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GLI IMPIANTI A PANNELLI RADIANTI - Caleffi

UaderniCaleffiMARIO DONINELLIGLI IMPIANTI A PANNELLI RADIANTIMARIO DONINELLIGLI IMPIANTIA PANNELLI RADIANTI uaderniCaleffiPRESENTAZIONENon un caso che il Quaderno sugli IMPIANTI a PANNELLI esca contemporaneamentea quello sugli IMPIANTI a (cio col terzo Quaderno) abbiamo ritenuto di dover focalizzare la nostraattenzione sugli IMPIANTI a collettori in quanto sono proprio quelli attualmente pi realizzati e perci di maggior interesse progettuale. Non volevamo per ritardare troppo la presentazione degli IMPIANTI a infatti che questi IMPIANTI abbiano ormai tutte le carte in regola perconoscere anche in Italia la stessa diffusione e lo stesso successo che hannoottenuto, e continuano ad ottenere, nei Paesi tecnologicamente pi evoluti del anche che la loro diffusione e il loro successo possono essere facilitati daun'informazione chiara, rigorosa, semplice.

AD ASPETTI PROGETTUALI NOTE GENERALI. 4 CENNI STORICI Analizzare la storia degli impianti a pannelli può essere utile per meglio in-quadrare il loro sviluppo nel contesto dell'impiantistica generale, ma soprat-tutto può servire ad evidenziare i motivi per cui spesso si guarda a questi im-

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  Aspetti, Generali, Impianti, Pannelli, Impianti a pannelli

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1 UaderniCaleffiMARIO DONINELLIGLI IMPIANTI A PANNELLI RADIANTIMARIO DONINELLIGLI IMPIANTIA PANNELLI RADIANTI uaderniCaleffiPRESENTAZIONENon un caso che il Quaderno sugli IMPIANTI a PANNELLI esca contemporaneamentea quello sugli IMPIANTI a (cio col terzo Quaderno) abbiamo ritenuto di dover focalizzare la nostraattenzione sugli IMPIANTI a collettori in quanto sono proprio quelli attualmente pi realizzati e perci di maggior interesse progettuale. Non volevamo per ritardare troppo la presentazione degli IMPIANTI a infatti che questi IMPIANTI abbiano ormai tutte le carte in regola perconoscere anche in Italia la stessa diffusione e lo stesso successo che hannoottenuto, e continuano ad ottenere, nei Paesi tecnologicamente pi evoluti del anche che la loro diffusione e il loro successo possono essere facilitati daun'informazione chiara, rigorosa, semplice.

2 E in tal senso abbiamo cercato di dare ilnostro ampiamente illustrato in questo Quaderno, non esiste pi alcun ragionevoledubbio sulla validit degli IMPIANTI a PANNELLI ed perci importante guardare ad essisenza pregiudizi e, anzi, con molta progettare e realizzare questi IMPIANTI consente infatti di rendere pi completae qualificata la gamma delle proprie offerte. E questo molto importante in unsettore come il nostro dove tutto cambia in tempi molto brevi e dove non esistonopi nicchie di mercato in cui potersi tranquillamente ' un costante bisogno di imparare cose nuove: dobbiamo saperci adattare alleesigenze di un mondo in continua evoluzione. Solo cos potremo offrire soluzionitecnologicamente evolute, competitive e in grado pertanto di soddisfare le giusteesigenze dei nostri infine esprimere la mia pi viva gratitudine all'Autore di questa pubblicazionee a tutti coloro che hanno contribuito alla sua sempre, saranno molto graditi suggerimenti, giudizi e CaleffiPresidente della Caleffi questo Quaderno viene proposta un'analisi dei principali aspetti riguardanti leprestazioni, la realizzazione e la progettazione degli IMPIANTI con PANNELLI RADIANTI apavimento.

