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Relazione annuale - Banca d'Italia

Roma, 31 maggio 2017 Relazione annualeRelazione annualeCXXIII esercizioanno 2016centoventitreesimo esercizioRelazione annualeanno 2016 centoventitreesimo esercizioRoma, 31 maggio 2017 Banca d italia , 2017 IndirizzoVia Nazionale, 91 00184 Roma - ItaliaTelefono+39 0647921 Sito i diritti riservati. consentita la riproduzione a fini didattici e non commerciali, a condizione che venga citata la fonteISSN 1972-845X (stampa)ISSN 2280-4129 (online)Grafica e stampa a cura della Divisione Editoria e stampa della Banca d italia in RomaStampato nel mese di maggio 2017Il bilancio della Banca d italia disponibile sul sito internet dell Istituto ( ) oppure in formato cartaceo presso la Biblioteca Paolo Baffi (Via Nazionale 91, 00184 Roma, Appendice alla Relazione annuale , contenente le tavole statistiche, le note metodologiche, la descrizione dei principali provvedimenti in materia economica, il glossario e il siglario, disponibile sul sito internet della Banca d D ITALIAR elazione annualeIII 2016 INDICEL ECONOMIA INTERNAZIONALE E L AREA DELL andamenti macroeconomici, le politiche e i mercati finanziari internazionali 3I principali paesi avanzati3 Riquadro.)

BANCA DITALIA Relazione annuale III 2016 INDICE L’ECONOMIA INTERNAZIONALE E L’AREA DELL’EURO 1. Gli andamenti macroeconomici, le politiche e i mercati finanziari internazionali 3

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1 Roma, 31 maggio 2017 Relazione annualeRelazione annualeCXXIII esercizioanno 2016centoventitreesimo esercizioRelazione annualeanno 2016 centoventitreesimo esercizioRoma, 31 maggio 2017 Banca d italia , 2017 IndirizzoVia Nazionale, 91 00184 Roma - ItaliaTelefono+39 0647921 Sito i diritti riservati. consentita la riproduzione a fini didattici e non commerciali, a condizione che venga citata la fonteISSN 1972-845X (stampa)ISSN 2280-4129 (online)Grafica e stampa a cura della Divisione Editoria e stampa della Banca d italia in RomaStampato nel mese di maggio 2017Il bilancio della Banca d italia disponibile sul sito internet dell Istituto ( ) oppure in formato cartaceo presso la Biblioteca Paolo Baffi (Via Nazionale 91, 00184 Roma, Appendice alla Relazione annuale , contenente le tavole statistiche, le note metodologiche, la descrizione dei principali provvedimenti in materia economica, il glossario e il siglario, disponibile sul sito internet della Banca d D ITALIAR elazione annualeIII 2016 INDICEL ECONOMIA INTERNAZIONALE E L AREA DELL andamenti macroeconomici, le politiche e i mercati finanziari internazionali 3I principali paesi avanzati3 Riquadro.)

2 Le implicazioni economiche del referendum britannico sull uscita dall Unione europea 6Le principali economie emergenti 9 Riquadro: La crescita della produttivit e l efficienza allocativa nei maggiori paesi emergenti 10I mercati finanziari e valutari commercio internazionale, i prezzi delle materie primee le bilance dei pagamenti 17Il commercio internazionale 17 Riquadro: I timori per l apertura commerciale e l esposizione alle conseguenze della globalizzazione 19I prezzi e i mercati delle materie prime 21 Gli squilibri nelle bilance dei pagamenti andamenti macroeconomici e le politiche di bilancio nell area dell euro25La fase ciclica25I prezzi e i costi27 Riquadro: La trasmissione del prezzo del petrolio alle attese di inflazione nell area dell euro 29I mercati finanziari 30Le politiche di bilancio 31 Riquadro: La politica di bilancio nell area dell euro negli anni della crisi 32 Riquadro: Gli investimenti pubblici nell area dell euro: modalit di finanziamento ed effetti sull economia 35La governance europea politica monetaria nell area dell euro42L azione di politica monetaria42 Riquadro: Il basso livello dei tassi di interesse: le determinanti 44Le operazioni di politica monetaria 46I tassi di interesse e il cambio dell euro 47 Riquadro: Il basso livello dei tassi di interesse: implicazioni per la politica monetaria 48La moneta e il credito 49 Banca D ITALIAR elazione annuale2016 IVL ECONOMIA quadro di insieme55 Riquadro: Le determinanti dell attivit economica nel 2016 secondo il modello della Banca d italia 55 Riquadro: L output gap in italia 57 Riquadro: L economia del Mezzogiorno dopo la recessione imprese65 Gli andamenti economici65 Riquadro: L andamento degli investimenti e la ripresa ciclica 68Le fonti di finanziamento 74 Riquadro.

