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PAPALAGI - gianfrancobertagni.it

MILLE LIRE STAMPA ALTERNATIVAD irezione editoriale ed esecutiva: Marcello BaraghiniDistribuzione in libreria: Nuovi Equilibri (fax 0761/352751 )PAPALAGIDISCORSI DEL CAPO TUIAVII DI TIAVEADELLE ISOLE SAMOAT raduzione: Arabella Beatrice FestaCopertina: Matteo GuarnacciaPreparazione: Loredana ApolloniMILLELIRE , Seconda edizioneFinito di stampare per conto della Nuovi Equilibri srliI 21 settembre 1994 presso la tipografia Union Printing spa (Viterbo)PAPALAGID iscorsi del CapoTuiavii di Tiaveadelle Isole SamoaIntroduzione diErich ScheurmannSTAMPA ALTERNATIVAI ntroduzioneNON ERA mai stata intenzione di Tuiavii presentare inEuropa o dare al/e stampe questi discorsi: erano stati pen-sati esclusivamente per i suoi fratelli polinesiani. Se io tra-smetto i discorsi di quest'indigeno al pubblico dei lettorieuropei, senza che lui ne sia a conoscenza e sicuramentecontro la sua volont , lo faccio nella convinzione chepossa essere importante anche per noi, bianchi e colti,vedere la nostra civilt con gli occhi di una persona anco-ra strettamente legata alla discorsi non sono altro che un'esortazione a tutti ipopoli primitivi dei mari del sud, a tenersi lontani dai popo-li illuminati del continente europeo.

Introduzione NON ERA mai stata intenzione di Tuiavii presentare in Europa o dare al/e stampe questi discorsi: erano stati pen-sati esclusivamente per i suoi fratelli polinesiani.

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1 MILLE LIRE STAMPA ALTERNATIVAD irezione editoriale ed esecutiva: Marcello BaraghiniDistribuzione in libreria: Nuovi Equilibri (fax 0761/352751 )PAPALAGIDISCORSI DEL CAPO TUIAVII DI TIAVEADELLE ISOLE SAMOAT raduzione: Arabella Beatrice FestaCopertina: Matteo GuarnacciaPreparazione: Loredana ApolloniMILLELIRE , Seconda edizioneFinito di stampare per conto della Nuovi Equilibri srliI 21 settembre 1994 presso la tipografia Union Printing spa (Viterbo)PAPALAGID iscorsi del CapoTuiavii di Tiaveadelle Isole SamoaIntroduzione diErich ScheurmannSTAMPA ALTERNATIVAI ntroduzioneNON ERA mai stata intenzione di Tuiavii presentare inEuropa o dare al/e stampe questi discorsi: erano stati pen-sati esclusivamente per i suoi fratelli polinesiani. Se io tra-smetto i discorsi di quest'indigeno al pubblico dei lettorieuropei, senza che lui ne sia a conoscenza e sicuramentecontro la sua volont , lo faccio nella convinzione chepossa essere importante anche per noi, bianchi e colti,vedere la nostra civilt con gli occhi di una persona anco-ra strettamente legata alla discorsi non sono altro che un'esortazione a tutti ipopoli primitivi dei mari del sud, a tenersi lontani dai popo-li illuminati del continente europeo.

2 Tuiavii, lo spregiatoredell'Europa, viveva nella profonda convinzione che i suoiantenati avevano commesso un errore enorme a farsiincantare dalle luci dell' aveva nella massima misura la capacit di guarda-re le cose senza pregiudizi. Niente poteva abbagliarlo,nessuna parola poteva distoglierlo dalla verit . Vedeva,per cos dire, la cosa in s .Lui, l'isolano incolto, considera un errore, un vicolo cieco,tutte le conquiste della cultura europea. Non riesce a capi-re in cosa consista l'alto valore della cultura europea, dalmomento che allontana l'uomo da se stesso, lo rendeinautentico, innaturale e peggiore. Credete di portarci laluce, e in realt vorreste trascinarci nella vostra oscurit . A mio avviso il valore dei discorsi di Tuiavii, e la ragionedella loro pubblicazione, sta per noi Europei nella loroschiettezza e totale mancanza di riguardi, alla maniera deifanciulliDel PAPALAGI e del suo ricoprirsi la carne, dei suoi moltipanni e stuoieIL PAPALAGI si preoccupa costantemente di ricoprire benela sua carne.