3 Questa analisi si articoler in tre ) Inizialmente saranno esaminati soprattutto gli aspetti inerenti le prestazionitermiche di tali IMPIANTI . Saranno poi presi in esame i materiali, i sistemi diregolazione e le tecniche di messa in opera con cui sono normalmente il loro dimensionamento viene proposto inoltre un metodo di calcolo derivatodalle norme europee EN ) Verr poi illustrata la struttura generale del programma di calcolo con le relativeopzioni e funzioni di programma prevede il dimensionamento autonomo di ogni pannello. Prevede, inaltri termini, una procedura sostanzialmente diversa rispetto a quella adottata per gliimpianti a collettori, dove tutti i circuiti derivati (s'intende dallo stesso collettore)sono dimensionati differenza dovuta al fatto che negli IMPIANTI a collettori il dimensionamentodei singoli corpi scaldanti viene effettuato in base a variabili che dipendono solodalle loro caratteristiche costruttive e dalla temperatura del contrario negli IMPIANTI a PANNELLI il dimensionamento dei "terminali scaldanti" sideve effettuare anche in base a variabili che dipendono dalla specificit del locale daservire.

4 Ci rende molto complessi e non sempre affidabili i metodi che procedonoa scelte automatiche e ) Sar svolto infine un esempio con lo scopo di facilitare l'uso del programma edare indicazioni in merito alla scelta delle principali variabili di poter utilizzare il programma di calcolo non indispensabile leggere tutte le vocidel Quaderno. In particolare, si pu omettere, o rinviare, la lettura dei capitoli relativial dimensionamento dei PANNELLI . Lo scopo essenziale di tali capitoli infatti quello diillustrare le formule e le procedure in base alle quali opera il il loro costante e attento lavoro di supporto desidero ringraziare Marco Doninellie Paolo infine la mia gratitudine alla Caleffi per avermi dato la possibilit di portare atermine anche questo DoninelliPREFAZIONEAVVERTENZESTRUTTURA GENERALED efinizioni, grafici, tabelle, formule, funzioni di comando, esempi e consigli sono diseguito raccolti in voci (o schede).

5 Ogni voce, pur essendo legata al contesto generale, in pratica autosufficiente. I col-legamenti tra voce e voce sono indicati da appositi rinvii: ciascun rinvio chiaramen-te evidenziato e compreso fra parentesi , tabelle e formule hanno un numero d ordine legato solo al contesto della vo-ce in cui sono riportati. Le voci di maggiori dimensioni, spesso introdotte da un bre-ve indice ad albero, sono suddivise in capitoli e E DISEGNILe voci sono completate da schemi e disegni che illustrano essenzialmente l aspettofunzionale degli IMPIANTI , delle apparecchiature e dei particolari descritti. Non sonoallegati disegni tecnici , SIMBOLI E ABBREVIAZIONIS egni e simboli (della matematica, della fisica, della chimica, ) sono quelli diuso corrente.

6 Si cercato di evitare il pi possibile il ricorso ad abbreviazioni: quelledi cui si fatto uso sono specificate caso per DI MISURANon si applicato in modo rigoroso il Sistema Internazionale. Spesso sono state pre-ferite le unit di misura del sistema tecnico in quanto:1. sono pi immediate e comprensibili sul piano pratico;2. sono le effettive unit di misura cui si fa riferimento nel linguaggio operativo dei tecnici e degli GRECOG randezze fisiche, coefficienti numerici e costanti sono sovente rappresentati con let-tere dell alfabeto greco. Si ritenuto utile pertanto riportare di seguito tali lettere ela relativa dell'alfabeto grecoMaiuscoleMinuscoleNome MaiuscoleMinuscoleNome alfa ni o nu beta xi gamma omicron delta pi epsilon rho zeta sigma eta tau theta upsilon iota fi cappa chi lambda psi mi o mu omega_____NOTECENNI OFFERTI DAGLI IMPIANTI A BENESSERE TERMICO.

7 6- QUALIT DELL ARIA ..8- CONDIZIONI IGIENICHE ..8- IMPATTO AMBIENTALE ..8- CALORE UTILIZZABILE A BASSA TEMPERATURA ..9- RISPARMIO ENERGETICO ..9 LIMITI E SVANTAGGI DEGLI IMPIANTI A LIMITI CONNESSI ALLA TEMPERATURA SUPERFICIALE DEL PAVIMENTO ..10- INERZIA TERMICA E TIPO DI UTILIZZO DELL'IMPIANTO ..10- SVANTAGGI LEGATI AD aspetti PROGETTUALI ..11 RAFFRESCAMENTO DEI LOCALI ..11 COSTI DI REALIZZAZIONE E DI GESTIONE ..12 APPLICAZIONI ..12 STRUTTURE DI CONTENIMENTO DEI MATERIALI ISOLANTI ..15- GIUNTI PERIFERICI ..16- GIUNTI PRINCIPALI ..16- GIUNTI DI TAGLIO ..17- MASSETTO ..17- PAVIMENTI ..17 DISTRIBUZIONE DEL FLUIDO - COLLETTORI ..18- PANNELLI ..19 PROVA DI TENUTA E DI ATTIVAZIONE DELL' primaNOTE generali E METODI DI CALCOLONOTE GENERALIpag.

