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Indice Introduzione, 6. Parte I: ALCHIMIA E PSICOLOGIA, 10. Capitolo 1: L'OPUS, 11. - Lo spirito nella materia, 19. - Redemptor macrocosmi, 22. - Materia prima, Mercurio, Lapis, 29. Materia prima, 29. Mercurio, 31. Lapis, 34. - Vas: il linguaggio ermetico, 36. Capitolo 2: L'ALCHIMIA SECONDO JUNG, 42. - Antecedenti storici, 42. - L'inconscio del Cristianesimo, 45. - Parallelismi, 50. - Natura psichica dell'opera alchimistica, 53. La proiezione sulla materia, 53. Natura inconscia dell'Opus, 55. La congiunzione degli opposti, 58. Capitolo 3: OPERA ALCHEMICA E PROCESSO PSICHICO, 60. - Le fasi dell'Opera, 60. Nigredo, 61. Cauda pavonis, 72. Albedo, 76. Rubedo, 82. - Circulatio, 86. La ciclicit dell'Opera, 86. La quadratura del cerchio, 87. Ouroboros: la via dall'Uno all'Uno, 89. Parte II: CONIUNCTIO OPPOSITORUM, 94.

Parte II: CONIUNCTIO OPPOSITORUM, 94 Capitolo 1: GLI OPPOSTI, 96 - 1.1_ Il principio oscuro, 96 Per tenebras ad lucem, 96 Il Quarto, 97 …

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1 Indice Introduzione, 6. Parte I: ALCHIMIA E PSICOLOGIA, 10. Capitolo 1: L'OPUS, 11. - Lo spirito nella materia, 19. - Redemptor macrocosmi, 22. - Materia prima, Mercurio, Lapis, 29. Materia prima, 29. Mercurio, 31. Lapis, 34. - Vas: il linguaggio ermetico, 36. Capitolo 2: L'ALCHIMIA SECONDO JUNG, 42. - Antecedenti storici, 42. - L'inconscio del Cristianesimo, 45. - Parallelismi, 50. - Natura psichica dell'opera alchimistica, 53. La proiezione sulla materia, 53. Natura inconscia dell'Opus, 55. La congiunzione degli opposti, 58. Capitolo 3: OPERA ALCHEMICA E PROCESSO PSICHICO, 60. - Le fasi dell'Opera, 60. Nigredo, 61. Cauda pavonis, 72. Albedo, 76. Rubedo, 82. - Circulatio, 86. La ciclicit dell'Opera, 86. La quadratura del cerchio, 87. Ouroboros: la via dall'Uno all'Uno, 89. Parte II: CONIUNCTIO OPPOSITORUM, 94.

2 Capitolo 1: GLI OPPOSTI, 96. - Il principio oscuro, 96. Per tenebras ad lucem, 96. Il Quarto, 97. Critica della privatio boni, 99. Ombra, 101. Tra bene e male, 103. La determinazione del positivo psicologico, 106. - Sol e Luna, 109. Opposti alchemici, 109. La coppia astrale, 114. Eros e Logos, 118. - Coscienza e inconscio, 120. Natura e Spirito, 120. Io e S , 125. Concezione stratigrafica, 130. Opposizione complessa, 135. - Dinamica degli opposti psichici, 137. Concezione dinamica e antinomie, 137. Energetica psichica, 139. Dinamica della compensazione, 141. - Opposizionalismo metodologico, 145. Capitolo 2: LE NOZZE CHIMICHE, 156. - L'archetipo della coniunctio, 156. - bertragung: la relazione terapeutica, 160. - Il compimento dell'incesto, 166. - Interpretazione psicologica delle immagini del Rosarium philosophorum, 173.

3 Capitolo 3: L'OPERA SIMBOLICA, 187. - Carattere simbolico dell'opera, 187. - La trasformazione simbolica, 189. - Teorie del simbolo, 200. - Methodos: la via simbolica, 206. Appendice I: EMPIRICO E TRASCENDENTALE, 212. Appendice II: L'ARTEFICE CONTEMPORANEO, 264. Bibliografia, 267. 2. Se dopo molte lune questo lavoro ha finalmente visto la luce lo devo all'ispirazione di alcuni amici, nonch alla pazienza dei genitori. Lo dedico a tutti coloro che, in un modo o nell'altro, hanno condiviso la mia fatica. 3. 4. Libros rumpite, ne corda vestra rumpantur . [Spezzate i libri, affinch non vi si spezzi il cuore.]. Rosarium philosophorum 5. Introduzione La presente ricerca segue le tracce di un parallelismo centrale nell'opera di Jung: il suo principale obiettivo porre in luce la corrispondenza feconda della psicologia del profondo con la tradizione alchemica, e mostrare quindi l'analogia sostanziale dei loro presupposti metodologici.

4 Risulta ben presto evidente la straordinaria complessit del ruolo dell'alchimia nell'ambito della produzione junghiana. L'atteggiamento di Jung oscilla tra l'indagine empirico-oggettiva propria dello storico da un lato, e la piena assunzione del simbolismo dell' arte regia , nonch dei suoi capisaldi teorici, dall'altro. Anzitutto il suo grande merito consiste nell'aver sottratto la scienza alchemica all'interpretazione di stampo positivista che tendeva a ridurla ad una mera antenata della chimica moderna. Pertanto egli il primo tra gli studiosi contemporanei a rilevarne il carattere essenzialmente simbolico. In questo filone prettamente storico-culturale della sua indagine va collocata la celebre tesi sul parallelismo tra la tradizione filosofale ed il Cristianesimo, e pi specificamente tra i loro simboli di redenzione: il parallelo Lapis-Cristo.