3 Il corpo e le sue membra sono carne, soloquel che al di sopra del collo la persona vera e pro-pria mi disse una volta un Bianco, che era molto stimatoed era giudicato molto saggio. Secondo lui era degno diconsiderazione solo il luogo dove lo spirito e tutti i pensieribuoni e cattivi avevano la loro sede. La testa. Il Bianco lalascia volentieri scoperta, insieme, se necessario, allemani. Anche se la testa e le mani non sono altro che carnee ossa. Chi, poi, fa vedere la propria carne, non pu dirsiben un ragazzo fa di una ragazza la sua donna,non sa mai se stato ingannato, perch non ha mai vistoprima il suo ragazza, per quanto bella, anche quanto la pi bella delle vergini delle Samoa, ricopre il suo corpo, inmodo che nessuno lo possa vedere o possa trarre piacerealla sua carne peccato. Cos dice il PAPALAGI . Perch il suospirito grande per il suo pensiero.

4 Il braccio, che si alzapronto al lancio nella luce del sole, una freccia del pec-cato. Il petto, sul quale si riversa l'onda del respiro, unguscio per il peccato. Le membra, con le quali una vergi-ne ci offre la sua danza, sono peccaminose. E anche lemembra che si toccano per generare creature per la gioiadella grande Terra, sono peccato. Tutto quel che carne peccato. In ogni tendine un veleno, un veleno malignoche passa da una creatura all'altra. Chi anche soltantoguarda la carne, succhia veleno, ne ferito ed malvagioe abietto come chi la mostra. Cos dichiarano le sacreleggi morali dell'uomo per questo il corpo del PAPALAGI avvolto dallatesta ai piedi da panni, stuoie e pelli, in modo cos fitto ecompatto, che non vi possono penetrare n la luce delsole n sguardi umani, tanto che il suo corpo diventa palli-do, bianco e stanco, come i fiori che crescono nella fittaforesta dire, voi, fratelli delle molte isole, che siete pi ragionevoli, che peso un solo PAPALAGI porta sul suocorpo: sotto a tutto una sottile pelle bianca, ricavata dallefibre di una pianta, ricopre il corpo nudo; questa pelle sichiama pelle di sopra.

5 Da sopra la si fa scendere sullatesta, il petto e le braccia, fino ai fianchi. La cosiddettapelle di sotto viene infilata dal basso in alto, sopra allegambe e ai fianchi, fino all'ombelico. Tutte e due le pellivengono ricoperte da una terza pi spessa, una pelleintessuta con i peli di un quadrupede lanoso, che vieneallevato a questo scopo. Questo il panno vero e proprio. composto per lo pi di tre parti, di cui una ricopre ilbusto, una l'addome e la terza le cosce e le gambe. Tuttee tre le parti vengono tenute insieme da conchiglie e lacciricavati dal succo disseccato dell'albero della gomma, inmodo che sembrino un unico pezzo. Questi panni sonoper lo pi grigi come la laguna nella stagione delle piog-ge; non devono mai essere troppo colorati. Al massimo lopu essere il panno di mezzo, e solo negli uomini chevogliono far parlare di s e che corrono molto dietro piedi vanno infine una pelle soffice e una molto robu-sta.

6 Quella soffice per lo pi elastica, e si adatta bene alpiede, a differenza di quella molto robusta. ricavatadalla pelle di un forte animale, che viene immersanell'acqua, scarnata con il coltello, battuta e tenuta alsole, finch non diventa abbastanza dura. Con questa ilPapalagi costruisce poi una specie di canoa con i bordirialzati, abbastanza grande da accogliere un piede. Unacanoa per il piede sinistro e una per il destro. Queste bar-che da piede vengono legate e annodate ben bene allacaviglia con corde e ganci, in modo che i piedi siano in unsolido guscio, come il corpo di una lumaca di pelli da piedi il PAPALAGI le porta dall'alba al tra-monto, ci fa i viaggi e ci danza, le porta anche se fa caldocome dopo una pioggia ci molto innaturale, come ben vede il Bianco,e poich ci rende i piedi come morti e li fa puzzare, epoich in realt la maggior parte dei piedi europei non rie-sce pi ad avere la presa o ad arrampicarsi su una palma,per questi motivi il PAPALAGI cerca di nascondere la suafollia ricoprendo con molto sudiciume la pelle di questoanimale, che sarebbe rossa.

