FDG - PPET/CT - asl2.liguria.it

1 Redazione a cura delPersonale della Struttura Complessa di Medicina NucleareSegreteria: : PET/CT: 019 Corona PET CT 13/12/2006 Pagina 20 Azienda Ospedaliera Ospedale Santa Corona Pietra LigureDIPARTIMENTO DIAGNOSTICA per IMMAGINID irettore Dottor G. SerafiniSTRUTTURA COMPLESSA MEDICINA NUCLEARED irettore Dottor L. BertolazziFDG - PPET/CTTomografia ad Emissione di Positroni con Fluoro-desossi-glucosio (18F-FDG) associata a Tomografia ComputerizzataIInnddaaggiinnee iinntteeggrraattaa ddeelllloo ssttuuddiioo ddii ffuunnzziioonnaalliitt mmeettaabboolliiccaa ttiissssuuttaallee ee ddii mmoorrffoollooggiiaa ppeerr uunnaa ddiiaaggnnoossii ppii aaccccuurraattaa ee ppeerr iill ccoorrrreettttoo iitteerr tteerraappeeuuttiiccooDicembre 2006 Santa Corona PET CT 13/12/2006 Pagina 1 Santa Corona PET CT 13/12/2006 Pagina 2 Santa Corona PET CT 13/12/2006 Pagina 19 CCooss'' llaa PPEETT//CCTT una nuova indagine diagnostica complessa non invasiva

2 Che, con un'unica apparec-chiatura, permette di ottenere le immagini morfologiche del corpo umano, fornitedalla CT (Computed Tomography) e le immagini dei processi metabolici tissutali,fornite dalla PET (Positron Emission Tomography), mediante un sistema di "coregi-strazione".La principale fonte di energia del corpo umano il glucosio e la PET sfrutta la pro-priet che possiede tale sostanza di accumularsi nei tessuti proporzionalmente alloro fabbisogno energetico; il consumo di glucosio pu risultare aumentato in alcu-ne patologie, specie di natura studio PET, per la caratterizzazione di una neoformazione scoperta con altremetodiche (Rx, CT, RM, Ecografia), evidenzia la distribuzione nell'organismo umanodi una sostanza simile al glucosio e l'eventuale aumentato accumulo a livello dellaneoformazione.

3 Come analogo del glucosio viene impiegato il Fluoro-Desossi-Glucosio (FDG) a cui legata una piccola quantit di materiale radioattivo (non unmezzo di contrasto contenente iodio), il Fluoro-18 (18F) che emette Corona PET CT 13/12/2006 Pagina 3Il 18F- FDG, iniettato per via endovenosa, si accumula e rimane intrappolato nellecellule dell'organismo in maniera proporzionale al loro fabbisogno metabolico e lamappa "tridimensionale" della sua distribuzione viene registrata dal tomografo risultato finale viene stampato su comune lastra o carta a colori come i pi comu-ni esami "coregistrazione"e l'analisi delle immagini PET e CT, acquisite con la stessa appa-recchiatura (PET/CT)

4 , permettono di accertare e studiare la presenza, la localizza-zione anatomica, l'estensione e l'evoluzione nel tempo di vari processi patologici. Inalcuni casi, per valutare la localizzazione della patologia, pu essere eseguita anchela CT con mezzo di contrasto al termine dell'acquisizione / CTPET4 Santa Corona PET CT 13/12/2006 Pagina 45 nneecceessssaarriiaa uunnaa pprreeppaarraazziioonnee ppaarrttiiccoollaarree ee ccii ppoossssoonnoo eesssseerree eeffffeettttii ccoollllaatteerraallii?? Prima dell'esecuzione di una indagine PET, importante segnalare even-tuali altre patologie, interventi chirurgicio trattamenti farmaco-logiciin corso oppure eseguiti in passato; in particolare dovrebberotrascorrere almeno 2 - 3 mesi da manovre chirurgiche o radioterapiaper evitare immagini falsamente positive dovute a fenomeni infiamma-tori o riparativi.

