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19b. L'epica rovesciata di Lucano - www.edu.lascuola.it

19b. L'epica rovesciata di Lucano Lucano nacque a Cordova nel 39 A Roma frequent insieme al coetaneo Persio la scuola del filosofo stoico Anneo Cornuto e complet la sua formazione ad Atene. Fu amico intimo di Nerone, dal quale fu incoronato poeta nei ludi del 60 , ma presto ne divenne nemico acerrimo per motivi di rivalit poetica e per l insofferenza di Lucano verso il crescente dispotismo dell imperatore. Mor nel 65 come suo zio Seneca filosofo vittima della repressione che Nerone scaten contro la congiura di Pisone, della quale fu uno dei pi convinti promotori: Svet., Vita Lucani Fino alla fine fu l antesignano della congiura di Pisone.

19b. L'epica rovesciata di Lucano Lucano nacque a Cordova nel 39 d.C. A Roma frequentò insieme al coetaneo Persio la scuola del filosofo stoico Anneo Cornuto e completò la sua

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1 19b. L'epica rovesciata di Lucano Lucano nacque a Cordova nel 39 A Roma frequent insieme al coetaneo Persio la scuola del filosofo stoico Anneo Cornuto e complet la sua formazione ad Atene. Fu amico intimo di Nerone, dal quale fu incoronato poeta nei ludi del 60 , ma presto ne divenne nemico acerrimo per motivi di rivalit poetica e per l insofferenza di Lucano verso il crescente dispotismo dell imperatore. Mor nel 65 come suo zio Seneca filosofo vittima della repressione che Nerone scaten contro la congiura di Pisone, della quale fu uno dei pi convinti promotori: Svet., Vita Lucani Fino alla fine fu l antesignano della congiura di Pisone.

2 Vantava apertamente la gloria degli uccisori di tiranni, minaccioso e fino a tal punto intemperante, da promettere ai suoi pi intimi la morte di Cesare. Le opere Di Lucano sono perduti un poema epico Iliacon sulla morte di Ettore e il riscatto del cadavere; una tragedia lasciata incompiuta, Medea; una raccolta di liriche d occasione, le Silvae; un epillio dal titolo Orpheus; 14 libretti per pantomimi (fabulae salticae). Resta, incompleto, il poema Bellum civile o Pharsalia, che narra la guerra civile tra Cesare e Pompeo culminata nella battaglia di Farsalo (48 ). La narrazione va dal passaggio del Rubicone all arrivo di Cesare in Egitto e s interrompe al X libro con l insurrezione di Alessandria contro il dittatore.

3 L intento era di giungere fino alle idi di Marzo del 44 Un'epica rovesciata La Pharsalia si presenta come il rovesciamento dell epica tradizionale in genere e dell Eneide virgiliana in particolare. A parte l assenza dell apparato mitologico e di quello divino tradizionale (l ira di una divinit come motore dell azione, i concili degli dei, gli interventi delle divinit a favore di una parte o dell altra), soprattutto atipico il tema trattato, antitetico rispetto all epos virgiliano e incompatibile con lo spirito dell epica tradizionale: non gi la celebrazione di Roma e della sua gente, ma il racconto di una vicenda esiziale, che segna la fine della libert repubblicana e della grandezza romana.

4 Non un evento trionfale, ma una catastrofe di dimensioni cosmiche. Non un monumento posto a celebrazione delle glorie della comunit in una fase positiva di fondazione e di ascesa, bens il racconto del tracollo e dell inarrestabile decadenza di Roma, la denuncia del sovvertimento dei valori e della legalit , la descrizione di una guerra criminosa e scellerata che, come nella tragedia greca, armava i fratelli contro i fratelli (si veda in particolare il proemio, sotto riportato). Il tema stesso della lotta fratricida era tragico e come aveva affermato Aristotele (Poet.)