5 Ma Jung si spinge ben oltre i limiti della pura indagine storica, presentando la tradizione alchemica come un grandioso movimento di compensazione della coscienza filosofica e religiosa dell'Occidente: il suo simbolismo diventa cos . l'espressione paradigmatica dell'inconscio del Cristianesimo. 6. Psicologia e alchimia (1944), ed i primi lavori di Jung sull'alchimia stessa, hanno infatti lo scopo principale di mostrare la natura psichica dell'opera alchimistica. Negli esperimenti di questi antichi filosofi egli ravvisa la rappresentazione di un processo psichico a decorso parallelo, che essi finivano per proiettare nell'oscurit della materia chimica. Il padre della psicologia analitica giunge cos ad interpretare quell'astrusa simbologia quale espressione del processo di individuazione psicologico.

6 Queste considerazioni aprono la strada ad un ulteriore parallelismo: psicologia e alchimia si riflettono reciprocamente, si amplificano a vicenda come due piani di una medesima struttura discorsiva. La prima offre la chiave di accesso alla seconda, mentre la seconda fornisce alla prima una significativa base storica. Questa circolarit ermeneutica possibile in quanto alla base del metodo alchemico sta un autentico mistero, di cui la psicologia moderna , secondo Jung, l'erede eminente. A questo punto giunge, in buona sostanza, la prima parte del presente lavoro, tentando di rendere il pi possibile espliciti i nessi, anche laddove l'Autore li ha lasciati pi o meno consapevolmente impliciti. La seconda parte ha invece lo scopo primario di studiare tale fulcro metodologico, ovvero il mistero della congiunzione degli opposti: infatti questa l'autentica matrice alchemica della psicologa junghiana.

7 Lo studio dell'alchimia costituisce per Jung un momento di chiarificazione dei propri presupposti epistemologici, e di riflessione sulla teoria psicologica. Con la stesura del Mysterium 7. coniunctionis egli perviene a riconoscere l'essenza del metodo alchemico nella congiunzione degli opposti. Questa tesi ha un immediato risvolto: l'archetipo della coniunctio oppositorum diviene la chiave di volta concettuale della stessa indagine psicologica, ed il problema del rapporto di coscienza e inconscio diviene il problema della congiunzione degli opposti. In questo modo la concordanza si approfondisce ulteriormente, al punto di presentare, sempre meno metaforicamente, l'opera psicologica come un vero e proprio processo di estrazione del S dalla materia prima dell'inconscio. In questa parte del presente lavoro sono dunque passate in rassegna le varie opposizioni, polarit ed antinomie della psicologia junghiana.

8 Ho tentato di mostrare come questo complesso di opposizioni non abbia una valenza strutturale, quanto piuttosto euristica o metodologica intendendo la parola metodo nella sua accezione originaria di percorso, via (Tao). La dualit non che la forma manifesta di un'unit superiore di senso. Gli opposti rappresentano la realt processuale della Totalit . La totalit psichica non una struttura ma un complesso di relazioni dinamiche. La via individuativa altro non , infatti, che il frutto della coniunctio degli opposti psichici, allo stesso modo in cui la trasformazione creatrice che sta al cuore dell'alchimia il frutto del dialogo di Sol e Luna. La trasformazione psichica che in tal modo si compie quel paradossale processo attraverso il quale si perviene alla propria essenza segreta. Nell' opposizionalismo junghiano gli opposti sono correlativi.

9 La loro congiunzione consiste pertanto nel processo attraverso il quale i termini contrapposti entrano in relazione dialettica. La 8. figura-chiave della determinazione del positivo psicologico non . pertanto l'opposizione, e neppure l'identit , bens la relazione. L'essenza di questo metodo dialogica. L'autentica matrice alchemica del metodo junghiano va riconosciuta nell'operazione simbolica di congiunzione degli opposti ( ). Il simbolo la forza che toglie l'isolamento della de-terminazione e la apre all'eccedenza di senso. Nella determinazione simbolica si rispecchia la totalit . sterminata. Gli opposti costellano la via attraverso la quale, divenendo altro, si diviene ci che si . E' nella sua infinita opera di composizione che l'Uomo esprime il suo anelare all'Uno indiviso. 9. Parte I: ALCHIMIA E PSICOLOGIA.

10 Questa parte introduce i caratteri generali dell'opera alchemica ed i suoi capisaldi teorici, in costante riferimento agli scritti di Jung sull'argomento. In particolare il primo capitolo analizza i concetti di prima materia, Mercurio, lapis, vas, la concezione dello spirito nella materia e la figura del redentore alchemico, per concludere con una nota sul linguaggio degli alchimisti. Nel secondo capitolo analizzato l'approccio o gli approcci all'alchimia nelle opere di Jung. Quindi sono presi in considerazione, anzitutto da un punto di vista formale, i diversi piani del rapporto tra psicologia alchimia, e sono esposte le tesi generali dell'autore. Il terzo capitolo entra nel vivo del linguaggio simbolico, mostrando la corrispondenza sostanziale tra le fasi dell'Opus e le figure psicologiche del processo di individuazione.


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