoni tutori a que' pochi che no 'l sanno,ch'ella figliastra, e non figlia di don Magnifico, e quindi mostrar pu qualche giornodi pi di vita delle due sorelle, e che una delle forti ragioni, che mi persuasero ascegliere quest'argomento fu appunto quell'aria d'ingenua bont , che forma uno de'caratteri distinti della brava madama Giorgi, carattere premiato in Cenerentolasecondo la cronaca delle fratelli! Conosco la mediocrit de' miei versi non ritornati su l'incude: ma ho lafortuna di consegnarli al moderno Prometeo dell'armonia, che sapr scaldarli con lafavilla del / 50 Atto primoLa CenerentolaA T T O P R I M O[Sinfonia]Scena primaAntica sala terrena nel castello del Barone, con cinque porte, a destracamino, tavolino con specchio, cestella con fiori e provando uno sciass , Tisbe acconciando un fiore ora allafronte ora al petto; Cenerentola soffiando con un manticetto al caminoper far bollire una cuccuma di caff ; indi Alidoro da povero; poiSeguaci di Ramiro.

6 [Introduzione]CLORINDANo no no: non v' , non v' ,chi trinciar sappia cos leggerissimo sciass .TISBES s s : va bene l .Meglio l ; no, meglio qui;risaltar di pi mi E TISBEA quest'arte, a tal belt sdrucciolare ognun dovr .CENERENTOLA(con tono flemmatico)Una volta c'era un re,che a star solo s'annoi ;cerca, cerca, ritrov !Ma il volean sposar in fa?Sprezza il fasto e la belt ,e alla fin scelse per s l'innocenza e la bont .La la l li li l la la l .CLORINDA E TISBEC enerentola, finiscilacon la solita al fuoco in un cantonevia, lasciatemi volta c'era un re,una due, e / Ferretti / G. Rossini, 1817 Atto primoCLORINDA E TISBELa finisci s o no?Se non taci, ti dar ..CENERENTOLAUna (s'ode picchiare, Cenerentola apre, ed entra Alidoro da povero)CLORINDA, TISBE ECENERENTOLAChi sar ?ALIDOROUn tantin di carit .CLORINDA E TISBEA ccattoni! Via di , zitto: su, prendetequesto po' di colazione.

7 (versa una tazza di caff , e lo d con un pane ad Alidoro coprendolo dalle sorelle)Fate presto, per piet .ALIDOROF orse il ciel il guiderdonepria di notte vi dar .CENERENTOLAAh, non reggo alla crudel fatalit !CLORINDA E TISBE(pavoneggiandosi)Risvegliar dolce passionepi di me nessuna (volgendosi ad osservare Alidoro)Ma che vedo! Ancora l !TISBEA nche un pane? anche il caff ?CLORINDA E TISBE(scagliandosi contro Cenerentola)Prendi, prendi, questo a ! soccorso chi mi d ?ALIDORO(frapponendosi inutilmente)Vi fermate per piet .(si picchia fortemente, Cenerentola corre ad aprire, ed entrano i cavalieri)COROO figlie amabili ~ di don Magnifico,Ramiro il principe ~ or or verr .Al suo palagio ~ vi condurr .Si canter , ~ si danzer :poi la bellissima ~ fra l'altre femminesposa carissima ~ per lui sar .CLORINDAMa dunque il principe?COROOr or verr .CLORINDA, TISBE ECENERENTOLAE la bellissima?

8 COROSi sceglier . / 50 Atto primoLa CenerentolaStretta dell'introduzioneCLORINDA E TISBEC enerentola, vien mie scarpe, il mio bonn .Cenerentola, vien mie penne, il mio colli .Nel cervello ho una fucina;son pi bella, e vo' un sorriso, a un'occhiatinadon Ramiro ha da vien va' l .Cenerentola va' vien gi .Questo proprio uno strapazzo!Mi volete far crepar?Chi alla festa, chi al sollazzo:ed io resto qui a cervello una fucinasta le pazze a gi pronta la ruina,voglio ridere e nel capo una fucinasta le donne a cimento si avvicina,il gran punto di (dando una moneta a Cenerentola, onde la dia ai seguaci del principe)Date lor mezzo Ai cenni del principe noi (osservando il povero, e raggricciando il naso)Ancor qui siete?Qual tanfo! Andate, o ve ne (accompagnando Alidoro)(Io poi quel mezzo scudoa voi l'avrei donato;ma non ho mezzo soldo. Il core in mezzomi spaccherei per darlo a un infelice.)

9 ALIDORO(marcato assai)Forse al d novello sarai felice.(parte)TISBEC enerentola, prestoprepara i nastri, i unguenti, le miei / Ferretti / G. Rossini, 1817 Atto primoCENERENTOLAU ditemi, (altera)Che sorelle!Non profanarci con s fatto (minacciandola)E guai per te se t'uscir di bocca!CENERENTOLA(Sempre nuove pazzie soffrir mi tocca.)(entra a sinistra)TISBENon v' tempo da padreavvisarne convien.(questionando fra loro ed opponendosi a vicenda d'entrare a destra)TISBEE sser la primavoglio a darne tal ! mi perdoni,io sono la maggiore.(crescendo nella rabbia fra loro)TISBENo no, gliel vo' dir questo il dover svegliare lo vu . Venite ! non la (osservando fra le scene)Ecco egli secondaDon Magnifico bieco in volto esce in beretta da notte e veste da camera,e dette, indi Cenerentola.[Cavatina]MAGNIFICO(bieco in volto, esce in berretto da notte e veste da camera)Miei rampolli femminini,vi ripudio; mi vergogno!

10 (ricusando di dar loro a baciar la mano)Un magnifico mio sognomi veniste a sconcertar.(osservandole)(Come son mortificate!Degne figlie d'un barone!)(Clorinda e Tisbe ridono quando non le guarda) / 50 Atto primoLa CenerentolaMAGNIFICOVia: silenzio, ed il sogno a sognai fra il fosco, e il chiaroun bellissimo somaro;un somaro, ma a un tratto, oh che portento!Su le spalle a cento a centogli spuntarono le penne,ed in alto, fsct, vol !Ed in cima a un campanilecome in trono si ferm .Si sentiano per di sottole campane a c c , ci ci , di bottomi faceste d'un sogno s intralciatoecco il simbolo campana suona a festa?Allegrezza in casa penne? Siete gran volo? Plebe, l'asino di poi?Ma quell'asino son io;chi vi guarda vede chiaroche il somaro il reginal'una e l'altra diverr ;ed il nonno una dozzinadi nepoti abbraccer .Un re piccolo di qua:un re bambolo di l ,e la gloria mia sar.