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programma ECONOMIA AZIENDALE - …

DISCIPLINA: ECONOMIA AZIENDALE . AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING CLASSE V MODULI UNITA DIDATTICHE 1. LE IMPRESE INDUSTRIALI CARATTERI STRUTTURALI ED ORGANIZZATIVI LA GESTIONE IL SISTEMA INFORMATIVO LA CONTABILITA GENERALE ED IL BILANCIO D ESERCIZIO 2. ANALISI, REVISIONE E CERTIFICAZIONE DI BILANCIO L ANALISI PER INDICI L ANALISI PER FLUSSI LA REVISIONE E LA CERTIFICAZIONE DEL BILANCIO 3. LA VALUTAZIONE DEL PATRIMONIO AZIENDALE I BILANCI STRAORDINARI LA VALUTAZIONE AZIENDALE IN MOMENTI STRAORDINARI 4. LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA ED IL CONTROLLO DELLA GESTIONE LA CONTABILITA DI GESTIONE PIANI E PROGRAMMI AZIENDALI 5.

competenze di ciascun organo aziendale. ... La parte dell’economia aziendale che si occupa della rilevazione delle operazioni di

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  Aziendale, Economia, Economia aziendale

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1 DISCIPLINA: ECONOMIA AZIENDALE . AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING CLASSE V MODULI UNITA DIDATTICHE 1. LE IMPRESE INDUSTRIALI CARATTERI STRUTTURALI ED ORGANIZZATIVI LA GESTIONE IL SISTEMA INFORMATIVO LA CONTABILITA GENERALE ED IL BILANCIO D ESERCIZIO 2. ANALISI, REVISIONE E CERTIFICAZIONE DI BILANCIO L ANALISI PER INDICI L ANALISI PER FLUSSI LA REVISIONE E LA CERTIFICAZIONE DEL BILANCIO 3. LA VALUTAZIONE DEL PATRIMONIO AZIENDALE I BILANCI STRAORDINARI LA VALUTAZIONE AZIENDALE IN MOMENTI STRAORDINARI 4. LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA ED IL CONTROLLO DELLA GESTIONE LA CONTABILITA DI GESTIONE PIANI E PROGRAMMI AZIENDALI 5.

2 LE IMPRESE BANCARIE IL RUOLO DELLE BANCHE IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO LA GESTIONE DELLE IMPRESE BANCARIE LE OPERAZIONI DI RACCOLTA I FIDI BANCARI LE OPERAZIONI D IMPIEGO MAPPA CONCETTUALE "MODULO 1" LE IMPRESE INDUSTRIALI ASPETTI STRUTTURALI ASPETTI GESTIONALI ASPETTI CONTABILI Le principali classificazioni La struttura Del patrimonio Le strutture organizzative Scritture d esercizio Le principali Scelte operative I processi produttivi I settori della gestione Scritture di Fine periodo La formazione del reddito La contabilit generale Il sistema informativo Bilancio D esercizio MODULO 1 LE IMPRESE INDUSTRIALI Caratteri strutturali ed organizzativi Le imprese industriali sono aziende di produzione diretta che attuano la trasformazione delle materie prime in semilavorati o prodotti finiti destinati allo scambio nel mercato.

3 Tali imprese a differenza delle imprese mercantili, attuano sia un processo tecnico sia economico. I processi attraverso i quali si ottiene la produzione, ha subito nel corso degli anni notevoli trasformazioni in relazione ai continui progressi delle tecnologie che hanno portato a stili di vita diversi ed a richieste sempre pi esigenti da parte dei consumatori. Le imprese industriali si sono via via adattate a queste mutevoli esigenze individuando delle linee di azione ben precise che possiamo cos sintetizzare: continua innovazione tecnologica orientamento della produzione al cliente qualit totale nuovi sistemi di gestione della produzione Uno dei principali problemi che si pongono alla costituzione di un azienda industriale la sua localizzazione, ossia la scelta del luogo geografico dove ubicare la sede e/o le eventuali filiali in cui sar attuata la produzione o la commercializzazione di un determinato prodotto.

4 In considerazione di ci occorre analizzare una serie di molteplici fattori che incideranno sulla gestione economica dell impresa e che possiamo cos riassumere: vicinanza dei mercati di sbocco e di approvvigionamento delle merci personale qualificato disponibilit di fonti di energia infrastrutture adeguate possibili finanziamenti pubblici possibilit di reperire finanziamenti a basso costo altro ancora Tali fattori, occorre puntualizzare, sono di fondamentale importanza per la determinazione dell avviamento AZIENDALE , cio della sua capacit reddituale. La struttura organizzativa di un impresa industriale costituita dalle singole funzioni aziendali, le quali sono espletate dagli organi ai quali sono assegnati dei compiti, mansioni e posizioni ben precise nel rispetto di determinati rapporti gerarchici fra le varie unit organizzative le quali sono stratificate in vari livelli di autorit e di responsabilit.