5 Il valore della glicemia a digiuno il parametro pi importante per otte-nere un risultato valido, per cui il tasso di glucosio ematico non dovr supe-rare certi limiti stabiliti, caso per caso, dal Medico Nucleare. Il paziente dovr essere digiuno da almeno 6 - 8 ore prima dell'ora fis-sata per l'esecuzione dell'esame e ben idratato( consentito, anzi rac-comandato, assumere in abbondanza liquidi non zuccherati e privi di caffei-na ma preferibilmente solo acqua naturale) ed il giorno precedente nondovr sottoporsi ad intensa attivit fisica in quanto tali condizioni rischianodi falsare il risultato dell'indagine.

6 Il paziente non dovr sospendere la terapia farmacologia che abitual-mente assume, a meno che non siano state date specifiche disposizioni;inoltre deve avvisare il Personale Sanitario qualora fosse in gravidanza,se ne avesse il sospetto o se stesse allattando e se soffrisse di claustro-fobia. Se il paziente affetto da diabete mellito e se in terapia insulinica, o conaltri ipoglicemizzanti orali deve farlo presente al personale sanitario. La pic-cola quantit di analogo del glucosio somministrata per l'esame (pari ad uncucchiaino da caff ) non in grado di innalzare i valori di base della glicemiae provocare effetti Corona PET CT 13/12/2006 Pagina 5 Non sono stati riscontrati effetti collaterali significativi o reazioni allergichee la dose di radiazioni assorbita dal corpo del paziente paragonabile a quel-la di una comune CT.

7 Nel caso in cui sia necessaria l'esecuzione di una CTcon contrasto al termine della scansione PET, dovranno essere rispettate leprecauzioni previste. Dopo l'esecuzione dell'esame, il paziente pu allontanarsi autonomamentedal Servizio e riprendere la sua attivit quotidiana senza alcuna restrizione(guidare, mangiare, bere, lavorare, assumere farmaci, ecc.); l'unica avverten-za di soggiornare il meno possibile e ad una certa distanza (3-4 metri) dabambini e donne in stato interessante il tempo necessario (6-8 ore) affinch la radioattivit venga smaltita completamente.

8 La dinamica dell'esame occupa di regola questi tempi: un'ora di attesa dopola somministrazione del radiofarmaco prima di eseguire la scansione, che hauna durata media di circa 30 Corona PET CT 13/12/2006 Pagina 6L'applicazione clinica della PET da considerarsi un "work in progress" soprattuttoper quel che riguarda la ricerca di nuovi traccianti per la caratterizzazione e la dia-gnosi di patologie in cui non indicato l'impiego del 18F - seguito si propone un breve estratto che illustra le principali patologie oncologi-che in cui indicato l'impiego della PET/CT con 18F-FDG.

9 Attualmente l'oncologia rappresenta il campo di applicazione clinica principale,occupando oltre il 95% di tutti le prestazioni PET/CT fonti bibliografiche di riferimento documentano i criteri di appropriatezza dellametodica basati sulla EBM (Evidence Based Medicine). Sono presentati anche cenni sull'uso della PET con 18F-FDG in ambito cardiologico,neurologico e nei processi Corona PET CT 13/12/2006 Pagina 7 RRuuoolloo iinn oonnccoollooggiiaa Caratterizzare lesioni dubbie rilevate da altri esami radiologici tradizionali cos da poter evitare eventuali interventi chirurgici e/o metodiche invasive (biopsiaescissionale).

10 Studiare l'estensione della patologia al momento della diagnosi in modo daconsentire una migliore strategia terapeutica (chirurgia, chemioterapia eradioterapia) per ciascun paziente. Diagnosticare l'eventuale ripresa di malattia. Controllare gli effetti dei trattamenti a cui il paziente stato sottoposto(anche a breve termine). Mappare i piani di trattamento radioterapico. La PET identifica il tessutoneoplastico metabolicamente attivo da irradiare, da quello reattivo, infiam-matorio o necrotico da non irradiare.