7 Strofinandola molto la rendelustra tanto che gli occhi ne rimangono abbagliati e sidevono un tempo in Europa un PAPALAGI che era divenu-to famoso, e dal quale andavano molte persone, perch diceva loro: Non bene che portiate ai piedi pelli cos strette e pesanti, andate a piedi nudi sotto il cielo, finch larugiada della notte ricopre l'erba e tutti i malanni si allonta-neranno da voi . Quest'uomo era molto sano e saggio, masi sorriso di lui e lo si presto la donna, come l'uomo, indossa molti panni estuoie avvolti intorno al corpo e alle gambe. La sua pelle per questo ricoperta di cicatrici e ferite causate dai lacci. Ilseno si avvizzisce e non da pi latte per colpa della pres-sione di una stuoia che si lega dal collo all'addome, alpetto e anche sulla schiena; una stuoia che resa moltodura da ossa di pesce, fil di ferro e nastri. La maggiorparte delle madri danno quindi ai loro figli il latte in uncilindro di vetro, che sotto chiuso, e sopra ha un capez-zolo artificiale.

8 Il latte che danno non il loro, ma quello dibrutti animali rossicci e cornuti, ai quali viene tolto con vio-lenza dai quattro tappi che hanno sotto la il resto i panni delle donne e delle ragazze sono pi leggeri di quelli degli uomini e possono anche esserecolorati e brillare in lontananza. Fanno intravedere spessoanche collo e braccia e lasciano scoperta pi carne degliuomini. Tuttavia ben visto se una ragazza si copre molto,e la gente dice con compiacimento: casta, il che vuoidire: si attiene alle leggi della non ho mai capito perch ai grandi ricevimenti ebanchetti le donne e le ragazze possono mostrare libera-mente la carne intorno al collo e la schiena, senza chequesto sia uno scandalo. Ma forse proprio questo cheda sapore alla festa: che in quell'occasione permessoquel che non permesso tutti i gli uomini mantengono il collo e la schiena sempremolto coperti.

9 Dal collo ai capezzoli il PAPALAGI porta unpezzo di stoffa imbiancato e irrigidito della grandezza diuna foglia di taro. Su questo poggiato, stretto intorno alcollo, un cerchio altrettanto imbiancato e rigido. Su questocerchio il PAPALAGI avvolge un pezzo di stoffa colorato,che si annoda come una fune da barca, vi pianta un chio-do d'oro o una perla di vetro e fa pendere il tutto sul suoscudo. Molti PAPALAGI portano cerchi imbiancati ai polsi,mai per alle scudi bianchi e i cerchi imbiancati sono moltosignificativi. Un PAPALAGI non si presenter mai a una fem-mina senza quest'ornamento del collo. Ancora peggio sel'anello imbiancato diventato nero e non ha pi nessunalucentezza. Molti signori illustri cambiano per questo ognigiorno i loro scudi e i cerchi la donna ha molti panni colorati da festa, ne hacasse piene, che stanno ritte in piedi, e si da molto pen-siero per decidere quale panno desidera indossare l'uno ol'altro giorno, se deve essere lungo o corto, e parla sem-pre con molto amore dei monili da mettervi sopra, l'uomoha per lo pi un solo vestito da festa e non ne parla quasimai.

10 Questo il cosiddetto vestito a coda di rondine, inpanno di colore nero carbone, che finisce a punta sullaschiena, come la coda di un pappagallo della foresta. Conquesto vestito da festa anche le mani devono indossarepelli bianche, pelli su ogni singolo dito, che stanno cos strette, che il sangue brucia e scorre velocemente alcuore. ammesso perci che gli uomini pi ragionevolitengano semplicemente queste pelli tra le mani, o che leinfilino nei loro panni, sotto i appena l'uomo o la donna lasciano la capanna perandare in strada, si ricoprono con un altro ampio pannoche, a seconda che brilli o no il sole, pu essere pi pesante o leggero. Ricoprono poi anche la testa, gli uomi-ni con una specie di recipiente nero e r gido, arrotondato ecavo come il tetto di una casa delle Samoa, le donne congrossi canestri o ceste rovesciate, alle quali fissano fioriche non appassiscono mai, piume, strisce di panno, perli-ne di vetro e ornamenti di ogni genere.


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