3 Allocazione del credito e caratteristiche di impresa famiglie80Il reddito e la sua distribuzione80 Riquadro: L andamento della disuguaglianza durante le recessioni 82I consumi 85La ricchezza delle famiglie, il mercato delle abitazioni e l indebitamento 87 Riquadro: L indagine sui livelli di alfabetizzazione finanziaria degli adulti mercato del lavoro96L occupazione e le ore lavorate96La disoccupazione e l offerta di lavoro99 Riquadro: Allungamento della vita lavorativa e mercato del lavoro 100La contrattazione e le relazioni industriali 102 Riquadro: Le tendenze in atto nelle relazioni industriali prezzi, i costi e la competitivit 105I prezzi al consumo105 Riquadro: Le aspettative di inflazione delle imprese italiane secondo l indagine Banca d italia -Il Sole 24 Ore 107I prezzi alla produzione e dei beni importati 109Il costo del lavoro 109 Riquadro: Indicatori di competitivit nell area dell euro: prezzi, costi e margini 110La competitivit di prezzo domanda estera e la bilancia dei pagamenti114Le esportazioni e le importazioni114 Riquadro: Il miglioramento delle esportazioni italiane di beni dal 2010 115Il conto corrente e il conto capitale 118 Riquadro: La dinamica del saldo dei redditi da capitale dal 1999 120Il conto finanziario 121 Riquadro: L andamento del saldo della Banca d italia su TARGET2 122La posizione patrimoniale sull estero 125 Banca D ITALIAR elazione annualeV finanza pubblica127La finanza pubblica nel 2016127Le entrate130Le spese133Il debito delle Amministrazioni pubbliche134 Riquadro: I debiti commerciali delle Amministrazioni pubbliche 135Le prospettive 137 Riquadro.

4 Un applicazione del modello di microsimulazione BIMic alle modifiche apportate alla quattordicesima ai pensionati regolamentazione dell attivit di impresa e il contesto istituzionale141La concorrenza e la regolamentazione dei mercati141 Riquadro: La riduzione degli oneri burocratici per l avvio delle nuove attivit produttive 142La regolamentazione dell attivit di impresa 143 Riquadro: Il concordato preventivo: evidenze dai microdati sulle procedure 144I fattori di contesto 146 Riquadro: Produttivit dei tribunali e durata dei processi 147 Riquadro: Caratteristiche del pubblico impiego e indici di corruzione 148 Riquadro: Gli effetti economici della diffusione della criminalit organizzata nel Centro Nord intermediari creditizi e gli investitori istituzionali152La struttura dell industria bancaria italiana153 Riquadro: Il regime di risoluzione delle banche nell Unione europea e negli Stati Uniti 154Le attivit 157I crediti deteriorati 158 Riquadro: I tassi di recupero delle sofferenze 160La raccolta 161La redditivit e il patrimonio 163 Riquadro: La redditivit delle principali banche europee e italiane 164 Riquadro: La partecipazione pubblica nel capitale delle banche vigilate dall SSM 166Le misure a sostegno della stabilit del sistema bancario 168 GLI ALTRI INTERMEDIARI CREDITIZI E I CONFIDI 169 GLI INVESTITORI ISTITUZIONALI mercati monetari e finanziari174Il mercato monetario174Il mercato dei titoli pubblici175 Riquadro: I detentori di titoli pubblici italiani 175 Riquadro: Il livello dei rendimenti a lungo termine e i premi per scadenza 177 Riquadro: L andamento dello spread sovrano dell italia 179Il mercato delle obbligazioni delle imprese e delle banche 180 Riquadro.