5 14, 3) estraneo ai codici del genere epico di ascendenza omerico-virgiliana. Un'anti-Eneide La confutazione del modello epico tradizionale, la distruzione dei miti virgiliani e augustei sono esplicite e intenzionali, e si traducono nel rovesciamento sistematico di situazioni o forme espressive virgiliane e nell impegno a palesare l inganno nel quale l Eneide consisterebbe. E questo inganno starebbe nell aver fornito legittimazioni mitiche e religiose al regime imperiale nato sulle ceneri della legalit repubblicana. Di qui anche il rifiuto della mitologia, uno degli ingredienti tipici del genere epico, alla quale Lucano sostituisce una rigorosa documentazione storica sulla scorta di Livio, Asinio Pollione, Cesare volta alla ricerca della verit.

6 E in effetti la Pharsalia rappresenta una delle fonti pi attendibili per la ricostruzione della guerra civile. Il capovolgimento del modello virgiliano si traduce in una singolare forma di allusivit consistente nella citazione in chiave antifrastica (cio in forma di contrasto) del testo dell Eneide. Ne abbiamo riportati sotto due esempi: in uno Lucano rovescia la profezia positiva fatta da Anchise ad Enea in una cupa previsione di imminente rovina. Nell altro, alla rappresentazione dell eroe epico virgiliano, giovane e vigoroso come una quercia, viene opposta l immagine del campione della nuova epica, incerto e vacillante.

7 Il nichilismo Dall avvento della guerra civile tutto era caduto sotto il dominio di una Fortuna capricciosa e malefica, tranne forse la virt incorrotta dei martiri della libert , simboleggiati da Catone, la cui figura domina nel IX libro. Ma anche gli eroi positivi come l Uticense si realizzano solo, negativamente, nella morte. Nel disperato nichilismo di Lucano , le vicende umane non sono governate da un logos provvidenziale e divino e ci contrasta con la visione stoica ma da una Tyche cieca e invidiosa della grandezza di Roma (invida fatorum series, I 70): Di certo non abbiamo dei,/ il cieco Caso travolge le generazioni;/ mentiamo dicendo che Giove esiste (VII 445-447).

8 Com stato ben detto, la Pharsalia il racconto di un crollo, un threnos (lamento funebre) sulla morte di un mondo che sprofonda nel baratro, avverando forse la previsione platonica e stoica della conflagrazione universale conclusiva di un periodo cosmico. Il vero argomento della Pharsalia la fine del mondo. Le cause della caduta, che Lucano s impegna a indagare (causas tantarum expromere rerum), sono da ricercare nella brama di potere e di ricchezze degli uomini, ma anche nell inevitabile decadenza degli organismi che hanno raggiunto un apice di maturit e rovinano sotto il peso della loro stessa grandezza (in se magna ruunt, I 81) secondo una visione biologica della storia, che abbiamo gi incontrato in Seneca il Vecchio (il nonno di Lucano ).

9 Cos l amor mortis, attribuito all eroico centurione Sceva (VI 246), diviene l emblema dell intero poema di Lucano . Amor mortis, dicevamo: cosa ben divesa dall amor fati predicato dallo stoicismo, che serena accettazione di un destino provvidenziale. Diversamente dallo stoico ortodosso, il Catone di Lucano non solo non confida in una divinit razionale, ma imputa al destino, rappresentato dagli dei, di volere la vittoria del male. Catone contrapposto agli dei, lui il vero dio: Ecce parens verus patriae, dignissimus aris,/ Roma tuis ../quem ../ nunc, olim, factura deum es (IX, 601ss.) Ecco il vero padre della patria, ben degno, o Roma, dei tuoi altari.

10 Che .. ora e in futuro tu devi far dio . Lo stile ardens e concitatus Sul piano dello stile, la sublimit espressiva costitutiva del genere epico, in assenza di contenuti nobili e positivi, si traduce in eccesso, in gusto per il meraviglioso e lo spettacolare, pi spesso per il truculento, per le atmosfere lugubri, per le scene cariche di particolari macabri e orripilanti, secondo un gusto presente anche nelle contemporanee tragedie di Seneca. Frequente il ricorso alle procedure dello stile patetico: largo impiego di figure (soprattutto antitesi), discorsi diretti, frasi interrogative ed esclamative come quella rivolta ai cittadini nel proemio (Quis furor, o cives, quae tanta licentia ferri/ gentibus invisis Latium praebere cruorem!)