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Protocollo Aziendale - ASL CN2

Corretto utilizzo di Eparine e Fondaparinux nell ambito di profilassi e trattamento dei Tromboembolismi Protocollo Aziendale 1 stesura luglio 2010 2 Azienda Sanitaria Locale CN2 - Alba e Bra Via Vida, 10 12051 Alba (CN) Direttore Generale: Dott. G. Monchiero Direttore Sanitario: Dott. F. Morabito Direttore Amministrativo: Dott. G. Barbieri Documento elaborato dal Gruppo di Lavoro, approvato dai Direttori delle di riferimento, dalla Commissione Farmaceutica Interna e dalla Commissione Terapeutica Aziendale . 3 GRUPPO DI LAVORO Dr. P. Allione Medico SOC Oncologia Dr. V. Battaglia Direttore ff. SOC Servizio Farmaceutico Territoriale Dr. S. Bertolo Dirigente Medico SOC Ortopedia Dr. G. Cagnazzo Medico di Medicina Generale Capalbo Medico SOC Chirurgia Alba A.

Corretto utilizzo di Eparine e Fondaparinux nell’ambito di profilassi e trattamento dei Tromboembolismi Protocollo Aziendale 1° stesura luglio 2010

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1 Corretto utilizzo di Eparine e Fondaparinux nell ambito di profilassi e trattamento dei Tromboembolismi Protocollo Aziendale 1 stesura luglio 2010 2 Azienda Sanitaria Locale CN2 - Alba e Bra Via Vida, 10 12051 Alba (CN) Direttore Generale: Dott. G. Monchiero Direttore Sanitario: Dott. F. Morabito Direttore Amministrativo: Dott. G. Barbieri Documento elaborato dal Gruppo di Lavoro, approvato dai Direttori delle di riferimento, dalla Commissione Farmaceutica Interna e dalla Commissione Terapeutica Aziendale . 3 GRUPPO DI LAVORO Dr. P. Allione Medico SOC Oncologia Dr. V. Battaglia Direttore ff. SOC Servizio Farmaceutico Territoriale Dr. S. Bertolo Dirigente Medico SOC Ortopedia Dr. G. Cagnazzo Medico di Medicina Generale Capalbo Medico SOC Chirurgia Alba A.

2 Cappelletti Medico SOC Nefrologia e Dialisi Dr. E. Daneluzzo Medico SOC Psichiatria Dr. A. Dellaselva Medico SOC Anestesia e Rianimazione Dott. G. Fantino Medico SOC Chirurgia Generale Bra Dr. Fasolo Medico SOC Urologia N. Ferrero - Medico SOC Medicina e Chirurgia d Urgenza Dr. M. Giraudo Medico SOC Neurologia L. Infante Farmacista SOC Farmacia Ospedaliera Marengo Medico di Medicina Generale Dr. L. Monchiero - Direttore Distretto Alba V. Recalenda Farmacista SOC Farmacia Ospedaliera Dr. F. Riella Direttore ff. SOC Farmacia Ospedaliera S. Stefani Direttore SOS Ematologia Dr. D. Tagliati Medico SOC Ostetricia-Ginecologia Dr. A. Tarani - Medico SOC Ostetricia-Ginecologia Dott. D. Tucci Fenga Medico SOC Cardiologia Segreteria Organizzativa e Scientifica: Farmacia Ospedaliera tel.

3 (Alba); (Bra) Coordinatore Gruppo di lavoro Area Chirurgica: L. Infante - e-mail: Coordinatore gruppo di lavoro Area Internistica: V. Recalenda - e-mail: 4 Indice Introduzione .. pag. 5 Metodi .. pag. 6 Cenni di farmacologia .. pag. 7 Indicazioni e posologia di EBPM e fondaparinux .. pag. 11 Controindicazioni di eparine e fondaparinux .. pag. 13 Raccomandazioni generali .. pag. 15 Profilassi e anestesia loco-regionale .. pag. 16 Profilassi in terapia intensiva .. pag. 16 Profilassi e insufficienza renale .. pag. 17 Profilassi in chirurgia generale .. pag. 18 Profilassi in chirurgia urologica .. pag. 20 Profilassi in chirurgia ortopedica .. pag. 21 Profilassi in chirurgia toracica .. pag. 23 Profilassi in Medicina .. pag. 25 Focus su paziente oncologico .. pag. 28 Focus su paziente in gravidanza e puerperio.

4 Pag. 28 Profilassi in Cardiologia .. pag. 30 Terapia del Tromboembolismo .. pag. 31 Profilassi e trattamento in corso d pag. 33 Glossario delle abbreviazioni .. pag. 34 APPENDICE: La terapia ponte .. pag. 35 5 INTRODUZIONE Questo documento nasce dal lavoro di un Gruppo di Specialisti appartenenti all ASL CN2 a cui la Commissione Farmaceutica Interna dell Azienda, presieduta dal Direttore Sanitario dr. Morabito, ha demandato il compito di individuare i percorsi diagnostico-terapeutici di utilizzo di Eparine a Basso Peso Molecolare (EBPM) e/o Fondaparinux nell ambito della prevenzione degli eventi tromboembolici nelle varie discipline mediche. Sottoposto all approvazione dei relativi Responsabili di Struttura, e della Commissione Terapeutica Aziendale , questo documento si propone come strumento terapeutico condiviso e validato.