5 L impatto degli acquisti di obbligazioni private da parte dell Eurosistema 181Il mercato azionario 183Le infrastrutture di mercato 185 Banca D ITALIAR elazione annuale2016 VIAVVERTENZELe elaborazioni dei dati, salvo diversa indicazione, sono eseguite dalla Banca d italia ; per i dati dell Istituto si omette l indicazione della convenzionali: il fenomeno non esiste;.. il fenomeno esiste, ma i dati non si conoscono;.. i dati non raggiungono la cifra significativa dell ordine minimo considerato;:: i dati sono statisticamente non la denominazione dei paesi europei indicati in sigla all interno della pubblicazione, cfr. il Manuale interistituzionale di convenzioni redazionali dell Unione europea ( ).15. La produttivit in italia : andamenti e determinanti 186 Produttivit e crescita 186 Riquadro: Le tendenze di lungo periodo della produttivit totale dei fattori in italia e in alcuni paesi industriali 188 Produttivit , efficienza allocativa e dinamiche demografiche di impresa 190Le determinanti della crescita della produttivit 192 Riquadro: Le valutazioni degli effetti macroeconomici delle riforme 192 CONSIDERAZIONI FINALI 203 AMMINISTRAZIONE DELLA Banca D italia 235L ECONOMIA INTERNAZIONALE E L AREA DELL EUROBANCA D ITALIAR elazione annuale320161.

6 GLI ANDAMENTI MACROECONOMICI, LE pOLITIChE E I MERCATI FINANZIARI INTERNAZIONALINel 2016 l economia mondiale cresciuta a un ritmo inferiore alle attese (3,1 per cento). L espansione nei paesi emergenti e in via di sviluppo stata contenuta. Gli Stati Uniti e il Regno Unito, pur mostrando una solida dinamica di fondo, hanno fornito alla crescita globale un contributo modesto, solo in parte compensato dall espansione, superiore alle attese, del Giappone e dell area dell inizio dello scorso anno si erano diffuse preoccupazioni sui mercati internazionali in seguito a incertezze sulle prospettive dell economia cinese. La successiva pubblicazione di dati favorevoli sull andamento dell attivit economica del paese ha contribuito a riassorbire le giugno l esito del referendum sull uscita del Regno Unito dall Unione europea (Brexit) ha determinato una temporanea volatilit sui mercati, poi rientrata; non si finora riflesso in un peggioramento sulle prospettive di crescita di breve termine, anche in seguito alle politiche fortemente espansive messe in atto dalle autorit britanniche.

7 Restano tuttavia incerte le implicazioni di medio e lungo periodo, dipendenti da un negoziato che si preannuncia eccezionalmente inflazione globale leggermente risalita, grazie al recupero dei prezzi dei beni energetici e all accelerazione della componente di fondo, che tuttavia rimane debole. La Riserva federale ha continuato a rialzare i tassi ufficiali, prospettando una normalizzazione della politica monetaria lievemente pi rapida; il dollaro si rafforzato. In Giappone e nel Regno Unito sono state adottate nuove misure rendimenti dei titoli a lunga scadenza dei principali paesi avanzati sono aumentati dopo le elezioni statunitensi; i mercati azionari hanno raggiunto nuovi massimi. Resta co-munque ampia l incertezza sulle prospettive delle politiche macroeconomiche e commer-ciali, che contrasta con l ottimismo prevalente sui mercati. Le condizioni finanziarie nei paesi emergenti sono complessivamente migliorate; si interrotto il deflusso di principali paesi avanzatiNel 2016 la crescita delle economie avanzate stata dell 1,7 per cento, due decimi di punto in meno rispetto al 2015 e a quanto previsto un anno fa dal Fondo monetario internazionale (FMI)1.

