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LA GESIONE DEI RIFIUTI - asl.vt.it

Direzione Sanitaria Presidio Ospedaliero Centrale LA GESTIONE DEI RIFIUTI Rev. 00/2004 Pagina 1 di 1 REGIONE LAZIO LA GESIONE DEI RIFIUTI REV. DATA REDATTO VERIFICATO APPROVATO 01 2004 Nicoletta Ciccotosto - Dirig. Medico P. O. Giuseppe Cimarello - Dirig. Med. P. O. Roberta Giustini - Coord. Inf. Anna Lisa Maugiatti - Infermiera Claudia Acciari - Infermiera Silvano Necciari - Assistente Egidio Sesti Direttore Medico di Presidio Giovanni Macchia Direttore Sanitario Az. Direzione Sanitaria Presidio Ospedaliero Centrale LA GESTIONE DEI RIFIUTI Rev. 00/2004 Pagina 2 di 2 Indice 1.

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1 Direzione Sanitaria Presidio Ospedaliero Centrale LA GESTIONE DEI RIFIUTI Rev. 00/2004 Pagina 1 di 1 REGIONE LAZIO LA GESIONE DEI RIFIUTI REV. DATA REDATTO VERIFICATO APPROVATO 01 2004 Nicoletta Ciccotosto - Dirig. Medico P. O. Giuseppe Cimarello - Dirig. Med. P. O. Roberta Giustini - Coord. Inf. Anna Lisa Maugiatti - Infermiera Claudia Acciari - Infermiera Silvano Necciari - Assistente Egidio Sesti Direttore Medico di Presidio Giovanni Macchia Direttore Sanitario Az. Direzione Sanitaria Presidio Ospedaliero Centrale LA GESTIONE DEI RIFIUTI Rev. 00/2004 Pagina 2 di 2 Indice 1.

2 3 2. 3 3. Campo di applicazione .. 3 4. Definizioni .. 3 5. Documentazione utilizzata nella stesura della procedura .. 4 6. Tipologia dei RIFIUTI .. 4 7. Indicazioni generali .. 5 Deposito temporaneo dei contenitori .. 7 7 8. Responsabilit .. 7 Matrice delle responsabilit .. 8 9. Tipologia dei RIFIUTI .. 9 Modalit di conferimento dei farmaci scaduti (18 01 09) .. 10 Modalit di conferimento del vetro (20 01 02).. 10 Modalit di conferimento della carta e cartone (20 01 01) .. 10 Modalit di conferimento delle apparecchiature fuori uso, metalli, legno 11 Modalit di conferimento di altri rifuiti non pericolosi ..11 Modalit di conferimento dei RIFIUTI sanitari pericolosi a rischio infettivo (CER 18 01 03) .. 11 Mod. di conferim. dei RIFIUTI pericolosi liquidi a rischio chimico (CER 07 07 01 07 07 04 07 07 07).

3 15 Modalit di conferimento dei liquidi di fissaggio e sviluppo (09 01 04 e 09 01 01) .. 16 Modalit di conferimento di tutti gli altri RIFIUTI pericolosi).. 17 Modalit di conferimento delle parti anatomiche riconoscibili .. 17 Tenuta del registro dei RIFIUTI 18 10. Modalit di conferimento di RIFIUTI 18 Sostanze stupefacenti e psicotrope .. 18 RIFIUTI radioattivi (redatto a cura Fisica Sanitaria).. 18 Parti anatomiche riconoscibili (arti e feti).. 19 11. Locali di deposito temporaneo .. 19 12. Compilazione formulari e registri di carico e scarico .. 20 13. Normativa principale di 21 14. Distribuzione della procedura .. 22 Direzione Sanitaria Presidio Ospedaliero Centrale LA GESTIONE DEI RIFIUTI Rev. 00/2004 Pagina 3 di 3 1. OGGETTO In questo documento si descrivono il metodo previsto per lo smaltimento dei RIFIUTI ospedalieri e assimilabili agli urbani adattato alle esigenze delle del POC 2.

