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IL REGIME IVA DEL MARGINE - commercialisti.mo.it

IL REGIME IVA DEL MARGINE A cura della Commissione imposte indirette dell Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Modena Lavoro aggiornato al: 13/11/2008 Il REGIME IVA del MARGINE A cura della Commissione di Studio imposte indirette dell Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Modena Pagine 2 di 23 PREMESSA Con gli articoli da 36 a 40 del decreto legge n. 41 del 23 febbraio 1995, il legislatore nazionale ha introdotto quanto stabilito dalla direttiva comunitaria del 14 febbraio 1994 n.

Il regime IVA del margine A cura della Commissione di Studio imposte indirette dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Modena

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1 IL REGIME IVA DEL MARGINE A cura della Commissione imposte indirette dell Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Modena Lavoro aggiornato al: 13/11/2008 Il REGIME IVA del MARGINE A cura della Commissione di Studio imposte indirette dell Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Modena Pagine 2 di 23 PREMESSA Con gli articoli da 36 a 40 del decreto legge n. 41 del 23 febbraio 1995, il legislatore nazionale ha introdotto quanto stabilito dalla direttiva comunitaria del 14 febbraio 1994 n.

2 94/5/CE1, che prevede uno speciale REGIME per il commercio di beni mobili usati, di oggetti d arte, d antiquariato e da collezione. Tale REGIME , denominato del MARGINE stato introdotto al fine di non reiterare l imposizione dell IVA su beni che, avendo gi scontato l imposta in quanto acquistati da consumatori finali, rientrano, per un qualunque motivo, nel circuito commerciale. L applicazione del REGIME del MARGINE , peraltro, prevede la presenza di specifici requisiti di tipo soggettivo, oggettivo e territoriale.

3 Inoltre, per quello che riguarda l applicazione del REGIME in esame, vi sono tre modalit di calcolo, differenziate a seconda della tipologia di bene e/o del soggetto che commercializza il bene medesimo. Il REGIME del MARGINE si differenzia quindi in: - REGIME analitico (o ordinario); - REGIME forfettario; - REGIME globale. REQUISITI SOGGETTIVI, OGGETTIVI E TERRITORIALI Dal punto di vista soggettivo, sono interessati all applicazione del REGIME del MARGINE i soggetti che esercitano come professione abituale il commercio al dettaglio, all ingrosso o in forma ambulante di beni mobili usati, nonch di oggetti d arte, d antiquariato o da collezione per il quali non hanno subito, al momento dell acquisto, la rivalsa dell imposta.

4 Come si vedr nel seguito, peraltro, pu aversi l applicazione del MARGINE anche da parte di soggetti che non esercitano abitualmente il commercio di beni usati o di oggetti d arte, d antiquariato o da collezione. Per quello che riguarda l aspetto oggettivo i beni che rientrano nel REGIME del MARGINE sono: - beni mobili usati, suscettibili di reimpiego nello stato originario o previa riparazione; - oggetti d arte, d antiquariato e da collezione indicati nella tabella allegata al 41/1995. I predetti beni, in particolare, devono essere stati acquistati: - da soggetti privati, cio soggetti che, non svolgendo alcuna attivit di impresa o professionale non hanno addebitato l IVA per rivalsa; - da un soggetto IVA che, non avendo potuto operare alcuna detrazione a causa di una previsione di indetraibilit oggettiva o soggettiva, cede il bene in esenzione in base a quanto previsto dall articolo 10, n.

5 27-quinquies del DPR 633/1972; - da un soggetto IVA che opera nel REGIME del MARGINE ; - da un soggetto IVA comunitario in REGIME di esonero nel proprio stato. Restano quindi escluse dall applicazione del MARGINE , in linea di massima: - le cessioni di beni importati; 1 Che era intervenuta modificando la direttiva del 17 maggio 1977 n. 77/388/CE, in particolare introducendo l articolo 26-bis. Il predetto articolo 26-bis poi stato trasfuso negli articoli da 311 a 325 della direttiva 28 novembre 2006 n.

6 2006/112/CE. Il REGIME IVA del MARGINE A cura della Commissione di Studio imposte indirette dell Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Modena Pagine 3 di 23 - le cessioni di beni acquistati al di fuori delle ipotesi su evidenziate. E per possibile applicare il REGIME in esame anche nell ipotesi di: - cessioni di oggetti d arte, d antiquariato o da collezione importati; - cessioni di oggetti d arte acquistati presso l autore o i suoi eredi o legatari se soggetti passivi d imposta. In relazione al requisito territoriale, i beni devono essere stati acquistati: - nel territorio dello Stato; - nel territorio di uno Stato membro dell Unione Europea.

7 Come evidenziato in precedenza, peraltro, possono rientrare nel REGIME del MARGINE anche le cessioni di oggetti d arte, d antiquariato e da collezione di beni importati da paesi terzi. REGIME ANALITICO Ambito applicativo Il metodo analitico, disciplinato dall art. 36 c. 1 del 23/02/1995 n. 41, quello per cos dire, normale , ovvero quello che si applica in generale al commercio di tutti i tipi di beni usati, ad esclusione dei casi espressamente riservati dalla legge agli altri regimi (forfettario e globale).

8 Tale REGIME si applica anche per le cessioni occasionali di beni usati. Liquidazione dell imposta La base imponibile per il calcolo dell iva determinata in base al MARGINE , ovvero dalla differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto, aumentato delle spese di riparazione e di quelle accessorie. Dal MARGINE lordo, utilizzando la normale procedura di scorporo, si determinano l imponibile e l iva da versare. Se il MARGINE risulta negativo, non dovuta alcuna imposta e, in sede di liquidazione periodica, il MARGINE sar considerato pari a zero.

9 Nella fattispecie il MARGINE determinato su ogni singolo bene; di conseguenza non possibile compensare margini negativi di determinate operazioni con margini positivi di altre operazioni, n tantomeno riportare eventuali eccedenze nell esercizio successivo. Le spese riferibili all'acquisto, nonch quelle accessorie e di riparazione, devono essere computate al lordo dell'iva, anche qualora il fornitore emetta fattura con separato addebito del tributo, in quanto l'iva naturalmente indetraibile.

10 Si precisa che per spese accessorie e di riparazione si intendono i costi sostenuti dal rivenditore che abbiano una specifica inerenza o alla fase di acquisizione del bene o a quella successiva di riattazione dello stesso (ad esempio gli oneri tributari, le spese di intermediazione relative all acquisto, le spese peritali, quelle notarili, di trasporto ecc.). Sono escluse dal calcolo le spese accessorie connesse alla fase di vendita del bene, le spese generali sostenute per l esercizio dell attivit , nonch le prestazioni accessorie e le riparazioni eseguite dal rivenditore utilizzando la propria struttura d impresa (salvo l ipotesi di esercizio di attivit separata di cui all articolo 36 del DPR 633/72).


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