8 3 REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI A PANNELLIpag. 13 INDICE GENERALEPARAMETRI DI CALCOLO ..34 FLUSSO DI CALORE VERSO L'ALTO EMESSO DA UN MEDIA LOGARITMICA FRA LA TEMP. DEL FLUIDO E LA TEMP. AMBIENTE ..37- FATTORE RELATIVO ALLE CARATTERISTICHE DEL TUBO ..38- FATTORE RELATIVO ALLA RESISTENZA TERMICA DEL PAVIMENTO ..39- FATTORE RELATIVO ALL'INTERASSE DEI TUBI ..40- FATTORE RELATIVO ALLO SPESSORE DEL MASSETTO SOPRA I TUBI ..41- FATTORE RELATIVO AL DIAMETRO ESTERNO DEL TUBO ..42 FLUSSO DI CALORE TOTALE EMESSO DA UN PANNELLO ..43 CALCOLO DEI INTERASSI ..50- PREVALENZA PRESTABILITA ..51- TEMPERATURA MASSIMA DI PROGETTO ..51- POTENZA TERMICA RICHIESTA ..52- TEMPERATURA AMBIENTE.

9 52- TEMPERATURA DEL LOCALE O DEL TERRENO SOTTOSTANTE ..53- RESISTENZA TERMICA DEL PAVIMENTO ..54- RESISTENZA TERMICA SOTTO PANNELLO ..58 PARAMETRI DA TEMPERATURA SUPERFICIALE DEL PAVIMENTO ..62- SALTO TERMICO DEL FLUIDO SCALDANTE ..64- PORTATA DEL PANNELLO ..64- PREVALENZA RICHIESTA ..65- LUNGHEZZA DEL PANNELLO ..65- VELOCITA' DEL FLUIDO ..66- POTENZA TERMICA TOTALE EMESSA DAL PANNELLO ..66- POTENZA TERMICA EMESSA VERSO IL BASSO ..66- POTENZA TERMICA MEDIA EMESSA VERSO L'ALTO DA UN METRO DI TUBO ..66- POTENZA TERMICA MEDIA EMESSA VERSO IL BASSO DA UN METRO DI TUBO ..66 SISTEMI DI REGOLAZIONEpag. 24 FLUSSO DI CALORE EMESSO DA UN PANNELLOpag. 33 DIMENSIONAMENTO DEI PANNELLIpag.

10 44 ARCHIVIO VALVOLE DI VALVOLE E DETENTORI PER CORPI ARCHIVIO CORPI ARCHIVIO PARAMETRI DATI RELATIVI AL ARCHIVIO DATI RELATIVI AI TUBI E AGLI GESTIONE COLLETTORI E STAMPA ELABORATI ..84 GESTIONE CIRCUITI DEI ACQUISIZIONE DEI DATI DI PROGETTO ..86- SVILUPPO DEI CALCOLI ..88- PRESENTAZIONE DEI DATI ELABORATI ..89 CALCOLO DEI CORPI ACQUISIZIONE DEI DATI DI PROGETTO ..90- SVILUPPO DEI CALCOLI ..91- PRESENTAZIONE DEI DATI ELABORATI ..91 SCELTA DELLE SOLUZIONI STAMPANTEpag. 68 ARCHIVI MATERIALIpag. 69 ARCHIVI DATI GENERALIpag. 77 GESTIONE DEI FILE DI PROGETTOpag. 82 PROGRAMMA DI CALCOLOpag. 83 Parte secondaPROGRAMMA PER IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI A PANNELLIESEMPIO DI CALCOLO CON SOFTWARE Caleffi .


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