4 SCOPO Lo scopo di questo documento di descrivere in modo dettagliato le procedure di smaltimento dei RIFIUTI ospedalieri in modo che siano chiare a tutti gli operatori interessati dell' (sia del ruolo sanitario che tecnico) e disponibili al controllo per le autorit preposte. In sintesi si vuole giungere a: informare correttamente tutti gli operatori distinguere senza dubbi le diverse tipologie di RIFIUTI , il loro conferimento, il pretrattamento non avere giacenze di alcun genere di rifiuto ridurne la quantit , incrementare il riutilizzo e di prevenirne la pericolosit , 3. CAMPO DI APPLICAZIONE Tutti gli operatori delle sono tenuti all'applicazione dei metodi previsti nelle procedure descritte. Il monitoraggio dell'applicazione del metodo sotto la responsabilit ultima della Capo sala e degli operatori che contribuiscono al pretrattamento e conferimento dei RIFIUTI .

5 La Capo sala comunica alla Direzione Sanitaria eventuali distorsioni ad opera dell'Impresa di Pulizie, che tenuta a rispettare le condizioni dettate dalla Direzione Sanitaria e dalla normativa vigente in merito allo smaltimento dei RIFIUTI ospedalieri e degli assimilabili agli urbani. 4. DEFINIZIONI Codice CER: codice del Catasto Europeo dei RIFIUTI Deposito temporaneo: luogo deputato allo stoccaggio dei RIFIUTI fino al conferimento alla ditta esterna autorizzata allo smaltimento. Detentore: il produttore dei RIFIUTI , o la persona fisica o giuridica che li detiene. Gestione: raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei RIFIUTI compreso il controllo di queste operazioni. Luogo di produzione dei RIFIUTI : uno o pi edifici o stabilimenti, o siti infrastrutturali collegati tra loro all interno di un area delimitata in cui si svolgono le attivit di produzione dalle quali originano i RIFIUTI .

6 Produttore rifiuto: la persona la cui attivit ha prodotto materialmente il rifiuto. Punti di raccolta: stanze o aree di ciascun reparto, laboratorio o ambulatorio deputati alla raccolta temporanea prima del trasporto verso il deposito temporaneo; Raccolta: operazioni di prelievo, di cernita e di raggruppamento dei RIFIUTI per il loro trasporto. Raccolta differenziata: la raccolta idonea a raggruppare i RIFIUTI assimilabili urbani in frazioni merceologiche omogenee destinate al riutilizzo, al riciclaggio e al recupero di materia prima Direzione Sanitaria Presidio Ospedaliero Centrale LA GESTIONE DEI RIFIUTI Rev. 00/2004 Pagina 4 di 4 Recupero: i RIFIUTI devono essere smaltiti e recuperato senza pericolo per la salute dell uomo e senza usare procedimenti o metodi che possono provocare pregiudizio all ambiente.

7 Recupero rifiuto: operazioni, quali l utilizzazione come combustibile o altro mezzo per produrre energia o materia prima, rigenerazione, riciclo di sostanze, solventi, reimpiego di oli, ecc. alle quali viene sottoposto il rifiuto, effettuate senza pericolo per la salute dell uomo e senza recare pregiudizio dell ambiente. Rifiuto: in base al Dlgs. n. 22 si intende per rifiuto qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore necessiti lo smaltimento o abbia deciso o abbia l obbligo di smaltire. RIFIUTI sanitari: in base al DM , n. 219 sono sanitari i RIFIUTI prodotti da strutture pubbliche e private che svolgono attivit medica e veterinaria di prevenzione, di diagnosi, di cura, di riabilitazione e di ricerca, distinti in non pericolosi , pericolosi non a rischio infettivo , pericolosi a rischio infettivo , RIFIUTI da esumazione ed estumulazione , RIFIUTI derivanti da altre attivit cimiteriali , RIFIUTI assimilati ai RIFIUTI urbani , RIFIUTI sanitari che richiedono particolari sistemi di gestione.