5 Le strutture organizzative pi comuni sono: la struttura funzionale la struttura divisionale la struttura per matrice La struttura funzionale costituita da un modello organizzativo nel quale le attivit sono raggruppate in base a funzioni aziendali omogenee (marketing, produzione, amministrazione, personale, ecc.). Tale struttura organizzativa non risulta di tipo gerarchico, ma si propone come un modello che adotta il principio della specializzazione e quindi l assolvimento di compiti avviene in base alle specifiche competenze di ciascun organo AZIENDALE . La struttura divisionale adottata da aziende di grandi dimensioni, le quali hanno una diversificazione delle produzioni e/o delle aree geografiche in cui operano. Per tali imprese la direzione delle singole funzioni aziendali affidata ad organi responsabili di una certa attivit , area geografica, linea di produzione Per tali ragioni essa risulta una struttura di tipo decentrata, in quanto le singole divisioni, sono dotate di autonomia operativa e la direzione preposta responsabile della redditivit della divisione stessa.

6 La struttura per matrice adottata da imprese di grandi dimensioni che operano su commessa o per progetti e che attuano una divisione per funzione e per progetto da realizzare. In tale struttura organizzativa, i singoli progetti, produzioni o commesse di lavorazione, hanno una gestione separata delle attivit e degli organi che sono preposti alla sua realizzazione, pur mantenendo una direzione generale unica che garantisce il raggiungimento degli obiettivi primari aziendali. La gestione La gestione l insieme delle operazioni aziendali rivolte al perseguimento degli obiettivi aziendali. L impresa industriale attua una serie di operazioni che possiamo cos classificare: operazioni di finanziamento operazioni di investimento operazioni di trasformazione fisico-tecnica operazioni di disinvestimento La gestione pu essere analizzata sotto l aspetto economico, finanziario e tecnico.

7 L aspetto economico relativo al sostenimento dei costi ed al conseguimento dei ricavi che influiscono sulla determinazione della redditivit AZIENDALE . L aspetto finanziario relativo al reperimento delle fonti di finanziamento a titolo di capitale proprio o di capitale dei terzi. L aspetto tecnico si riferisce ai processi interni di trasformazione. Una delle problematiche relative alla produzione relativa al perseguimento della flessibilit e dell elasticit . Per flessibilit s intende la capacit del sistema produttivo di adeguarsi in tempi rapidi a modifiche strutturali nella composizione dei prodotti per andare incontro alle mutevoli richieste del mercato. Per elasticit s intende la capacit del sistema produttivo di adeguarsi in tempi rapidi a volumi produttivi diversi in relazione alle specifiche richieste del mercato.

8 L automazione dei processi di produzione vista nell ottica della flessibilit e dell elasticit e persegue i seguenti obiettivi: diversificare la produzione migliorare la qualit aumentare la flessibilit e l elasticit produttiva rispondere in modo puntuale alle specifiche richieste del mercato E comunque importante far notare che un elevato grado di automazione richiede ingenti investimenti ed elevate professionalit , per cui diventa fondamentale un analisi attenta dei costi benefici per individuare in modo corretto l opportunit in termini economici di procedere ad operazioni che possono incidere in modo rilevante sulla redditivit AZIENDALE . Il sistema informativo E l insieme delle persone, dei mezzi e delle procedure con cui si attua la raccolta,l elaborazione, lo scambio e l archiviazione dei dati, allo scopo di ottenere un flusso organizzato di informazioni che gli organi aziendali possano utilizzare per assumere razionalmente le decisioni.

9 Le scelte di investimento, soprattutto nelle grandi imprese, costituiscono delle scelte guidate: Le alternative sono spesso molteplici e non di rado celano il sostenimento di costi indiretti e di difficile preventivazione, sorge a tal proposito la necessit di reperire, prima di attuare l investimento, tutti i dati necessari all individuazione dei rendimenti attesi. Tali dati ci sono forniti dalla contabilit generale, dalla contabilit industriale, dalla programmazione, dal budget, dall analisi degli scostamenti e dall analisi di bilancio, per essere infine selezionati, sintetizzati e interpretati dal sistema informativo direzionale. Una scelta di investimento sbagliata pu comportare la perdita dei rendimenti previsti e nei casi peggiori l eliminazione del prodotto venduto sul mercato o addirittura cambiamenti strutturalmente rilevanti come la cessione di rami o di complessi aziendali.

10 Attraverso una continua analisi dei costi possibile raggiungere gli obiettivi prioritari preventivati, prefissati dalla programmazione e dal budget. L analisi degli scostamenti ci permette di individuare tempestivamente il mancato raggiungimento degli obiettivi anche parziali e quindi di attuare tutte le azioni correttive che si ritengono idonee a ripristinare una condizione ottimale di efficienza gestionale. La contabilit generale ed il bilancio d esercizio La parte dell ECONOMIA AZIENDALE che si occupa della rilevazione delle operazioni di gestione prende il nome di contabilit e se questa si riferisce alle operazioni di gestione compiute durante l esercizio, prende il nome di contabilit generale. La contabilit generale occupa un posto intermedio fra il controllo preventivo e il controllo consuntivo della gestione.


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