5 Si sottolinea che si tratta di un Protocollo terapeutico, pertanto i farmaci indicati e le raccomandazioni d uso fanno riferimento ai principi attivi presenti nel Prontuario Terapeutico Aziendale di utilizzo consolidato in ogni specifica realt al momento della stesura della presente edizione. Resta inteso che in caso di variazioni apportate al Prontuario Aziendale le stesse verranno apportate al presente Protocollo . Tuttavia le indicazioni e le modalit d uso di tutti i principi attivi in commercio sono riportati nella tabella a pag. 9. Si raccomanda comunque di consultare le schede tecniche dei singoli farmaci riguardo le indicazioni, i dosaggi e le controindicazioni. La decisione di attuare la profilassi nel singolo paziente deve essere presa dal medico combinando le conoscenze espresse dalle raccomandazioni di questo Protocollo con il giudizio clinico (rischio di trombosi, rischi legati alle metodiche di profilassi ecc).

6 In questa ottica il medico pu doversi discostare dalle raccomandazioni fornite giustificandolo nella cartella clinica. Si ricorda inoltre che non possibile ricorrere diffusamente e sistematicamente a terapie farmacologiche a carico del SSN, al di fuori delle condizioni di autorizzazione all immissione in commercio (riportate in Scheda Tecnica) e che eventuali profili di responsabilit personale, anche il danno erariale, restano in capo al singolo medico prescrittore. 6 METODI Le Linee Guida utilizzate per la stesura del documento sono le seguenti: - Azienda Ospedaliero-Universitaria San Giovanni Battista di Torino, Linee Guida Aziendali per la profilassi della Malattia Tromboembolica Venosa (aggiornamento marzo 2008) - American College of Chest Physicians ACCP. Evidence-Based Clinical Practice Guidelines - Antithrombotic And Thrombolytic Therapy, 8th Ed.

7 Chest 2008;133;71S-109S - NICE. Venous thromboembolism: reducing the risk full guideline DRAFT (March 2009) - Linee Guida delle Societ Scientifiche Nazionali e Internazionali delle specialit mediche trattate. Sono inoltre state utilizzate le Schede Tecniche dei singoli farmaci in commercio al momento della stesura. 7 CENNI DI FARMACOLOGIA CASCATA DELLA COAGULAZIONE Il tromboembolismo venoso (TEV) rappresenta un importante problema di salute pubblica a livello mondiale la cui rilevanza aumentata negli ultimi anni per via soprattutto del progressivo invecchiamento della popolazione e del maggior ricorso a interventi chirurgici. Da un punto di vista clinico, il TEV pu essere considerato come una singola entit patologica caratterizzata da due manifestazioni cliniche: la trombosi venosa profonda e l embolia polmonare.

8 La trombosi venosa profonda dall occlusione di una vena profonda in seguito alla formazione di un trombo (un coagulo di sangue costituito da fibrina, piastrine, globuli rossi e bianchi), che pu determinare l arresto parziale o totale del flusso ematico all interno della vena stessa con comparsa di sintomi quali dolore cronico e tumefazione dell arto. L embolia polmonare una grave condizione patologica che nei gruppi a maggior rischio pu manifestarsi con una frequenza superiore al 5%. Essa si verifica quando una parte del trombo denominata embolo si stacca dal vaso e, attraverso il circolo ematico, giunge al polmone, arrestandosi in uno dei rami terminali dei vasi polmonari e impedendo al sangue ossigenato di circolare liberamente verso il cuore.

9 I rischi associati a embolia polmonare possono variare da morte improvvisa a danni permanenti a livello degli organi vitali. Principi generali di profilassi e trattamento della malattia tromboembolica Sulla base delle attuali linee guida internazionali, la profilassi del TEV da considerare preferibile rispetto al suo trattamento in quanto i sintomi precoci rappresentano dei fattori predittivi inattendibili per eventi tromboembolici clinicamente significativi, anche se la comparsa di un embolia polmonare fatale pu verificarsi senza preavviso. La prevenzione del TEV pu essere realizzata tramite l utilizzo di dispositivi meccanici o mediante il ricorso a un appropriata terapia farmacologica. 8 Essa pu inoltre variare in funzione dei fattori di rischio legati al singolo paziente e/o della tipologia di intervento chirurgico disposto.

10 Profilassi meccanica Nei pazienti a elevato rischio, l uso di calze a compressione graduata, da sole o in associazione a una profilassi farmacologica, riduce il rischio di trombosi venosa profonda. Le linee guida NICE (National Institute for Clinical Excellence) raccomandano l utilizzo di tali dispositivi in tutti i pazienti sottoposti a interventi chirurgici in regime di ricovero ospedaliero (ad eccezione di quelli con patologie delle arterie periferiche); la profilassi dovrebbe essere iniziata al momento del ricovero e protratta fino al recupero del consueto livello di mobilit . Profilassi farmacologica Gli anticoagulanti sono farmaci se agiscono inibendo la sintesi o l attivazione di alcuni fattori della coagulazione. Si suddividono in due categorie: farmaci iniettivi quali eparina non frazionata, eparine a basso peso molecolare (LWMH) e fondaparinux e anticoagulanti orali (sostanzialmente warfarin e acenocumarolo); nuovi anticoagulanti orali, dal meccanismo d azione innovativo, sono in fase di prima commercializzazione.


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