8 Smaltimento rifiuto: operazioni, quali l incenerimento, la discarica, il deposito permanente, la biodegradazione, ecc. alle quali viene sottoposto il rifiuto, effettuate senza pericolo per la salute dell uomo e senza recare pregiudizio dell ambiente. Stoccaggio: le attivit di smaltimento consistenti in operazioni di deposito preliminare di RIFIUTI nonch le attivit di recupero consistenti nelle operazioni di messa in riserva di materiali. 5. DOCUMENTAZIONE UTILIZZATA NELLA STESURA DELLA PROCEDURA Capitolato speciale d appalto Documentazione di gare d appalto e lettere di aggiudicazione Formulari di identificazione RIFIUTI Registri di carico e scarico (per i RIFIUTI pericolosi) Dichiarazione annuale MUD (legge 70/94) 6. TIPOLOGIA DEI RIFIUTI L IDI produce sia RIFIUTI considerati non pericolosi, sia RIFIUTI considerati pericolosi.

9 La tabella successiva riporta un elenco di quelli prodotti con regolarit . Tra i RIFIUTI non pericolosi alcuni rientrano nel circuito dei RIFIUTI assimilabili agli urbani (vetro, carta e cartone, plastica), altri sono destinati comunque al recupero (argento delle pellicole e lastre radiografiche, componenti delle apparecchiature fuori uso, metalli, legno, olio vegetale, nastri e toner esausti), i restanti sono destinati allo smaltimento. Tra i RIFIUTI pericolosi, la maggior parte sono destinati allo smaltimento per incenerimento, mentre alcuni sono destinati al recupero di alcune componenti (accumulatori al PB, olio minerale, mercurio, liquidi di sviluppo). Direzione Sanitaria Presidio Ospedaliero Centrale LA GESTIONE DEI RIFIUTI Rev. 00/2004 Pagina 5 di 5 RIFIUTI NON PERICOLOSI* (CER) RIFIUTI PERICOLOSI* (CER) Farmaci scaduti 18 01 09 RIFIUTI a rischio infettivo 18 01 03 Pellicole e lastre fotografiche 09 01 07 Liquidi di fissaggio 09 01 04 Apparecchiature fuori uso 16 02 14 Liquidi di sviluppo 09 01 01 Carta e cartone 20 01 01 Sostanze chimiche pericolose 18 01 06 Metalli 17 04 05 20 01 40 RIFIUTI liquidi di laboratorio 07 07 04 07 07 01 07 07 07 Vetro 20 01 02 Sfigmomanometri contenenti Hg 06 04 04 Ingombranti 20 03 07 Accumulatori al Pb 16 06 01 Calcinacci e cartongesso 17 09 04 Olio minerale esausto 13 02 08 Plastica 20 01 39 Filtri cappa 07 05 10 Olio vegetale esausto 20 01 08 Nastri e toner esausti 15 01 02 Filtri aria 15 02 03 Fanghi da serbatoi settici 20 03 04 * elenco non esaustivo 7.

10 INDICAZIONI GENERALI Lo smaltimento dei RIFIUTI prevede una sequenza di atti che ogni operatore conosce: * prestare attenzione ai prodotti speciali * individuare il contenitore idoneo * chiudere correttamente * stoccare Gli infermieri sono i principali artefici del ciclo descritto entro l' Gli ausiliari intervengono nella fase di stoccaggio al punto d raccolta all'esterno dell' Ogni operatore conosce l'importanza delle azioni corrette nello smaltimento dei RIFIUTI che regolarizzano la prevenzione di incidenti ed infortuni da parte di tutti coloro che interviene nel processo: gli operatori sanitari, l'impresa di pulizia, gli addetti all'incenerimento presso la stazione ecologica. PRODUZIONE DI RIFIUTI SMALTIMENTO E/O RECUPERO Direzione Sanitaria Presidio Ospedaliero Centrale LA GESTIONE DEI RIFIUTI Rev.