8 Aumentato il contributo alla crescita fornito dai consumi, anche per il basso costo dell energia che ha avuto ricadute positive sul potere d acquisto delle 1 FMI, World Economic Outlook, aprile D ITALIAR elazione annuale20164famiglie. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito l evoluzione dell attivit economica si irrobustita nella seconda parte dell anno, continuando a beneficiare dell incremento dell occupazione. L economia giapponese, sostenuta dallo stimolo fiscale, cresciuta pi del previsto. L aumento dei prezzi del petrolio (da livelli molto bassi) e il progressivo rafforzamento congiunturale hanno sostenuto l inflazione rispettivamente nella prima e nella seconda met dell il 2010 e il 2016 l incremento della produttivit totale dei fattori stato dello 0,6 per cento (tra il 2000 e il 2007 era stato poco pi dell 1 per cento). La bassa dinamica della produttivit nelle economie avanzate continuer a rappresentare un freno per la crescita: l FMI stima un aumento marginale, allo 0,7 per cento, nella media dei prossimi cinque anni.

9 Stati Uniti. Nel 2016 il PIL ha decelerato all 1,6 per cento (dal 2,6 dell anno precedente; fig. ), quasi un punto in meno delle aspettative (l FMI prevedeva il 2,4 per cento). Consumi privati e investimenti hanno continuato a fornire un apporto positivo, seppure in misura minore rispetto all anno precedente, mentre si ridotto quello negativo delle esportazioni nette, nonostante l apprezzamento del dollaro in termini effettivi nominali. Le attese di crescita per il 2017 si collocano al 2,3 per cento; sono state riviste lievemente al rialzo in Relazione alle aspettative di un forte stimolo fiscale, sulle cui caratteristiche tuttavia permane una grande incertezza, da parte della nuova amministrazione. Lo scorso 26 aprile sono stati anticipati alcuni contenuti della riforma della tassazione che prevede tra l altro riduzioni delle aliquote sulle persone fisiche e sulle imprese, nonch la possibilit di rimpatrio dei profitti di impresa a condizioni creazione di nuovi posti di lavoro proseguita, seppure a un ritmo pi moderato rispetto all anno precedente.

10 Il tasso di disoccupazione sceso al 4,7 per cento, in linea con il valore di equilibrio di lungo periodo stimato dalla Riserva federale. La sottoccu-pazione, definita sommando ai disoccupati i lavoratori involontariamente a part-time e i soggetti che si dichiarano interessati a un occupazione ma non la cercano attivamente (marginally attached), diminuita al 9,2 per cento (dal 9,9 di inizio anno); prima della Figura e inflazione nei principali paesi avanzati (1)(a) crescita del PIL(b) inflazione (2)2016-1012345-101234520112012201320142 015 Regno UnitoStati Uniti2016-1012345-1012345201120122013201 42015area dell'euroGiapponeFonte: statistiche nazionali.(1) Dati annuali; variazioni percentuali sul periodo corrispondente. (2) Per gli Stati Uniti: deflatore dei consumi; per il Giappone: indice dei prezzi al consumo; per l area dell euro e il Regno Unito: indice armonizzato dei prezzi al D ITALIAR elazione annuale52016crisi questa misura aveva toccato un minimo dell 8 per cento. Il progressivo irrobustimen-to del mercato del lavoro ha contribuito a una lieve accelerazione dei salari; ci si riflesso nell inflazione di fondo (che esclude le componenti pi volatili, relative ai beni energetici e alimentari), salita all 1,7 per cento.


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